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Una “Magna Charta” sulle migrazioni. È il discorso di Papa Francesco ai partecipanti al Forum su migrazioni e pace. “Accogliere, proteggere, promuovere e integrare” i quattro verbi – da “coniugare in prima persona singolare e in prima persona plurale” – per una “comune riposta” al fenomeno, che richiede precisi interventi sul piano legislativo, economico e politico. Tra le proposte di Francesco: aprire “canali umanitari accessibili e sicuri”, favorire i ricongiungimenti familiari, garantire “il diritto a non dover emigrare”. Sì all'”accoglienza diffusa”, no ai “grandi assembramenti” per richiedenti asilo e rifugiati.
Trovi l’articolo di M. Michela Nicolais su Agensir.it, l’agenzia Servizio Informazione Religiosa nata per iniziativa della Federazione Italiana Settimanali Cattolici e con il sostegno della CEI.
Il testo completo del discorso è disponibile su Vatican.va, il sito ufficiale della Santa Sede.
«Ero vicino a una famiglia di rifugiati eritrei – papà, mamma e il piccolo Adonai (che in ebraico significa “Mio Signore”) -, mentre ascoltavo le parole del Papa ai partecipanti al VI Forum internazionale “Migrazioni e pace”, questa mattina (21 febbraio), nella sala Clementina. Il loro sguardo commosso, ma soprattutto la loro storia di migrazione forzata – che li ha prima divisi e poi ricongiunti dopo un viaggio, per l’una, dallo Yemen attraversando il Mar Rosso e, per l’altro, dal deserto del Sahara per poi attraversare il Mediterraneo e sbarcare a Lampedusa – rendevano ancora più reali e concrete le indicazioni di Papa Francesco».
Così inizia il commento di mons. Gian Carlo Perego, direttore generale Fondazione Migrantes e arcivescovo eletto di Ferrara-Comacchio che trovi su Agensir.it, l’agenzia Servizio Informazione Religiosa nata per iniziativa della Federazione Italiana Settimanali Cattolici e con il sostegno della CEI.