Sretenie/Nunc dimittis. Una poesia di Iosif Aleksandrovič Brodskij, noto anche come Joseph Brodsky

da Santa-rus.com, La Santa Rus’. Grazia e bellezza nell’incontro con la Santa Rus’.

Presentazione al tempio, Purificazione della Vergine, Candelora. In russo Сретение, Sretenie, dall’antico slavo: incontro. Brodskij ha scritto una poesia dedicata a questa festa: Sretenie, 1972, dedicata ad Anna Achmatova. Anna come la profetessa di cui parla Luca. Lui Iosif, come il falegname che assiste in silenzio alla cerimonia. Il Silenzio custode del Verbo, ebbe a definire Giuseppe un altro poeta russo, Vjačeslav Ivanov. C’entra anche Pasternak in questa storia, perché forse primo input di questa e altre poesie a tema evangelico furono le conversazione del giovane Brodskij con Achmatova sulla poesia e i salmi, sulla poesia e il Vangelo. Punto di partenza, ma anche modello da superare, era sentito da entrambi proprio il Boris Pasternak delle poesie di Živago.

Il testo in russo qui.

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«24 dicembre 1971». Una poesia di Iosif Aleksandrovič Brodskij, noto anche come Joseph Brodsky

Siamo tutti a Natale un po’ Re Magi.
Negli empori, fanghiglia e affollamento.
La gente, carica di pacchetti,
mette un bancone sotto accerchiamento
per un po’ di croccante al gusto di caffè,
così ciascuno è cammello e insieme Re.

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Il lavoro di poeta. Un testo di Wislawa Szymborska

In un discorso, pare, la prima frase è sempre la più difficile. E dunque l’ho già alle mie spalle. Ma sento che anche le frasi successive saranno difficili, la terza, la sesta, la decima, fino all’ultima, perché devo parlare della poesia.

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