
Emmanuel Mounier (Grenoble, 1º aprile 1905 – Parigi, 22 marzo 1950) è stato un filosofo francese, oltreché scrittore e giornalista, noto per aver definito la posizione filosofica del personalismo comunitario.
Fondò la rivista Esprit, la cui pubblicazione risultò punto di riferimento di un vasto settore del pensiero francese e del cristianesimo. Pubblicò anche diverse opere di carattere pedagogico, filosofico e politico.
Assieme a Jacques Maritain, rappresentò uno dei massimi esponenti del cattolicesimo politicamente impegnato.
Proponiamo un frammento dei diari (1933-1950) e delle lettere di Emmanuel Mounier, testimonianza dei suoi sentimenti e dei suoi rapporti.
Sono un intellettuale. Ciò comporta un certo numero di atrofie e di tic. Mi guarderò bene dal ritenermene esente. Ma spesso mi rivolgo con riconoscenza verso i miei quattro nonni contadini, davvero contadini tutti e quattro, con la terra sotto le scarpe, la levata alle tre del mattino e la fetta di salame tra le dita. Quando mi sento nell’intimo così estraneo alla mia gente, in quanto gente, quando mi sento fremere dinanzi alle false grazie, alle parole gonfiate, alle piroette o, dall’altro versante (l’Università) allo spaventoso spirito di serietà, sento un nonno reagire in me, la sua salute mi scorre nelle vene, l’aria dei suoi campi mi purifica i polmoni, e allora ringrazio come tanti altri …
Sapete che sono del Delfinato? Nato a Grenoble. Niente a che vedere, credo, con il Mounier membro della Convenzione e prefetto dell’impero, a giudicare dal nonno contadino, dal biisnonno carpentiere e da quello precedente, agente di commercio. Ma laggiù ho una strada intitolata al mio nome: meno male, sono così dispensato da questa ambizione suprema.
a Xavier de Virieu, 1 marzo 1950