Francesco uomo libero – tracce di ebraismo nel santo di Assisi

Francesco d’Assisi è stato davvero un uomo libero, che non ha avuto paura di avvicinare strati sociali, culture, religioni differenti, e da esse raccogliere suggestioni che hanno permeato la sua vita. Mentre conosciamo bene il suo contatto con l’Islam, grazie alle tante narrazioni e studi fatti sull’incontro tra il santo ed il sultano Malik al-Kamil, non abbiamo evidenti prove storiche di sue relazioni con il mondo ebraico.

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La Barba di Aronne. Episodio Undicesimo: Il ghetto di Roma

Ci pare bello e significativo e invitiamo perciò a vederlo, “La Barba di Aronne”, un ciclo di brevi video dove Fra Simone fa scoprire ai cristiani l’ebraismo.

La Barba di Aronne è il nuovo progetto che vuole fare piccoli passi all’interno del mondo ebraico; un mondo ricco di cultura e di tradizioni, visto dall’esterno: con gli occhi di un cristiano.

Tra metà del ‘500 e la fine dell’800 in tutta Italia gli ebrei sono costretti ad abitare in questi quartieri chiusi, recintati, dove vivevano in situazioni di estremo disagio. Era la “soluzione” della Chiesa al problema della conversione dei giudei. Il ghetto di Roma, ancora oggi uno dei quartieri più caratteristici della città, nasce nel 1555 ad opera di Paolo IV Carafa, proprio con l’intento di accelerare la conversione degli ebrei dello stato Pontificio.

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La Barba di Aronne. Episodio decimo: L’Europa delle espulsioni

Ci pare bello e significativo e invitiamo perciò a vederlo, “La Barba di Aronne”, un ciclo di brevi video dove Fra Simone fa scoprire ai cristiani l’ebraismo.

La Barba di Aronne è il nuovo progetto che vuole fare piccoli passi all’interno del mondo ebraico; un mondo ricco di cultura e di tradizioni, visto dall’esterno: con gli occhi di un cristiano.

La nascita delle grandi monarchie europee rompe un sottile equilibrio nella vita degli ebrei in Europa: se da una parte erano protetti come “bene privato” del regno, dall’altra quando i re cercavano consenso dal popolo, lo trovavano facilmente riaccendendo focolai di antico odio antigiudaico. La politica conversionistica in Spagna poi è fallimentare, e ben presto, anche attraverso l’inquisizione, i reali devono fare i conti con la debolezza delle conversioni ed il fenomeno dei “Marrani”, i criptoebrei, convertiti a forza al cristianesimo che in segreto continuavano a praticare la religione dei padri. Il fallimento della politica conversionistica spingera Ferdinando e Isabella ad espellere gli ebrei dal regno, per tagliare il cordone dei conversos con i fratelli. E quando questo non basta si stabilisce che il problema sia un altro: l’ebraicità non è nella religione che si professa ma proprio nel sangue, e nessuna conversione, né il battesimo, potrà mai portare alla “Limpieza de sangre”…

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La Barba di Aronne. Episodio nono: Il pregiudizio antiebraico nel medioevo

Ci pare bello e significativo e invitiamo perciò a vederlo, “La Barba di Aronne”, un ciclo di brevi video dove Fra Simone fa scoprire ai cristiani l’ebraismo.

La Barba di Aronne è il nuovo progetto che vuole fare piccoli passi all’interno del mondo ebraico; un mondo ricco di cultura e di tradizioni, visto dall’esterno: con gli occhi di un cristiano.

Con le crociate cambia la visione cristiana del mondo, ed iniziano gli attacchi agli ebrei, accusati di aver ucciso Dio; In Europa tutti potevano ucciderli, sapendo di compiere un malicidio, di sconfiggere il male. Contro il Talmud si concentra l’attacco religioso al giudaismo, ed il libro finisce al rogo per il sentimento antigiudaico che si diffondeva sempre di più. Quando la peste nera flaggellerà l’Europa nel 1348, le cose cambiano in peggio: il problema non sarà più religioso, non sarà più la fede ebraica che il battesimo poteva “sanare”, ma la stessa natura dell’ebreo. Il mondo non è più contaminato dall’errore, ma ora chi contamina (i pozzi e la vita dei cristiani) è l’ebreo stesso. Nessun battesimo può lavar via l’essere ebreo. Così, a metà del XIV secolo, si affaccia sulla scena un cambio di pregiudizio: dall’antigiudaismo classico a quello che la modernità definirà antisemitismo, attaccandolo poi alle questioni di razza.

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La Barba di Aronne. Episodio settimo: La diffusione del Talmud

Ci pare bello e significativo e invitiamo perciò a vederlo, “La Barba di Aronne”, un ciclo di brevi video dove Fra Simone fa scoprire ai cristiani l’ebraismo.

La Barba di Aronne è il nuovo progetto che vuole fare piccoli passi all’interno del mondo ebraico; un mondo ricco di cultura e di tradizioni, visto dall’esterno: con gli occhi di un cristiano.

Il Talmud è lo studio per eccellenza, il libro per antonomasia dell’ebraismo. Il suo arrivo in Europa da Babilonia segnerà profondamente lo sviluppo culturale del mondo ebraico europeo. Ma come può diffondersi in un’epoca di diaspore, di migrazioni, di conquiste e di nuovi imperi? Come può un popolo, che oggi definiremmo di migranti e profughi, segnare in maniera così incisiva la cultura europea dalla lontana Babilonia?

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La salma di Vittorio Emanuele III e le pretese di alcuni eredi Savoia. La posizione delle comunità ebraiche

da Moked.it, il portale dell’ebraismo italiano.

La Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni afferma:

In un’epoca segnata dal progressivo smarrimento di Memoria e valori fondamentali il rientro della salma del re Vittorio Emanuele III in Italia non può che generare profonda inquietudine.

Anche perché giunge alla vigilia di un anno segnato da molti anniversari, i 70 anni della Costituzione che nacque nel solco del referendum attraverso cui l’Italia scelse di abrogare la monarchia ma anche gli 80 anni dalla firma delle Leggi Razziste che per primo proprio il sovrano di casa Savoia avallò nella tenuta di San Rossore a Pisa. Era il 5 settembre del 1938, pochi giorni ancora e Mussolini le avrebbe annunciate alla folla entusiasta radunatasi in Piazza Unità d’Italia a Trieste.

Bisogna che lo si dica chiaramente, in ogni sede: Vittorio Emanuele III fu complice di quel regime fascista di cui non ostacolò mai l’ascesa e la violenza apertamente manifestatasi sin dai primi mesi del Ventennio. Nessun tribunale ebbe mai modo di processarlo, per quelle gravi colpe.

Cercheremo di colmare questo vuoto con una specifica iniziativa, nel prossimo mese di gennaio. Per chi oggi vuole farne un eroe o un martire della Storia, per chi ancora chiede una sua solenne traslazione al Pantheon, non può che esserci una risposta: nessun onore pubblico per chi porta il peso di decisioni che hanno gettato discredito e vergogna su tutto il paese. L’Italia non può e non deve dimenticare.

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Degrado

da Moked.it, il portale dell’ebraismo italiano.

Scriveva l’altro giorno Anna Foa su queste colonne (« … odio»), a proposito dei tre onorevoli del Pd aggrediti dagli antivax davanti a Montecitorio, che – proprio come all’inizio del fascismo – i deputati ormai si aggrediscono. E sottolineava quanto la foto degli aggressori mostrassero volti di uomini e donne «deformati dall’odio, senza più nulla di umano… si può parlare di una mutazione antropologica». Dietro a tutto ciò Foa immagina molte cause: «Innanzitutto, un’ignoranza crassa. Poi, un rancore sociale violento verso chiunque credano più ricco o più potente di loro. E una violenza sconfinata».
Non solo concordo al 100 per cento con questa analisi, ma mi permetto di aggiungere alcuni pensieri che, da tempo, non mi stanco di ripetere perché ci credo profondamente. Continua a leggere