Proponiamo due video e una intervista di mons. Derio Olivero, vescovo di Pinerolo. Contagiato dal virus è stato ricoverato per molto tempo in ospedale ed ha passato alcuni giorni tra la vita e la morte.
Venerdì 1 maggio, durante il concerto di MegaMauro “Crediamoci. Inno di Vita e di Speranza”, promosso da Vita Diocesana Pinerolese, è stato trasmesso un breve video nel quale monsignor Derio Olivero racconta la sua esperienza di malattia e guarigione.
da Ecumenismo.diocesidicomo.it, il sito dell’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della diocesi di Como.
L’Ufficio Ecumenico e del Dialogo Interreligioso della CEI mette a disposizione queste schede per una concreta conoscenza dell’Islam e per aiutare coloro che volessero, soprattutto in questi giorni, approfondire l’argomento al di là dei tanti luoghi comuni. L’Ufficio Diocesano se ne fa portavoce e le ripropone sul sito diocesano.
da Vinonuovo.it, «vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi» (Lc 6,36).
Dialogare si può. E fa bene. Nella città più caotica e dispersiva del nostro Paese, Roma, le diverse comunità religiose, il volontariato e le istituzioni sanitarie si sono seduti attorno a un tavolo per affrontare insieme un problema delicato e significativo: l’accompagnamento delle persone nel percorso verso la fine della vita. Quando la scienza e la tecnica diventano impotenti, ma le persone mantengono inalterate la propria dignità, diventa ancora più importante prendersi cura di loro, anche nella dimensione spirituale, la più importante sempre, particolarmente in questa fase. Il percorso è stato lungo, ma alla fine ne è uscito il “Manifesto interreligioso dei diritti nei percorsi di fine vita”, che è stato presentato nei giorni scorsi, durante la settimana Mondiale dell’Armonia tra le religioni, in cui Papa Francesco firmava con il Grande Imam di al-Azhar il “Documento comune sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune”.
da Interris.it, online international newspaper – con i piedi in terra guardando il cielo.
Sui mezzi pubblici, in ufficio, al ristorante, la scena è sempre la stessa. Occhi puntati sul piccolo schermo luminoso e dita che sfogliano pagine immaginarie. Ognuno rinchiuso nel suo piccolo mondo, riducendo al minimo le interazioni. Un segno d’assenso o di negazione scuotendo il capo, qualche parola pronunciata distrattamente e poco più. A casa il quadro non cambia: a cena, nei pochi momenti conviviali concessi dalla settimana lavorativa, persino mentre si sta già guardando la tv, il protagonista è sempre lui: lo smartphone. Le persone con cui condividiamo la nostra quotidianità sembrano meno importanti dei “fatti loro” in diretta su Facebook o della risposta da dare “urgentemente” sul gruppo WhatsApp. E a soffrirne sono soprattutto i figli. Continua a leggere
da Mosaico-cem.it, sito ufficiale della comunità ebraica di Milano.
Il rispetto delle identità e delle fedi è un tema di centrale importanza non solo nella quotidianità, ma specialmente negli ospedali e nei momenti delicati quando le cure mediche e il conforto spirituale possono unirsi fra loro, dando grandi benefici ai singoli e alla collettività. Con questo intento di abbinare scienza e religioni, spesso in disaccordo, lo scorso 6 giugno nella Sala Pirelli della Regione Lombardia è stato presentato il libro Salute e identità religiose. Per un approccio multiculturale alla persona, un volume breve ed efficace, realizzato dal gruppo Insieme per prenderci cura col Patrocinio della Regione Lombardia e scaricabile gratuitamente in e-book dal sito www.prendercicura.it. Continua a leggere