Suor Cesira e l’ovetto

da Vinonuovo.it, «vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi» (Lc 6,36).

Per l’8 marzo una piccola provocazione intraecclesiale … che poi non è vero che le suore sono come suor Cesira … e i monsignori?

“Suor Cesira, dov’è l’inserto dell’Osservatore?”.
“E’ qui accanto alla sua tazza di the, monsignore”.
“Ah, ecco brava. Fammi leggere che mi hanno detto di un articolo un po’ strano sulle religiose che vengono fatte lavorare gratuitamente“.
“Ho sentito anch’io monsignore”.
“E che ne pensi, di grazia, Cesira?”.
“Ma cosa devo pensare io, reverendissimo… Ho troppo da spicciare fra casa e cucina per potermi permettere di leggere certe chiacchiere. E poi per me questo è un servizio. Solo che il mondo ormai va al contrario!”.
“Brava, Cesira”.
“E’ la mia vocazione, monsignore! Anche se ho studiato teologia e diritto canonico e preso il dottorato, non mi scordo mai che sono chiamata a servire, non a fare il dottore della legge!”.
“Sante parole, Cesira. Ragionassero tutte come te le donne”. “Grazie, reverendissimo”.

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