«la passione della parola DIO». Una poesia di Kurt Marti

sanguina da ogni ferita

viene violentata ancora e ancora

è tradita calpestata frantumata decapitata

torturata squartata disintegrata

membra perdute sono state

sostituite da protesi mostruose

è alienata da se stessa da noi e da tutto

è schizo e neuro e psico

trapassata di nuovo e di nuovo da aghi con i quali

sono state iniettate sostanze aliene

agonizza senza fine

è forse già morta o non ancora o

tuttora discute il consilium dei medici

e DUNQUE diviene la parola DIO

l’ultima delle parole

il più depredato di tutti i concetti

la più svuotata metafora

la proletaria del linguaggio

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