
Proponiamo in più puntate i testi e i materiali della mostra su don Giovanni Gatti realizzata dall’Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello del Lario in collaborazione con la parrocchia San Rocco di Caspoggio e la parrocchia Sacro Cuore di Mandello.
Da Bellinzona Don Gatti stringe relazioni con alcuni esponenti di spicco del Partito Popolare italiano dell’epoca, in particolare con Francesco Luigi Ferrari e Miglioli.
Lui stesso pubblica un dossier sulle persecuzioni subite dai popolari.
Dopo aver aderito al Partito Popolare, nel 1945, è uno dei promotori e fondatori della Democrazia Cristiana tra i rifugiati italiani in Svizzera.
Nel gennaio 1945 viene eletto Presidente dell’Associazione nazionale combattenti.
Stimato da molti, anche dopo la sua morte, sarà ricordato nel Canton Ticino per la sua opera politica, per il suo antifascismo e per il suo contributo di idee.
La rivista già antifascista “Popolo e Libertà”, il 6 novembre 1998, dedica due intere pagine alla figura di don Gatti.