L’olio della distinzione

da Joimag.it, il sito dell’associazione JOI, Jewish Open Inclusive.

Nei giorni di Chanukkà molti ebrei in tutto il mondo accendono la chanukià con olio di oliva, in ricordo del miracolo dell’ampolla di olio consacrato da cui trae origine la festa. Ma la produzione e il consumo di olio affonda radici millenarie in Medio Oriente in generale e nella tradizione ebraica antica in particolare. Sembra che per lungo tempo la coltura dell’olivo abbia avuto come quasi esclusivo obiettivo la produzione di olio. Così, quantomeno, emerge prendendo in mano il Tanakh, in cui l’olio viene citato più di cento volte e invece le olive non sono mai presentate come alimento, che peraltro come noto è immangiabile crudo appena raccolto.

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Hanukkah

da Sguardoasion.com, spazio virtuale dedicato alla riflessione libera sui temi legati alla Bibbia ebraica (Tanakh) e all’Ebraismo in generale.

La festa di Hanukkah (o Chanukkah) commemora la riconsacrazione del Tempio di Gerusalemme dopo la vittoria dei Maccabei sui dominatori greco-siriani comandati da Antioco Epifane. Nel II secolo a.e.v., i greco-siriani cercarono di sradicare da Israele l’osservanza della Torah e l’identità ebraica per imporre la cultura ellenistica. Dopo una rivolta guidata dalla famiglia sacerdotale dei Maccabei, il potente esercito di Antioco fu sconfitto e il Santuario fu purificato.

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