Si è spento in questi giorni Angelo Levati, protagonista della prima ora delle Acli milanesi ed animatore instancabile delle attività del circolo di Cernusco. Oltre all’impegno nel mondo delle Acli, Levati era conosciuto e apprezzato in quello parrocchiale, dove si è sempre distinto per il suo impegno a favore della collettività.
Tra i suoi testi che spesso giravano per mail pubblichiamo come omaggio e ricordo una bella e incisiva riflessione del Natale 2013 sui 50 anni della Pacem in terris.
da Kolot.it, “Voci”, newsletter di informazione sull’ebraismo.
Dall’antisemitismo all’Olocausto: ecco come si è arrivati alla pagina più nera della storia dell’umanità
In principio furono dicerie: fumosi proclami in nome di una presunta superiorità della razza ariana . Poi, con l’ascesa di Hitler al potere (1933), gli slogan lasciarono posto a leggi discriminatorie. Così, in un crescendo, si arrivò ai ghetti, ai primi massacri e alla pianificazione della famigerata soluzione finale: il progetto che istituiva i campi di sterminio, luoghi deputati alla morte seriale di milioni di ebrei, le principali vittime della Shoah – anche se un’interpretazione più ampia di Olocausto contempla anche altre vittime: Rom, Sinti, comunisti, testimoni di Geova, gay e disabili.
Il dott. Tudor Pectu ci propone un’intervista a Basil Lourié sulla storia dell’Ortodossia russa in Occidente. Basil Lourié è il caporedattore di “Scrinium: Revue de patrologie, d’hagiographiecritique et d’histoire ecclésiastique” (San Pietroburgo, Russia). Ha scritto ampiamente sulle tradizioni teologiche, liturgiche e agiografiche dell’Oriente cristiano, con un’attenzione particolare agli argomenti filosofici e logici della patristica, nonché ai calendari liturgici ebraici e paleocristiani del Secondo Tempio.
da Asianews.it, l’agenzia di notizie del PIME specializzata sull’Asia.
Tra i tanti “nuovi martiri” russi dell’ateismo di Stato, ricordati in questo centenario della memoria rivoluzionaria, una figura spicca per la sua profetica originalità e l’unicità del suo destino. Il sacerdote e teologo Pavel Florenskij venne fucilato in un giorno imprecisato di dicembre di 80 anni fa, in quel 1937 che segnò l’apice del terrore staliniano. La sua esecuzione avvenne nel bosco di Sandormokh, nell’estremo nord del Paese, insieme agli altri prigionieri del “lager ecclesiastico” delle isole Solovki, dopo la sua chiusura. Il suo corpo fu gettato nella fossa comune insieme agli altri, e oggi un altare nel bosco ricorda il suo sacrificio. Continua a leggere
Il dott. Tudor Petcu, originario della Romania, paese in cui le comunità cristiane furono strettamente controllate e in molti casi perseguitate dal regime della Repubblica Socialista, intervista il professor Fulvio De Giorgi, esperto di storia moderna e contemporanea e di storia della pedagogia. Il tema: la storia del comunismo in Italia, il Partito Comunista Italiano e i suoi rapporti con i cattolici e con la Chiesa cattolica. La figura del professor Fulvio De Giorgiè legata alla ricerca storica che, avendo come arco temporale la tarda età moderna e l’età contemporanea, si incentra su temi di storia della cultura e di storia dell’educazione. È segretario della redazione della rivista “Annali di storia dell’educazione e delle istituzioni scolastiche”. Collabora all’attività dell’Archivio per la storia dell’educazione in Italia (Brescia). È membro del Comitato Scientifico della Fondazione Micheletti di Brescia. Ha pubblicato saggi sulle riviste della contemporaneistica italiana (Storia contemporanea, Italia contemporanea, Rivista di storia contemporanea) ed è membro, dalla fondazione, della redazione di “Contemporanea”, edita dal Mulino. È membro della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (SISSCO), sin dalla fondazione della stessa. È stato tra i fondatori della Società Storica Saronnese e fa parte del suo Consiglio Direttivo.Continua a leggere
da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.
“Una guerra da un milione di morti”: un titolo di giornale rende così l’idea di quel che ci aspetta se tra Corea del Nord e Stati Uniti si scatena il conflitto nucleare. Naturalmente la stima riguarda il primo giorno. Del secondo e dei successivi giorni di guerra non si parla neppure. Perché non si sa se ci saranno. Continua a leggere
da Riforma.it, il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.
Cento anni dopo la Grande Rivoluzione di ottobre (ma, in Occidente – con il calendario gregoriano – era già novembre!), lasciando sullo sfondo gli enormi problemi geopolitici e sociali che ne seguirono per la Russia, e per il mondo, vediamo con rapidi flash le conseguenze di quegli eventi per il Cristianesimo, ieri e oggi, in quell’immenso paese. Continua a leggere
In questa solenne occasione rendo grazie al Signore per la luce della fede accesa nella vostra terra, fede che ha conferito all’Armenia la sua peculiare identità e l’ha resa messaggera di Cristo tra le Nazioni. Cristo è la vostra gloria, la vostra luce, il sole che vi ha illuminato e vi ha donato una nuova vita, che vi ha accompagnato e sostenuto, specialmente nei momenti di maggiore prova. Mi inchino di fronte alla misericordia del Signore, che ha voluto che l’Armenia diventasse la prima Nazione, fin dall’anno 301, ad accogliere il Cristianesimo quale sua religione, in un tempo nel quale nell’impero romano ancora infuriavano le persecuzioni. La fede in Cristo non è stata per l’Armenia quasi come un abito che si può indossare o togliere a seconda delle circostanze o delle convenienze, ma una realtà costitutiva della sua stessa identità, un dono di enorme portata da accogliere con gioia e da custodire con impegno e fortezza, a costo della stessa vita.
Discorso di saluto di papa Francesco durante il viaggio in Armenia, 24 giugno 2016
da Riforma.it, il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.
A un anno dal “Santo e Grande Concilio” che si sperava “panortodosso” ma che tale non fu, le relazioni tra le Chiese continuano ad essere turbate: del tutto irrisolto rimane il loro intrico in Ucraina, paese ove sempre più spinoso è il rapporto tra la Chiesa che si ricollega al patriarcato di Mosca e le due “autocefale” che guardano a Costantinopoli; e permane lo stato di scisma tra il patriarcato di Antiochia e quello di Gerusalemme. Continua a leggere
da Ortodossiatorino.net, il sito della parrocchia ortodossa del Patriarcato di Mosca a Torino dedicata a San Massimo.
In russo e in italiano un testo straordinario, scritto in occasione della Pasqua da un anonimo prigioniero di un gulag sovietico, che ci aiuta a capire come la gioia della Pasqua sia qualcosa che è letteralmente impossibile strappare dall’animo di un credente. Continua a leggere