
Sul limitare del 1942, in uno scritto destinato agli amici più cari (Bilancio sulla soglia del 1943 – Dieci anni dopo, in Resistenza e resa. Lettere e altri scritti dal carcere, Opere, vol. VIII, Queriniana, 2002, pp. 21-40), Bonhoeffer traccia un bilancio di dieci anni di resistenza al regime di Hitler. Sono parole pesanti, maturate a contatto con l’esperienza della sofferenza, dell’ingiustizia e della morte. Ma sono anche parole piene di speranza che solo chi ha una fede grande può dare. Ne riproponiamo alcune.
Io credo che Dio può e vuole far nascere il bene da ogni cosa, anche dalla più malvagia. Per questo, egli ha bisogno di uomini che sappiano servirsi di ogni cosa per il fine migliore. Io credo che in ogni situazione critica Dio vuole darci tanta capacità di resistenza quanta ci è necessaria. Ma non ce la dà in anticipo, affinché non facciamo affidamento su noi stessi, ma su di lui soltanto. In questa fede dovrebbe esser vinta ogni paura del futuro. Io credo che neppure i nostri errori e i nostri sbagli sono inutili, e che a Dio non è più difficile venirne a capo, di quanto non lo sia con le nostre supposte buone azioni. Sono certo che Dio non è un Fato atemporale, anzi credo che egli attende preghiere sincere e azioni responsabili, e che ad esse risponde.