I sussidi di meditazione dei gruppi della Caritas diocesana di Como: domenica 17 maggio 2020

da Caritas.diocesidicomo.it e Caritascomo.it, i  siti della Caritas diocesana di Como.

Sono stati predisposti i sussidi settimanali per introdurre la preghiera nei gruppi di incontro parrocchiali e vicariali Caritas per tutto l’anno liturgico. 

Le riflessioni che guidano il momento di condivisione di questo nuovo anno liturgico, sono proposte da Don Rocco Acquistapace, sacerdote diocesano che con la sua esperienza e saggezza saprà guidarci a fare della Parola il riferimento per ogni azione quotidiana, la guida alle nostre scelte e ai nostri cammini comunitari.

Vangelo secondo Giovanni (Gv 14, 15-21)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi.

Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.

Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui»

Parola del Signore

Ascolto e medito:

Anche in questo brano di Vangelo, come quello di domenica scorsa, Gesù si rivolge ai suoi discepoli per prepararli al momento della sua Ascensione al cielo. Li rassicura sul fatto che sarà sempre con loro e lo ribadisce più volte forse perché increduli o forse per rafforzare in loro la speranza in un’assenza fisica prossima ma spirituale per sempre. I discepoli hanno vissuto con lui, hanno condiviso con lui il cammino di predicazione, hanno visto i miracoli, hanno ascoltato le sue parabole, hanno vissuto la passione, morte e resurrezione. Una storia che condivisa è entrata nel loro cuore e nella loro anima.

Potranno sentirsi orfani perché Gesù non vivrà più con loro, ma non lo saranno perché porteranno con loro la memoria di Lui attraverso lo Spirito. Le stesse parole sono rivolte a noi che ci viene chiesto come ai discepoli, di osservare i suoi comandamenti. Parole che appaiono perentorie ma solo perché devono essere chiare.

Ciò che Dio ci chiede attraverso il Figlio fatto uomo è di seguire la via dell’amore; non un amore costruito a nostro piacere ma con un volto ben visibile che è quello di Gesù che ci ha chiesto di amarci gli uni gli altri, come lui ci ha amato. Senza falsità, senza inganno, senza secondi fini ma coinvolti nella sua vita a tal punto che i comandamenti non siano vissuti come imposizioni ma realizzati nell’amore.

Come i discepoli siamo chiamati ad essere luce e presenza gioiosa nelle nostre comunità perché l’amore di Dio abbia a manifestarsi sempre e ovunque; un amore invisibile che diviene tangibile nelle testimonianze di vita di tuti i giorni, nelle piccole azioni che possiamo compiere nei confronti dei nostri prossimi.

Il nostro cammino entro i confini della storia, se fatto insieme, con la forza della presenza di Dio attraverso lo Spirito può rendere possibile la manifestazione del suo Amore, per noi e tra di noi.

Medito e condivido:

  • Noi, discepoli di Cristo, ai nostri giorni! Quale presenza possiamo essere nelle nostre comunità per testimoniare l’Amore?
  • Quale frase del Vangelo risuona dentro di me come speranza e monito a vivere quanto chiesto da Gesù?

Il metodo

Ciascuna nostra azione,  pensiero, incontro o relazione trova senso nella Parola che ci guida e dà sapore al nostro essere uomini e discepoli di Dio e al nostro vivere la Fede, la Speranza e la Carità nella propria quotidianità. Quando la comunità si riunisce, attraverso i suoi rappresentanti, a pregare, riflettere e organizzare le proprie attività, non può vivere pienamente la propria dimensione comunitaria e cristiana, se non si radica su di un attento ascolto, una condivisa meditazione e una coraggiosa esperienza della Parola di Dio: “nostro nutrimento e fonte di gioia”.

La Caritas Diocesana fa suo il metodo di Ascolto e Meditazione della Parola e lo introduce in una proposta di stile che, dopo l’Assemblea del 17 Marzo 2018, propone a tutte le comunità parrocchiali e vicariali nelle loro forme di incontro, con cadenza settimanale. 

È un metodo che parte dalla lettura del Vangelo della Domenica precedente la settimana in cui ci si incontra; una Parola quindi già sentita, ascoltata e meditata ciascuno a livello personale o famigliare.

Un ascolto che diventa meditazione attraverso una riflessione guida che serve più che altro a contestualizzare il brano del vangelo letto e una meditazione che diventa condivisione se ciascuno, in piena libertà e disponibilità, mette in comunione con gli altri una o più risposte alle domande stimolo proposte.

Infine, tre semplici proposte di impegno concreto da viversi in qualsiasi momento, non durante l’incontro, proprio come accompagnamento e richiamo alla Parola, nel passare del nostro tempo settimanale:

SCRIVERE A … a chi vorrei comunicare la mia riflessione sul Vangelo letto o le mie risposte alle domande stimolo che magari all’interno del gruppo non siamo riusciti ad esprimere;

SCRIVERE DI… cosa vorrei condividere, quale pensiero, quale preoccupazione, quale proposito;

SCRIVERE PER… quale intento mi ha portato a scrivere; quale impegno dopo l’Ascolto, la Meditazione e la Condivisione della Parola, nella mia vita di tutti i giorni.

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