
dal profilo facebook di fratel Ignazio de Francesco, monaco della Piccola famiglia dell’Annunziata.
Quando è iniziato tutto? Anche per questa domanda credo vada setacciata la notte dei tempi. E’ lì che si trovano depositate le strutture profonde della nostra coscienza. Circa dodicimila anni fa “un avvenimento si è prodotto ed è di natura psichica”. Così si esprime Jacques Cauvin, un grande paleontologo, servendosi di immagini che risalgono al Neolitico sahariano (la foto del post). Si è trattato, dice, di “una nuova lacerazione in seno all’immaginario umano tra un “alto” e un “basso”, tra un ordine della forza divina personificata e dominatrice e quella di una umanità quotidiana la cui tensione interiore verso questa perfezione che la trascende può essere simbolizzata attraverso le braccia levate degli oranti” (“Nascita delle divinità, nascita dell’agricoltura”, p. 107).
E’ la scoperta del divino, nella notte dei tempi: il divino che inizia a manifestarsi all’uomo/donna, oppure, laicamente, l’invenzione umana del divino, che va di pari passo ad altre acquisizioni tecniche e culturali. La rivoluzione del Sopra/sotto Alto/basso avrà secondo lui una ricaduta importante nell’organizzazione sociale: “Si sa che nel momento in cui appariranno gli Stati e in cui la stessa società urbana si urbanizzerà e si stratificherà, il sovrano, tanto in Mesopotamia che in Egitto, sarà solo un rappresentante della divinità tra gli uomini e trarrà dunque dall’immaginario religioso gli attributi in grado di simbolizzare la sua funzione”.
Se le cose sono andate veramente così se ne può dedurre che, nella notte dei tempi, non è stato il potere a partorire il sacro, ma piuttosto a servirsene come strumento di legittimazione. Cronologicamente il senso del sacro precede il senso del potere. Ciò sarebbe sostenuto anche da un dettaglio secondario, ma non meno intrigante, sul ruolo propulsivo dell’arte, ancora Cauvin: “E’ significativo il fatto che la nozione stessa di sovranità si manifesti in primo luogo, nel Neolitico, nell’immaginazione artistica, molto prima della sua trasposizione sociale che la farà, se così si può dire, scendere sulla Terra”. Arte del potere e potere dell’arte.
Ignazio De Francesco