da Moked.it, il portale dell’ebraismo italiano.
Duecento ragazzi di un colore, venti di un altro. Una (finta) circolare del Miur che scava, con un muro di parole, un abisso tra i due gruppi, tutti studenti di terza media, alla Pertini di Vercelli. Gli stranieri devono essere allontanati dalle loro aule e seguire lezioni separati dai compagni, e a giugno fare esami in più, per dimostrare il loro livello di integrazione e di conoscenza della lingua italiana. Non un impazzimento xenofobo, ma «un compito di realtà», spiega Patrizia Pomati, che insegna italiano e storia nella scuola piemontese, istituto con una solida tradizione di accoglienza e tolleranza. «In occasione della Giornata della Memoria – ha spiegato la docente, abbiamo deciso di far vivere ai ragazzi un’esperienza simile a quella prodotta dalle leggi razziali del 1938, ricreare artificialmente una circostanza che è stata realtà».
Come sarà finito questo esperimento? Nell’indifferenza come saranno pronti a pronosticare scuotendo la testa alcuni e a sperare autogiustificandosi altri?
E’ tutto da scoprire sull’articolo di Antonella De Gregorio per Corriere.it disponibile su Moked.it.