
Pubblichiamo una meditazione di mons. Saverio Xeres su don Primo Mazzolari ai sacerdoti della diocesi di Cremona. File audio e testo scritto della meditazione di don Xeres; Omelia di S.E. Mons. Dante Lafranconi
“Don Primo non è stato un intellettuale fine a se stesso, egli ha studiato molto sui libri, ma soprattutto ha studiato la realtà, per meglio servire l’uomo”. Così è iniziata la meditazione di don Saverio Xeres. “Come ogni testimone ‘precoce’ – ha continuato il sacerdote comasco – egli ha sofferto molto, ma mai ha abbandonato la sua missione: quella di fare incontrare l’uomo con Cristo”. Don Xeres ha quindi analizzato tre momenti della vita sacerdotale di Mazzolari: la Grande Guerra vissuta come cappellano militare con il conseguente disincanto su certi ‘valori patriottici’ e l’impegno per la pace, la guida pastorale della comunità di Cicognara segnata da molti insuccessi che lo portarono ad una certa sfiducia nell’attivismo senza un’anima spirituale e infine la maturità sacerdotale a Bozzolo contraddistinta da una pastorale interamente ispirata alla Parola di Dio.
“È indubbio che don Primo – ha concluso don Xeres – abbia avuto una vera e propria passione per i lontani. Egli li ha cercati attraverso una più profonda meditazione e predicazione della Parola, cosa che a quel tempo non era così frequente: molto spesso infatti sui pulpiti si preferiva parlare molto di morale e molto poco di fede”. Il segreto della predicazione di don Primo è che egli “ha sempre proclamato la Parola attualizzandola nella vita della gente. Soleva dire: ‘Un prete non può essere un separato, non ha una sua via da percorrere, egli deve passare nella via dove tutti passano’”.