Mons. Angelo Giuseppe Roncalli: «Il mondo è intossicato dal nazionalismo»

da Santalessandro.org, settimanale online diocesi di Bergamo.

L’ampliarsi delle esperienze internazionali, grazie al contatto con realtà politiche e religiose estremamente diversificate, vissuto senza alcun tipo di pregiudizio, anzi con interesse e simpatia crescenti, aveva arricchito l’esperienza umana di Roncalli avviandolo ad una visione sempre più  sovranazionale. Questa evoluzione era richiesta dalla sua funzione di rappresentante della Santa Sede e della Chiesa Cattolica, la Madre universale, la quale, come scriveva: «serve al nazionalismo di tutti i popoli, ma non ne fa alcuno per conto suo». Questa consapevolezza lo teneva lontano da quell’acceso nazionalismo che ha caratterizzato la cultura europea nel corso dei due conflitti mondiali, che ne sono stati la manifestazione tragica.

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Tentazioni culturali rumeno-giapponesi. Un articolo sull’artista giapponese Fumiko Sakuraoka a cura di Tudor Petcu

Pubblichiamo un articolo scritto e inviatoci dal dottor Tudor Petcu sull’artista giapponese Fumiko Sakuraoka. Fumiko Sakuraoka è giapponese e flautista di pan. È il presidente dell’Associazione rumena del flauto di pan del Giappone. In Giappone, ha lanciato il Tokyo Pan Flute Club SAKURARI nel 2017 per creare un ambiente in cui i principianti possano imparare il flauto di pan. Nel 2018 si è tenuto a Tokyo il 1° Japan Pan Flute Festival, mentre nel 2019 si è tenuto il 2° Pan Flute Festival, e anche Aydin Yavas dalla Turchia e David Tin hanno visitato il Giappone. Nel 2020, a causa degli effetti della nuova infezione da coronavirus, abbiamo tenuto il primo Japan Pan Flute Festival Online al mondo. Hanno partecipato almeno 77 persone provenienti da 18 paesi. Nel 2019 è stato aperto un corso introduttivo sul flauto di pan presso l’Institute of Folk Music, Tokyo College of Music, e dal 2020 è stato istituito un corso di flauto di pan sul corso per adulti presso il Tokyo College of Music. Questa è stata la prima volta per un’università giapponese. All’Università di Seikei, il Gruppo di flauto di Pan è stato istituito come parte del programma di scambio con gli studenti rumeni. Gli studenti stanno imparando il flauto di pan. Un corso di flauto di pan è stato aperto anche al Conservatorio di Tote Shibuya, e si sta diffondendo principalmente a Tokyo.

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Le religioni e la vita

dal profilo facebook di fratel Ignazio de Francesco, monaco della Piccola famiglia dell’Annunziata.

“Mi alzai verso le 3,30 e mi avviai camminando lungo i vicoli deserti della città per raggiungere la basilica”. E’ Carlo Maria Martini che scrive.

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BarbaSophia – Eraclito (535-475 a. C.)

da BarbaSophia, il canale YouTube in cui il prof. Matteo Saudino spiega e racconta concetti e storia della filosofia.

Eràclito di Efeso (Efeso, 535 a.C. – Efeso, 475 a.C.) è stato un filosofo greco antico, uno dei maggiori pensatori presocratici.

Il suo pensiero risulta particolarmente difficile da comprendere ed è stato interpretato nei modi più diversi a causa del suo stile oracolare e della frammentarietà nella quale ci è giunta la sua opera. Eraclito aveva comunque fama di cripticità già nella sua epoca. Ad esempio Aristotele, che si suppone ne abbia letto integralmente l’opera, lo definisce «l’oscuro»; persino Socrate ebbe problemi a comprendere gli aforismi dell’«oscuro», sostenendo che erano profondi quanto le profondità raggiunte dai tuffatori di Delo. Eraclito influenzò in vario modo i pensatori successivi: da Platone allo stoicismo, la cui fisica ripropone in gran parte la teoria eraclitea del logos.

1. Eraclito: gli svegli e i dormienti

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Il terzo necessario per un sano equilibrio tra testa e cuore (credenti)

dal profilo facebook di fratel Ignazio de Francesco, monaco della Piccola famiglia dell’Annunziata.

Da Istanbul ricevo una email dove lei mi informa di avere brillantemente superato l’esame di religioni comparate. Le rispondo “alf mabruk ala najahiki”, complimenti! È la giovane musulmana sunnita che qualche settimana fa mi aveva chiesto aiuto per prepararsi a quell’esame: dovevo rispondere a una lista di 22 densissime domande sulla mia fede. Una cosa quasi unica in tanti anni di rapporto con i musulmani, che so più inclini a informare i cristiani sul cristianesimo, piuttosto che esporsi alla loro narrazione. Lei dunque ha compiuto un atto coraggioso, con metodo rigoroso.

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BarbaSophia – Scuola di Mileto

da BarbaSophia, il canale YouTube in cui il prof. Matteo Saudino spiega e racconta concetti e storia della filosofia.

Con il termine “scuola di Mileto si indica un gruppo di filosofi presocratici, attivi tra il VII e il VI secolo a.C. a Mileto, colonia greca nel territorio della Ionia (sulla costa mediterranea della Asia minore).

I filosofi milesi ricordati dalla tradizione sono Talete, Anassimandro e Anassimene.

Con i tre filosofi milesi vengono poste le basi per un nuovo modo di riflettere sulle origini del cosmo, diverso rispetto alle cosmogonie mitiche del Vicino Oriente, della Fenicia e dell’Antico Egitto o dei poemi di Omero e Esiodo. A Talete la tradizione attribuisce il ruolo di padre della filosofia. È possibile attribuire il sorgere di queste nuove forme di riflessione teorica sulle cause materiali del divenire alla speciale posizione di Mileto (rilevante centro economico e commerciale tra Oriente e Occidente) e, più in generale, al consolidarsi del processo di formazione della polis arcaica.

La scuola ionica di Mileto: il genio di Talete, Anassimandro e Anassimene

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Domande che insegnano

dal profilo facebook di fratel Ignazio de Francesco, monaco della Piccola famiglia dell’Annunziata.

Da una giovane musulmana di Istanbul ricevo una lista di 22 domande che fanno tremare le vene ai polsi: che cosa pensi di Dio? E Cristo? I bambini nascono col peccato? E dopo la morte cosa c’è? Che effetto ti fa pregare? Pensi che se uno prega si comporti anche meglio? È mai possibile attribuire ai profeti azioni disonorevoli? Che cosa vuol dire confessarsi dal prete? Ci sono profeti dopo Gesù? Il destino che cos’è per te?

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Pavel Evdokimov: breve ritratto di un teologo russo

da Korazym.org, quotidiano non profit on line.

Per cattolici e protestanti l’accesso e la comprensione della teologia ortodossa è stato mediato, nel Secondo Dopoguerra, dalle opere di Pavel Evdokimov (1900-1970). Dopo gli studi, egli si dedicò, dopo essersi trasferito da San Pietroburgo a Istanbul, ad una vasta opera sociale in particolar modo a favore degli immigrati, poveri e socialmente emarginati.

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«La scrittura delle scarpe» di Paolo Rumiz

Una conferenza-racconto su viaggi fatti a piedi, in barca, in treno o a bordo di un bus, e sui disparati tipi di incontri che si fanno per terra o per mare, incontri di Russia e di Medio Oriente, nel Caucaso o sul Mediterraneo. Storie per spiegare che l’uomo che abita l’insicurezza globale ha bisogno, per conoscersi e diventare adulto nel senso patriarcale (biblico) del termine, di muoversi da nomade, nella convinzione che a farlo guarire sarà l’esplorazione del “fuori” da sé, piuttosto che del “dentro” della sua anima.
Anziché calare delle sonde dentro il suo insondabile inconscio, gli converrà insomma viaggiare per capire chi è – così propone Paolo Rumiz.
Il viaggio dunque come alternativa efficace alla psicanalisi.

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A proposito dell’etica dell’autenticità o della responsabilità morale nei confronti delle ferite della storia

La storia, così come si è manifestata attraverso gli eventi che l’hanno caratterizzata e seguita, è la lezione più difficile che una coscienza morale e spirituale può imparare. È difficile perché apprenderlo significa rinunciare all’abitudine più passionale dell’uomo, ovvero al comportamento storico che non è mai stato deciso.

Il filosofo tedesco Martin Heidegger ha affermato che l’essere in quanto tale è specifico per ogni epoca storica, cioè differisce da un’epoca storica all’altra, ma il tempo in quanto entità della storia ci ha mostrato che invano si è verificata un’evoluzione della tecnologia o dell’etica. Discorso adottato dagli “scultori e pittori di metafora”, purché la sofferenza della storia non sia ricevuta autenticamente dalla coscienza dei posteri.

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La Santa Madre Maria Skobtsova: donna dai mille volti, madre in mille modi

da Larpadidavide.blogspot.com, Blog cristiano ortodosso – Spiritualità, storia, teologia, patristica, musica, arte e non solo.

Questo articolo, adattato da uno scritto del 1999 del rev. P. Michael Plekon, e pubblicato originariamente sull’ottimo sito Ortodossia-russa.net è un ritratto vibrante e significativo della Santa Martire Maria che ho piacere di condividere ricordando la sua canonizzazione (1° maggio 2004) assieme ai suoi compagni nel martirio, P. Dimitri Klépinine, Iuri Skobtsov (figlio di Madre Maria), Elia Fondaminski, e del Sacerdote Alexis Medvedkov, dal Santo Sinodo della Chiesa di Costantinopoli.

Suggerisco anche il post del blog della Chiesa russa in Francia “Parlons d’Orthodoxie” che segnala un servizio dedicato “à une des figures les plus marquantes de la sainteté orthodoxe contemporaine en France : Mère Marie SKOBTSOV (+1891-1945)” 

Ci sono poche figure del nostro tempo così radicali, insolite e complesse come Elisabeth Pilenko, che in seguito alla tonsura monastica prenderà il nome di Madre Maria. (La migliore biografia è stata scritta da Sergei Hackel: Pearl of Great Price, Crestwood NY: St. Vladimir’s Seminary Press, 1981).

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Duci e truci

da Moked.it, il portale dell’ebraismo italiano.

Mentre con piglio ducesco il leader maxismo di Ankara “spezza le reni” ad una pavida ed improvvisamente afona Unione europea, minacciandola di gettargli addosso frotte (anche flotte?) e sciami di migranti, da lui altrimenti cortesemente trattenuti previa corresponsione di laute compensazioni economiche, la vicenda curda si consuma nell’ignavia collettiva.

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“I ponti”. Un racconto di Ivo Andrić (1963)

Ivo Andric fu uno dei maggiori rappresentanti delle letterature slave novecentesche. Nato nel 1892 nelle vicinanze di Travnik (Bosnia), è appunto alle lontane e complesse vicende storiche del suo paese che Andric dedicò la propria attenzione di scrittore dalla forte impronta realistica. Durante gli anni che precedettero il primo conflitto mondiale e la costituzione dello Stato iugoslavo aderì al movimento irredentista serbo e per questo venne condannato anche al carcere e al confino. In seguito si dedicò alla carriera diplomatica, soggiornando in diverse città europee, e approfondendo nel frattempo la vocazione letteraria. Risale agli anni Trenta la pubblicazione di alcuni volumi di novelle e al 1945 quella dei due romanzi maggiori, La cronaca di Travnik e Il ponte sulla Drina. Dopo la Seconda guerra mondiale Andric continuò la sua attività di scrittore e nel 1961 venne insignito del premio Nobel. Morì a Belgrado nel 1975.

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Gli Yazidi celebrano Charshama Sor (il mercoledì rosso)

da Riforma.it, il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.

Gli Yazidi, popolo perseguitato come pochi – in questi ultimi anni soprattutto dall’Isis – è costituito, si stima, da circa un milione di persone. Abitano nel Kurdistan, Nazione senza stato divisa tra Iran, Turchia, Iraq e Siria. Alcune comunità vivono in Russia, Armenia e Georgia. Quelli della diaspora soprattutto in Germania.

La loro festa tradizionale Charshama Sor (o anche Carsema Sor, l’Anno Nuovo) si celebra nel primo mercoledì successivo al 13 aprile. Quest’anno quindi cade il 17 aprile.

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La storia del monastero di Chevetogne. Intervista a padre Antoine Lambrechts a cura di Tudor Petcu

Nell’intervista a cura di Tudor Petcu, padre Antoine Lambrechts ci parlerà della storia del monastero di Chevetogne. Padre Antoine Lambrechts ha studiato filologia germanica e slava ad Anversa e Lovanio, teologia a Tessalonica, Lovanio e Roma, specializzandosi in Storia della Chiesa russa. E’ Sacerdote e monaco benedettino del monastero di Chevetogne (Belgio), dove è stato coredattore della rivista «Irenikon» e priore, attualmente è bibliotecario e redattore del bollettino «Lettre de Chevetogne». L’abbazia di Chevetogne è un’abbazia benedettina situata a Chevetogne, una zona a 11 km dal centro della città di Ciney, della Provincia di Namur nella regione di Vallonia in Belgio.
Il monastero presenta una particolarità, ossia di possedere due chiese, una chiesa di rito latino, dedicata a Gesù di Nazaret, e l’altra chiesa di rito bizantino dedicata all’esaltazione della Vera Croce. Questo monastero è unico ed è stato messo sotto il segno dell’ecumenismo, da parte del fondatore, Lambert Beauduin, anche se la Comunità è soltanto composta da monaci cattolici collegati all’Ordine di San Benedetto. 
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La Chiesa ortodossa russa rompe le relazioni con Costantinopoli

da Riforma.it, il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.

La risposta della Chiesa ortodossa russa alla decisione presa dal sinodo del Patriarcato di Costantinopoli di concedere l’autocefalia (autonomia) alla Chiesa ortodossa ucraina non si è fatta attendere.

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Quando l’odio scorre «nella rete»

da Riforma.it, il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.

Ieri su Riforma.it abbiamo pubblicato l’articolo ripreso dal sito di Articolo 21 della giornalista Antonella Napoli: Erdogan, la stretta sui curdi e sull’informazione, dedicato al tema della libertà d’espressione e d’informazione in Turchia. Oggi apprendiamo dell’aggressione «via social» che l’ha investita. Napoli, giornalista e membro dell’ufficio di presidenza di Articolo 21, sempre ieri ha commentato l’ascesa del partito neonazista in Svezia e in pochi minuti è stata oggetto di offese e aggressioni verbali di stampo sessista per avere stigmatizzato su Twitter l’ondata di neofascismo che avanza in Europa.

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