Ilaria Valenzi
La prima attuazione dell’art. 8 della Costituzione
L’intesa valdese e il contributo di Giorgio Peyrot
(Collana Biblioteca di testi e studi),
Carocci editore, Roma, 2025, pagine 228,
www.carocci.it
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Perché la guerra? Il carteggio tra Einstein e Freud
da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.
Caputh è una piccola cittadina della regione dei laghi nel Brandeburgo, a una manciata di chilometri da Potsdam, in posizione idilliaca sulle rive del Templiner-See e dello Schwielowsee. Per alcuni anni, tra il 1929 e il 1932, Albert Einstein e la moglie Elsa trascorsero a Caputh i mesi dalla primavera al tardo autunno, in una bella villetta in pino dell’Oregon, oggi di proprietà dell’Università ebraica di Gerusalemme e sede dell’Einstein Forum[1]. In questa tranquilla località, Einstein poteva trovare rifugio dalle ore frenetiche della vita berlinese, dedicandosi allo studio e alla riflessione.
Lo scienziato si era trasferito dalla Svizzera a Berlino nel 1914 quando, chiamato a far parte dell’Accademia Reale Prussiana delle Scienze, gli era stata assegnata la cattedra universitaria di Fisica teorica e la direzione dell’Istituto Kaiser Wilhelm per la Fisica. L’assegnazione del premio Nobel per la Fisica, nel 1921, contribuì notevolmente ad accrescerne la popolarità; da tutto il mondo gli giungevano inviti per partecipare ad incontri e tenere conferenze, non solo in ambito propriamente scientifico.
Nel 1932 l’Istituto internazionale di cooperazione intellettuale[2] prese contatti con Einstein per proporgli di invitare a uno scambio di opinioni, in merito a una questione a sua scelta, uno scienziato o uno studioso di suo gradimento. Einstein accolse l’invito e, il 30 luglio 1932, inviò da Caputh una lettera a Sigmund Freud, che gli rispose da Vienna a settembre.
Religioni, messianismi, guerre
da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.
Dinanzi alla lunga durata della seduzione della guerra, della «normalità» dei massacri, dell’accettazione rassegnata della deumanizzazione come modalità ordinaria dello sguardo, del paradigma amico-nemico tornato a reggere i rapporti tra i popoli, del riarmo forsennato come prospettiva economica e politica dei prossimi anni, della messa in conto delle tecnologie più raffinate al servizio della distruzione e del controllo sociale, dell’inganno sistematico dell’informazione, l’interrogativo che è giusto porsi è se tutto questo sia semplicemente il frutto di una (discutibile) razionalità geopolitica ancorata alla cultura del si vis pacem para bellum o se non vi siano altre energie che attraversano menti e cuori e li rendono disponibili alla regressione antropologica di questi tempi.
Proprietà privata: il dibattito contemporaneo
da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.
Ben presto la lotta politica si svolgerà fra coloro che possiedono e quelli che non possiedono. Il grande campo di battaglia sarà la proprietà. E le principali questioni della politica si aggireranno intorno alle modifiche più o meno profonde da apportare al diritto dei proprietari.
Alexis de Tocqueville (cit. in Rodotà 2018, 33-34)
Se guardiamo al dibattito contemporaneo, queste parole di Alexis de Tocqueville, che risalgono a quasi due secoli fa, conservano ancora il loro valore. Qual è dunque il ruolo della proprietà privata oggi?
In questo breve studio considererò anzitutto gli argomenti con cui si legittima la proprietà privata, per poi chiedermi quali siano le problematiche che emergono oggi da questo concetto. Mi soffermerò quindi sulla questione dei «beni comuni», giungendo infine a formulare qualche conclusione generale.
“Ora la parola alle armi”. Le armi non hanno parole, hanno solo il fragore che uccide ogni parola. Un testo di David Maria Turoldo
Dire della nostra tristezza, dire che scrivo queste note con immensa tristezza, può essere un’ironia verso noi stessi, verso tutti gli operatori di pace; specialmente verso i poveri e gli umili che sono, come al solito, le vittime maggiori della violenza e della guerra.
La guerra è un’immensa vergogna, una sconfitta per l’umanità intera. Dobbiamo dire subito che siamo tutti sconfitti.
Il diritto di resistenza
da Unacitta.it, il mensile di interviste e foto “Una città. Le domande vengono prima delle risposte”.
Perché alla Costituente la proposta di Dossetti e di Moro di sancire il diritto di resistenza del cittadino a una violazione del patto costituzionale non passò? L’impossibilità evidente di una normativa non scalfisce la giustezza del principio. La freddezza di Togliatti e di De Gasperi. L’idea, al fondo, di un’immaturità all’autogoverno dei cittadini, a cui solo i partiti potevano porre rimedio. Intervista a Umberto Mazzone. Umberto Mazzone insegna Storia della Chiesa e Storia dei movimenti religiosi presso il Dipartimento di Discipline storiche dell’Università di Bologna.
I fondamenti della concezione sociale. Un’analisi ortodossa dei problemi del nostro tempo
da Ortodossiatorino.net, il sito della parrocchia ortodossa del Patriarcato di Mosca a Torino dedicata a San Massimo.
Guerra, clonazione, aborto, eutanasia, lavoro, famiglia, rapporti chiesa-stato, politica, ambiente, mass-media, globalizzazione, secolarizzazione: un’analisi ortodossa dei problemi del nostro tempo
Documento approvato dal concilio giubilare dei vescovi della Chiesa Ortodossa Russa (agosto 2000)
I fondamenti teologici dell’Islam. Intervista all’imam Yahya Sergio Yahe Pallavicini a cura di Tudor Petcu
Pubblichiamo l’intervista a cura di Tudor Petcu all’imam Yahya Sergio Yahe Pallavicini sui fondamenti teologici dell’Islam. Yahya Sergio Yahe Pallavicini è un cittadino italiano nato musulmano, da madre giapponese e padre italiano, nel 1965 ed è Vice Presidente e imam della CO.RE.IS. (Comunità Religiosa Islamica) Italiana, oltre che l’imam della Moschea al-Wahid di Milano in via Meda. Dal 2006 è consigliere del Ministero dell’Interno nella Consulta per l’Islam italiano e presidente del Consiglio ISESCO per l ‘educazione e la cultura in Occidente.
Il Pensiero Economico in Caritas in Veritate – Sergio Morisoli – 21. Povertà e crisi del diritto
da Caritas-ticino.ch, il sito di Caritas Ticino.
Questa straordinaria enciclica terrà compagnia ai telespettatori per molte puntate, attraverso una rubrica, in cui diversi esponenti del mondo culturale, locale e internazionale, ci aiuteranno a comprenderne la vastità e l’impatto sulla vita concreta di molti uomini. Sergio Morisoli spiega come oggi la povertà sia sempre più relazionale, educativa e culturale e legata alla solitudine e come essa sia legata anche al tema dell’individuazione e condivisione della fonte del diritto.
Ripensare la dignità umana oggi. Conferenza di Adalberto Mainardi
da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.
Il 12 ottobre 2020 a Treviglio (Bg) con Adalberto Mainardi si è parlato di dignità umana. Ospite del festival “Filosofi Lungo l’Oglio”, si è interrogato, e a partire da alcune riflessioni, ha cercato di spiegare come poter Ripensare la dignità umana oggi.
«Giustizia immanente» – di Dietrich Bonhoeffer
Sul limitare del 1942, in uno scritto destinato agli amici più cari (Bilancio sulla soglia del 1943 – Dieci anni dopo, in Resistenza e resa. Lettere e altri scritti dal carcere, Opere, vol. VIII, Queriniana, 2002, pp. 21-40), Bonhoeffer traccia un bilancio di dieci anni di resistenza al regime di Hitler. Sono parole pesanti, maturate a contatto con l’esperienza della sofferenza, dell’ingiustizia e della morte. Ma sono anche parole piene di speranza che solo chi ha una fede grande può dare. Ne riproponiamo alcune.
Per la vita del mondo. Verso un ethos sociale della Chiesa ortodossa – IX. Conclusione. Esultiamo, possedendo quest’ancora di speranza
Per la vita del mondo. Verso un ethos sociale della Chiesa ortodossa: è il titolo di un documento di rilevante importanza. È il primo e organico approccio a quella che i cattolici chiamano «dottrina sociale». Il suo peso è indicato dalla sua origine (una richiesta del concilio di Creta del 2016), dal livello della commissione che l’ha preparato (13 teologi), dal materiale e riletture forniti (25 eparchie del Trono ecumenico distribuite nel mondo), dalle 12 lingue in cui è stato tradotto, dall’approvazione, nel gennaio 2020 del santo e sacro sinodo di Costantinopoli.
La pubblicazione è avvenuta negli USA il 27 marzo 2020. I curatori sono David Bentley Hart (del Notre Dame Institute for advanced study) e John Chryssavgis (del patriarcato ecumenico, presidente della commissione). Disteso in 82 numeri e diviso in otto parti, occupa una settantina di pagine.
I titoli delle parti sono orientativi: oltre la prefazione, l’introduzione (è tempo di servire il Signore); la Chiesa nella sfera pubblica (affidiamo tutta la nostra vita a Cristo Dio); il corso della vita umana (santifica le anime e i corpi nostri, e concedici di servirti in santità tutti i giorni della nostra vita); povertà, ricchezza e giustizia civile (ricordati Signore, di coloro che si ricordano dei poveri); guerra, pace e violenza (per la pace del mondo intero…); relazioni ecumeniche e relazioni con altre fedi (preghiamo per l’unità di tutti); ortodossia e diritti umani (ci hai creati a tua immagine e somiglianza); scienza, tecnologia, mondo naturale (il tuo dal tuo a te offriamo); conclusione (esultiamo, possedendo quest’àncora di speranza).
Su Settimananews.it il commento di Lorenzo Prezzi.
Per la vita del mondo. Verso un ethos sociale della Chiesa ortodossa – VIII. Scienza, Tecnologia, Mondo Naturale. Il tuo dal tuo a Te offriamo
Per la vita del mondo. Verso un ethos sociale della Chiesa ortodossa: è il titolo di un documento di rilevante importanza. È il primo e organico approccio a quella che i cattolici chiamano «dottrina sociale». Il suo peso è indicato dalla sua origine (una richiesta del concilio di Creta del 2016), dal livello della commissione che l’ha preparato (13 teologi), dal materiale e riletture forniti (25 eparchie del Trono ecumenico distribuite nel mondo), dalle 12 lingue in cui è stato tradotto, dall’approvazione, nel gennaio 2020 del santo e sacro sinodo di Costantinopoli.
La pubblicazione è avvenuta negli USA il 27 marzo 2020. I curatori sono David Bentley Hart (del Notre Dame Institute for advanced study) e John Chryssavgis (del patriarcato ecumenico, presidente della commissione). Disteso in 82 numeri e diviso in otto parti, occupa una settantina di pagine.
I titoli delle parti sono orientativi: oltre la prefazione, l’introduzione (è tempo di servire il Signore); la Chiesa nella sfera pubblica (affidiamo tutta la nostra vita a Cristo Dio); il corso della vita umana (santifica le anime e i corpi nostri, e concedici di servirti in santità tutti i giorni della nostra vita); povertà, ricchezza e giustizia civile (ricordati Signore, di coloro che si ricordano dei poveri); guerra, pace e violenza (per la pace del mondo intero…); relazioni ecumeniche e relazioni con altre fedi (preghiamo per l’unità di tutti); ortodossia e diritti umani (ci hai creati a tua immagine e somiglianza); scienza, tecnologia, mondo naturale (il tuo dal tuo a te offriamo); conclusione (esultiamo, possedendo quest’àncora di speranza).
Su Settimananews.it il commento di Lorenzo Prezzi.
Per la vita del mondo. Verso un ethos sociale della Chiesa ortodossa – VII. Ortodossia e Diritti Umani. Ci hai creati a tua immagine e somiglianza
Per la vita del mondo. Verso un ethos sociale della Chiesa ortodossa: è il titolo di un documento di rilevante importanza. È il primo e organico approccio a quella che i cattolici chiamano «dottrina sociale». Il suo peso è indicato dalla sua origine (una richiesta del concilio di Creta del 2016), dal livello della commissione che l’ha preparato (13 teologi), dal materiale e riletture forniti (25 eparchie del Trono ecumenico distribuite nel mondo), dalle 12 lingue in cui è stato tradotto, dall’approvazione, nel gennaio 2020 del santo e sacro sinodo di Costantinopoli.
La pubblicazione è avvenuta negli USA il 27 marzo 2020. I curatori sono David Bentley Hart (del Notre Dame Institute for advanced study) e John Chryssavgis (del patriarcato ecumenico, presidente della commissione). Disteso in 82 numeri e diviso in otto parti, occupa una settantina di pagine.
I titoli delle parti sono orientativi: oltre la prefazione, l’introduzione (è tempo di servire il Signore); la Chiesa nella sfera pubblica (affidiamo tutta la nostra vita a Cristo Dio); il corso della vita umana (santifica le anime e i corpi nostri, e concedici di servirti in santità tutti i giorni della nostra vita); povertà, ricchezza e giustizia civile (ricordati Signore, di coloro che si ricordano dei poveri); guerra, pace e violenza (per la pace del mondo intero…); relazioni ecumeniche e relazioni con altre fedi (preghiamo per l’unità di tutti); ortodossia e diritti umani (ci hai creati a tua immagine e somiglianza); scienza, tecnologia, mondo naturale (il tuo dal tuo a te offriamo); conclusione (esultiamo, possedendo quest’àncora di speranza).
Su Settimananews.it il commento di Lorenzo Prezzi.
Il lavoro spirituale. La spiritualità del lavoro nella Laborem exercens applicata al mondo odierno
da Stefanobzc.com, #chimicadidio ragione-scienza-fede – La fisica dell’esistenza. Il blog nuovo per le nuove sfide del nuovo millennio.
Riprendiamo dal blog di don Stefano Bazzucchi, un testo riassuntivo dei temi del suo libro “Il lavoro Spirituale”.
Coscienza filosofica e mondo pragmatico. Dialogo tra Tudor Petcu e il filosofo francese Pierre-Henri Tavoillot
Il nostro collaboratore Tudor Petcu ci propone una intervista con il filosofo francese Pierre-Henri Tavoillot. Nato il 24 maggio 1965 a Saint-Étienne è docente di filosofia all’Università di Parigi Sorbona-Parigi IV, presidente del College of Philosophy e condirettore della collezione “New College of Philosophy” di Grasset. Il suo lavoro si concentra sulla filosofia dell’Illuminismo, sull’etica e sulla filosofia politica contemporanea, in particolare su questioni educative, età della vita e arte del governo. Difende una concezione aperta della filosofia che promuove il dialogo e la collaborazione con le scienze umane (psicologia, sociologia, storia, antropologia, economia, ecc.).
Un sistema da ripensare: Il fallimento delle politiche sanitarie lombarde alla prova della pandemia
da Aclilombardia.it, ACLI Lombardia APS, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani Lombardia.
Pubblichiamo il documento politico della presidenza delle ACLI Lombarde e Milanesi.
Misericordia, Conoscenza di Dio, Giustizia e Diritto. Il Messaggio dei Profeti
da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.
DECANATO DI TREVIGLIO Scuola biblica 2014-15 sui 12 profeti
Se pensiamo che la maggior parte della letteratura profetica sia post-esilica nella sua redazione finale, è ovvio che possiamo immaginare che di misericordia siano fatte tutte queste pagine. Mi rifarei ad uno schema piuttosto elementare che ci possa aiutare a camminare dentro alcuni testi che presenterò. Uno schema che riguarda proprio il tipo di messaggio dei profeti: l’oracolo è un genere letterario tipico dei profeti; ci sono due grandi gruppi di oracoli. Il primo gruppo è l’oracolo di condanna e di comminazione della pena, della morte, di minaccia; oracolo negativo, quindi. L’altro grande gruppo di oracoli profetici può invece andare sotto il nome di oracolo di speranza e di salvezza, di riscatto. Tutti e due questi grandi gruppi di oracoli contengono la misericordia di Dio.
Rosanna Virgili
«La fine di un mondo» – di Mustapha Cherif, filosofo, già ministro dell’educazione in Algeria
da Coreis.it, il sito della COREIS (Comunità Religiosa Islamica Italiana), una comunità islamica nel cuore dell’occidente.
Stiamo vivendo ben più che una crisi sanitaria mondiale. Gli Stati sono chiusi e le popolazioni agonizzanti sono confinate. Le borse e il prezzo del petrolio crollano. I sistemi politici, l’OMS e il sistema sanitario sono in difficoltà. È imperativo sostenerli, agendo velocemente, far rispettare il senso civico, le misure di distanziamento sociale e un rigoroso isolamento.
In fondo, dobbiamo pensare nel complesso a questo momento storico per ridurre l’incertezza.
Contemplare il volto di Dio: 1) Il volto del Dio della Legge. Di Rosanna Virgili
da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.
Rosanna Virgili ci offre dieci schede per la meditazione invitando a contemplare il volto di Dio e aiutando a riflettere sul modo in viviamo questo nostro tempo.
1. Il volto del Dio della legge. Le vie della libertà
Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male. Oggi, perciò, io ti comando di amare il Signore, tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore, tuo Dio, ti benedica nella terra in cui tu stai per entrare per prenderne possesso. Ma se il tuo cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dèi e a servirli,oggi io vi dichiaro che certo perirete, che non avrete vita lunga nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso, attraversando il Giordano. Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione. Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza amando il Signore, tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare nel paese che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe”.
Dt 30,15-20


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