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Nell’ambito del ciclo di letture bibliche su Bibbia, letteratura e filosofia l’Associazione “Biblioteca Salita dei Frati” propone giovedì 15 novembre 2018 la conferenza di Adalberto Mainardi sul tema “Bibbia e suggestioni letterarie nel romanzo Le anime morte di Nikolaj Gogol’”.
Le “anime morte” sono i servi della gleba deceduti ma non ancora cancellati dai registri erariali, per i quali il proprietario continua a pagare le tasse. È il paradosso su cui attecchisce come enigmatica efflorescenza barocca il capolavoro di Nikolaj Gogol’ (1809-1852).
La surreale compravendita di “anime morte”, messa in moto da Pavel Ivanovič Čičikov per ottenere l’assegnazione di terre nei governatorati meridionali, diventa il meccanismo propulsore dell’intreccio del romanzo, che ruota attorno alla pingue figura del suo antieroe, “liscia, gradevole sfera che contiene il nulla” (Serena Vitale).
Come nei quadri di Bosch, mostruose figure prolificano sulla tavolozza narrativa gogoliana, che spalanca lo sguardo sull’abissale inconsistenza dell’essere: il vuoto, la vanità di tutte le cose, la menzogna sociale e la mistificazione morale.
Salutato al suo apparire (1842) dalla critica liberale come “l’opera tipicamente nazionale … fedele, spietata, patriottica” (Belinskij) di cui la Russia aveva bisogno, a un livello simbolico più profondo, questo paradossale “poema”, come lo definisce l’autore, si configura quale viaggio dantesco nell’oltretomba della condizione umana.
La conferenza propone un itinerario nel fantasmagorico universo gogoliano, tra echi letterarî e suggestioni figurative, facendone emergere i riferimenti alla tradizione biblica come chiave di lettura.