I sussidi di meditazione dei gruppi della Caritas diocesana di Como: domenica 13 giugno 2021

da Caritas.diocesidicomo.it, il sito della Caritas diocesana di Como.

Riproponiamo per il terzo anno consecutivo il sussidio di meditazione relativo al Vangelo della domenica.
Con la stessa struttura, nel sussidio viene proposto quest’anno un unico cambiamento rispetto alle immagini settimanali riportate sulla prima pagina a introduzione del Vangelo, della meditazione e della proposta di lavoro personale.

La meditazione anche per quest’anno sarà guidata dalle riflessioni di don Rocco Acquistapace che ha rinnovato la sua disponibilità ad accompagnarci in questo cammino. Con l’augurio che il sussidio possa rappresentare motivo di condivisione comunitaria alla luce e nell’ascolto della Parola.

L’équipe pastorale Caritas

Vangelo secondo Marco (Mc 4, 26-34)

In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]:

«Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».

Diceva:

«A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».

Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

Parola del Signore

Ascolto e medito:

Gesù, attraverso le parabole lette, da delle spiegazioni in merito al Regno di Dio. Nel Vangelo di Marco è il tema centrale della predicazione di Gesù ed è un tema molto particolare.

Siamo soliti pensare, ammettiamolo, che il Regno di Dio è in Paradiso e che non ha niente a che vedere con quaggiù sulla terra; che il Regno e soprattutto il poterci entrare, non è opera di Dio ma nostra. In realtà, per avere in premio il Regno non dobbiamo accumulare meriti. Di qua male, di là la salvezza, come se il Regno di Dio sia fuori di qua, nell’aldilà e non nella realtà.

Gesù l’ha detto chiaramente: “il Regno di Dio è vicino”; è qualcosa che viene seminato e cresce non perché si fanno cose speciali ma per la forza della Parola, la strada segue un percorso che non tracciamo noi.

Gesù si è accorto che l’ingiustizia e il male nascevano dal cuore dell’uomo, aveva bisogno di uomini nuovi per la strada che porta a comprendere che Dio è Padre e ama tutti i suoi figli. Il modo per rendergli grazie di questo amore è amare i fratelli.

È una strada su cui camminiamo non costruita da noi. Il nostro compito è seminare, fare in modo che l’erba cresca. Lo stesso la Parola, solo se la semino crescerà, così l’amore, che va oltre il distribuire beni, o fare l’elemosina.

E del granello di senape, così piccolo, la crescita la determina Gesù. Bisogna avere il coraggio di seminare il seme piccolo, non le parole grandi ma la semplice Parola di Dio.

Dobbiamo avere il coraggio di seminare la Parola con la sua debolezza, oggi così come è stato ieri. Il coraggio di fidarsi della Parola questa è la radice del regno.

Dio è paziente noi spesso troppo di fretta. Vogliamo risultati immediati, riconoscimenti, manchiamo di attesa paziente quando invece nostro compito è camminare e seminare.

Medito e condivido

  • Abbiamo coraggio nel proclamare la Parola e fiducia nell’azione di Dio?

Il metodo

Ciascuna nostra azione,  pensiero, incontro o relazione trova senso nella Parola che ci guida e dà sapore al nostro essere uomini e discepoli di Dio e al nostro vivere la Fede, la Speranza e la Carità nella propria quotidianità. Quando la comunità si riunisce, attraverso i suoi rappresentanti, a pregare, riflettere e organizzare le proprie attività, non può vivere pienamente la propria dimensione comunitaria e cristiana, se non si radica su di un attento ascolto, una condivisa meditazione e una coraggiosa esperienza della Parola di Dio: “nostro nutrimento e fonte di gioia”.

La Caritas Diocesana fa suo il metodo di Ascolto e Meditazione della Parola e lo introduce in una proposta di stile che, dopo l’Assemblea del 17 Marzo 2018, propone a tutte le comunità parrocchiali e vicariali nelle loro forme di incontro, con cadenza settimanale. 

È un metodo che parte dalla lettura del Vangelo della Domenica precedente la settimana in cui ci si incontra; una Parola quindi già sentita, ascoltata e meditata ciascuno a livello personale o famigliare.

Un ascolto che diventa meditazione attraverso una riflessione guida che serve più che altro a contestualizzare il brano del vangelo letto e una meditazione che diventa condivisione se ciascuno, in piena libertà e disponibilità, mette in comunione con gli altri una o più risposte alle domande stimolo proposte.

Infine, tre semplici proposte di impegno concreto da viversi in qualsiasi momento, non durante l’incontro, proprio come accompagnamento e richiamo alla Parola, nel passare del nostro tempo settimanale:

SCRIVERE A … a chi vorrei comunicare la mia riflessione sul Vangelo letto o le mie risposte alle domande stimolo che magari all’interno del gruppo non siamo riusciti ad esprimere;

SCRIVERE DI… cosa vorrei condividere, quale pensiero, quale preoccupazione, quale proposito;

SCRIVERE PER… quale intento mi ha portato a scrivere; quale impegno dopo l’Ascolto, la Meditazione e la Condivisione della Parola, nella mia vita di tutti i giorni.

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