
Evgenij Aleksandrovič Evtušenko, nato Gangnus (in russo: Евгений Александрович Евтушенко; Zima, 18 luglio 1932 – Tulsa, 1º aprile 2017), è stato un poeta e romanziere russo.
Non ci sono uomini poco interessanti.
Sono i loro destini storie di pianeti.Tutto, nel singolo destino, è singolare
E non c’è un altro pianeta che gli somigli.Ma se qualcuno è vissuto inosservato
– e di questo si è fatto un amico –
tra gli uomini è stato interessante
anche col suo passare inosservato.Ognuno
Ha un mondo misterioso
Tutto suo.E in esso c’è l’attimo più bello
E l’ora più angosciosa,
solo che noi non ne sappiamo niente.Se muore un uomo,
con lui muore
la sua prima neve, il primo bacio,
la sua prima battaglia…
E tutto egli porta via con sé.Restano, è vero, libri e ponti
Macchine e quadri. E’ destino
Che molto rimanga, eppure
Qualcosa se ne va lo stesso.E’ la legge di un gioco spietato:
non muoiono uomini,
ma interi mondi.Ricordiamo gli uomini, terrestri e peccatori.
Ma, in sostanza, che ne sapevamo di loro?Che ne sappiamo di fratelli e amici?
Che ne sappiamo del nostro unico amore?E anche di nostro padre, sapendo tutto,
noi non sappiamo niente.Gli uomini passano…
Ed è impossibile richiamarli in vita.Impossibile risuscitare i loro mondi misteriosi.
Ma ogni volta desidero ancora
Gridare
per questa irrevocabilitàEvgenij Aleksandrovič Evtušenko