Dopo l’attentato alla vita di Palmiro Togliatti del 14 luglio e lo sciopero generale proclamato dalla Cgil, la corrente sindacale cristiana e le Acli sono ormai pronte a decretare la scissione che è nell’aria da tempo. Il congresso straordinario del 15-18 settembre 1948 dà via libera alla costituzione di una nuova esperienza sindacale che si sviluppa, sotto l’impulso di Giulio Pastore, su principi di indipendenza e non confessionalità: la Libera Cgil, che dal 1950 assume il nome di Cisl.

Le Acli, alla cui guida viene confermato Storchi, si danno la nuova definizione statutaria di “movimento sociale dei lavoratori cristiani”.
Alle origini delle Acli c’è, dunque, il Patto di Roma del 12 giugno 1944, che da vita alla Cgil unitaria. Achille Grandi, firmando il patto di unità sindacale, allega contestualmente una dichiarazione della corrente democratico-cristiana in cui tra l’altro è scritto che l’esistenza del sindacato unitario non esclude che i lavoratori si organizzino in associazioni libere e private per scopi educativi, politici, assistenziali, ricreativi ed in altre opere di carattere cooperativo e professionale. Sono prefigurati in questa frase ruolo e compiti delle future Acli.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.