Per una lettura nonviolenta dei propri testi sacri

da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.

Pubblichiamo gli appunti per una relazione orale di Fabrizio Mandreoli svolta in una tavola rotonda – insieme a interventi di Marco Giovannoni, Miriam Camerini, Shahrzad Houshmand e diversi altri/e – svoltasi presso la giornata di formazione “Mediterraneo laboratorio di Pace” presso l’ISSR di Rimini coordinato dal professor Marco Casadei e dalla professoressa Abir Hanna.

Desideriamo indagare – per poterlo disinnescare – quel fenomeno per cui il mistero di Dio – rivendicato da tutti i figli di Abramo, ebrei, cristiani e musulmani, come l’unico, il trascendente, il sempre più grande – viene singolarmente tribalizzato ed etnicizzato (“il nostro Dio”), territorializzato (la “nostra terra santa”), politicizzato (“Dio è con noi qualsiasi cosa facciamo”) e, per così dire, reso coloniale (la “nostra giusta e necessaria superiorità e supremazia”).

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I sussidi di meditazione dei gruppi della Caritas diocesana di Como: domenica 5 giugno 2022

da Caritas.diocesidicomo.it, il sito della Caritas diocesana di Como.

È iniziato il nuovo anno liturgico-pastorale.
Prosegue per il quarto anno consecutivo la proposta di meditazione al Vangelo della domenica con il consueto sussidio.

Alleghiamo di seguito la presentazione della nuova modalità di raccolta delle meditazioni stesse.
Il sussidio, aggiornato ogni settimana, rimane strumento di accompagnamento all’Ascolto e alla meditazione della Parola, per chiunque avesse occasione di utilizzarlo, in preparazione di incontri parrocchiali o familiari, o anche per momenti di riflessione personale.

L’équipe pastorale Caritas

Leggi la presentazione della proposta

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Quale immagine di Chiesa? Approfondimento sulla costituzione conciliare Lumen gentium. 4) Il popolo di Dio (seconda parte)

A partire dal 2012-2013, in occasione del cinquantesimo del Concilio Vaticano II, alcune associazioni laicali della Diocesi di Como (Azione cattolica, MASCI, Gruppo Ascolto), su invito delle ACLI, hanno aderito alla proposta di approfondimento di contenuti, implicazioni e ricadute del Concilio stesso. L’esigenza di non lasciare passare invano questa ricorrenza, ha guidato, prima, verso la programmazione di questa iniziativa comune e poi al coinvolgimento della Diocesi di Como. Le associazioni laicali si sono così proposte come fermento per la chiesa locale.

Dopo avere trattato nel 2012-13 la Costituzione “Dei Verbum” e nel 2013-14 la “Sacrosanctum Concilium”, nel 2014-15 si è affrontato il terzo ciclo di incontri incentrati sulla Costituzione dogmatica “Lumen Gentium”. Un percorso unico “… per riscoprire la chiave di volta di tutto il magistero conciliare e illuminare la Chiesa, realtà mirabile e complessa, fatta di elementi umani e divini, visibili e invisibili…” (Giovanni Paolo II, Angelus, 22 ottobre 1995)

Qui sotto è scaricabile il pdf con l’incontro tenuto dal prof. don Roberto Repole:

Quale immagine di Chiesa? Approfondimento sulla costituzione conciliare Lumen gentium. 4) Il popolo di Dio (seconda parte)

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Quale immagine di Chiesa? Approfondimento sulla costituzione conciliare Lumen gentium. 4) Il popolo di Dio (prima parte)

A partire dal 2012-2013, in occasione del cinquantesimo del Concilio Vaticano II, alcune associazioni laicali della Diocesi di Como (Azione cattolica, MASCI, Gruppo Ascolto), su invito delle ACLI, hanno aderito alla proposta di approfondimento di contenuti, implicazioni e ricadute del Concilio stesso. L’esigenza di non lasciare passare invano questa ricorrenza, ha guidato, prima, verso la programmazione di questa iniziativa comune e poi al coinvolgimento della Diocesi di Como. Le associazioni laicali si sono così proposte come fermento per la chiesa locale.

Dopo avere trattato nel 2012-13 la Costituzione “Dei Verbum” e nel 2013-14 la “Sacrosanctum Concilium”, nel 2014-15 si è affrontato il terzo ciclo di incontri incentrati sulla Costituzione dogmatica “Lumen Gentium”. Un percorso unico “… per riscoprire la chiave di volta di tutto il magistero conciliare e illuminare la Chiesa, realtà mirabile e complessa, fatta di elementi umani e divini, visibili e invisibili…” (Giovanni Paolo II, Angelus, 22 ottobre 1995)

Quì sotto è scaricabile il pdf con l’incontro tenuto dal prof. don Roberto Repole:

Quale immagine di Chiesa? Approfondimento sulla costituzione conciliare Lumen gentium. 4) Il popolo di Dio (prima parte)

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Quale immagine di Chiesa? Approfondimento sulla costituzione conciliare Lumen gentium. 3) Il mistero della Chiesa (seconda parte)

A partire dal 2012-2013, in occasione del cinquantesimo del Concilio Vaticano II, alcune associazioni laicali della Diocesi di Como (Azione cattolica, MASCI, Gruppo Ascolto), su invito delle ACLI, hanno aderito alla proposta di approfondimento di contenuti, implicazioni e ricadute del Concilio stesso. L’esigenza di non lasciare passare invano questa ricorrenza, ha guidato, prima, verso la programmazione di questa iniziativa comune e poi al coinvolgimento della Diocesi di Como. Le associazioni laicali si sono così proposte come fermento per la chiesa locale.

Dopo avere trattato nel 2012-13 la Costituzione “Dei Verbum” e nel 2013-14 la “Sacrosanctum Concilium”, nel 2014-15 si è affrontato il terzo ciclo di incontri incentrati sulla Costituzione dogmatica “Lumen Gentium”. Un percorso unico “… per riscoprire la chiave di volta di tutto il magistero conciliare e illuminare la Chiesa, realtà mirabile e complessa, fatta di elementi umani e divini, visibili e invisibili…” (Giovanni Paolo II, Angelus, 22 ottobre 1995)

Quì sotto è scaricabile il pdf con l’incontro tenuto dal prof. don Ivan Salvadori:

Quale immagine di Chiesa? Approfondimento sulla costituzione conciliare Lumen gentium. 3) Il mistero della Chiesa (seconda parte)

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Quale immagine di Chiesa? Approfondimento sulla costituzione conciliare Lumen gentium. 2) Il mistero della Chiesa (prima parte)

A partire dal 2012-2013, in occasione del cinquantesimo del Concilio Vaticano II, alcune associazioni laicali della Diocesi di Como (Azione cattolica, MASCI, Gruppo Ascolto), su invito delle ACLI, hanno aderito alla proposta di approfondimento di contenuti, implicazioni e ricadute del Concilio stesso. L’esigenza di non lasciare passare invano questa ricorrenza, ha guidato, prima, verso la programmazione di questa iniziativa comune e poi al coinvolgimento della Diocesi di Como. Le associazioni laicali si sono così proposte come fermento per la chiesa locale.

Dopo avere trattato nel 2012-13 la Costituzione “Dei Verbum” e nel 2013-14 la “Sacrosanctum Concilium”, nel 2014-15 si è affrontato il terzo ciclo di incontri incentrati sulla Costituzione dogmatica “Lumen Gentium”. Un percorso unico “… per riscoprire la chiave di volta di tutto il magistero conciliare e illuminare la Chiesa, realtà mirabile e complessa, fatta di elementi umani e divini, visibili e invisibili…” (Giovanni Paolo II, Angelus, 22 ottobre 1995)

Quì sotto è scaricabile il pdf con l’incontro tenuto dal prof. don Ivan Salvadori:

Quale immagine di Chiesa? Approfondimento sulla costituzione conciliare Lumen gentium. 2) Il mistero della Chiesa (prima parte)

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Quale immagine di Chiesa? Approfondimento sulla costituzione conciliare Lumen gentium. 1) Premessa storica e genesi del documento

A partire dal 2012-2013, in occasione del cinquantesimo del Concilio Vaticano II, alcune associazioni laicali della Diocesi di Como (Azione cattolica, MASCI, Gruppo Ascolto), su invito delle ACLI, hanno aderito alla proposta di approfondimento di contenuti, implicazioni e ricadute del Concilio stesso. L’esigenza di non lasciare passare invano questa ricorrenza, ha guidato, prima, verso la programmazione di questa iniziativa comune e poi al coinvolgimento della Diocesi di Como. Le associazioni laicali si sono così proposte come fermento per la chiesa locale.

Dopo avere trattato nel 2012-13 la Costituzione “Dei Verbum” e nel 2013-14 la “Sacrosanctum Concilium”, nel 2014-15 si è affrontato il terzo ciclo di incontri incentrati sulla Costituzione dogmatica “Lumen Gentium”. Un percorso unico “… per riscoprire la chiave di volta di tutto il magistero conciliare e illuminare la Chiesa, realtà mirabile e complessa, fatta di elementi umani e divini, visibili e invisibili…” (Giovanni Paolo II, Angelus, 22 ottobre 1995)

Quì sotto è scaricabile il pdf con l’incontro tenuto dal prof. don Enzo Ravelli:

Quale immagine di Chiesa? Approfondimento sulla costituzione conciliare Lumen gentium. 1) Premessa storica e genesi del documento

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Perché studiare il Talmud?

da Moked.it, il portale dell’ebraismo italiano.

Cosa ne sappiamo davvero dei grandi dibattiti (milkhemot Torah) che attraversano il mondo ebraico che, per convenzione moderna, chiamiamo ortodosso, soprattutto in Israele e negli Stati Uniti? Spesso quel che arriva a noi sono questioni minori, come la kashrut del carciofo fritto, mentre ignoriamo le machloqot sulle metodologie di studio del Talmud o sui curricula pedagogicamente più efficaci nel trasmettere l’amore alla stessa Torà. Non si tratta solo di sapere cosa distingue l’approccio allo studio del Brisker Rebbe da altri approcci o di scoprire che anche tra i mitnaghdim di origine lituana c’è una destra e una sinistra, ossia chi è più aperto al metodo filologico-comparativo e chi ancora lo sospetta di eresia. Per entrare nella ricchezza e nella bellezza del pensiero ebraico occorre saper apprezzare il mondo dell’halakhà, capire quanto vivaci e profonde siano le discussioni che animano coloro che al Talmud, al grande codice della cultura ebraica tradizionale, dedicano l’intera vita.

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Don Lorenzo Milani: elementi per vederlo dentro il contesto ecclesiale. La Chiesa fiorentina durante il ministero di don Lorenzo Milani (1947-1967)

Non è con i telegrammi d’auguri, il regalo di una croce pettorale e le genuflessioni che si mostra l’amore al Vescovo, ma piuttosto con la sincerità rispettosa, il rifiuto del pettegolezzo di sacrestia.

don Lorenzo Milani
e don Bruno Borghi

Il contesto della Chiesa fiorentina nei primi vent’anni del dopoguerra, il periodo in cui vive il suo ministero don Lorenzo Milani, è molto vario e ricco. Determinanti per l’esperienza sacerdotale di don Milani, per motivi diversi, sono i due arcivescovi succedutisi sulla cattedra fiorentina. Così come alcune esperienze da cui il giovane cappellano di San Donato di Calenzano, poi priore di Barbiana, attinse per la continuazione della sua formazione spirituale e per il suo ministero.

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Don Lorenzo Milani: elementi per vederlo dentro il contesto ecclesiale. La Chiesa italiana durante il ministero di don Lorenzo Milani (1947-1967)

Per un prete, quale tragedia più grossa di questa potrà mai venire? Esser liberi, avere in mano Sacramenti, Camera, Senato, stampa, radio, campanili, pulpiti, scuola e con tutta questa dovizia di mezzi divini e umani raccogliere il bel frutto d’essere derisi dai poveri, odiati dai più deboli, amati dai più forti. Aver la chiesa vuota. Vedersela vuotare ogni giorno più.

don Lorenzo Milani

Don Lorenzo Milani iniziò il suo ministero di cappellano nella parrocchia di San Donato di Calenzano, grosso paese nei pressi di Prato, all’inizio di ottobre dell’anno 1947. Il panorama ecclesiale è dominato, in questi primi anni del dopoguerra, dalla figura di papa Pio XII, il cui prestigio era stato enormemente accresciuto dalla funzione di supplenza svolto dalla Chiesa e dal Vaticano durante il conflitto e da alcuni fatti bellici (specialmente il bombardamento di san Lorenzo) nei quali, grazie ai suoi gesti e ai suoi interventi in cui esprimeva partecipazione alla sofferenza della popolazione, egli “aveva acquistato un posto preminente e quasi simbolico nell’opinione di massa, inaugurando un intenso rapporto tra papa e folle”1 accresciuto poi dal sapiente uso dei mezzi di comunicazione, amplificatori e diffusori della parola e dell’immagine del pontefice. Continua a leggere

Don Lorenzo Milani: elementi per vederlo dentro il contesto ecclesiale. Non facciamogli il torto di pensarlo come un “eroe” isolato

Un prete cattolico isolato è inutile.

don Lorenzo Milani

Approcciandosi con un pò di superficialità alla figura di don Lorenzo Milani è molto facile cadere nelle categorie dell’eroe che combatte da solo contro un mondo ingiusto, del profeta incompreso contro una Chiesa oscurantista e antievangelica, del ribelle impegnato nel sociale perseguitato da una gerarchia e un clero tutto impegnato in processioni, scomuniche e calunnie. Un incontro serio e approfondito con il prete fiorentino necessita di una sua collocazione nel contesto della Chiesa italiana e fiorentina del suo tempo. Continua a leggere

Don Lorenzo Milani: origini e formazione. La famiglia Milani Comparetti: ricca, colta e non religiosa

Che vergogna! Essere stati contemporanei di papa Giovanni, di don Mazzolari, di don Milani; anzi, essere stati loro amici e commensali, e non avere imparato. E non esserci convertiti. Ed essere quelli di sempre. Peggio di sempre!”1.

Così scriveva p. David M. Turoldo iniziando la prefazione ad una delle più famose biografie di don Lorenzo Milani, quella scritta da Neera Fallaci nel 1974. Continua a leggere

Ecologia integrale, ancora. Rileggere la Laudato sì al di fuori del polverone mediatico

«Laudato si’, mi’ Signore», cantava san Francesco d’Assisi. In questo bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia: «Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba».

Laudato si’, 1

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