La forma più antica del Rito Romano?

da Vinonuovo.it, «vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi» (Lc 6,36).

Nell’omelia del 25 ottobre 2025, in san Pietro, a Roma, il cardinale Burke ha affermato:
“La Messa Pontificale di oggi è celebrata secondo la forma più antica del Rito Romano, l’Usus Antiquior. La Chiesa celebra il 18º anniversario della promulgazione del Motu Proprio Summorum Pontificum, con il quale Papa Benedetto XVI ha reso possibile la celebrazione regolare della Messa secondo questa forma, in uso sin dai tempi di san Gregorio Magno.”

Un’affermazione del genere, a una lettura attenta, rivela alcune inesattezze storiche e implicazioni teologiche fuorvianti, che meritano di essere chiarite.

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Il sentiero del bene comune

da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.

Il nuovo papa, il successore di Pietro dopo Francesco, porterà sulle sue spalle una missione soprannaturale… e «disumana». Pochi, infatti, sono coloro che possono affrontare una sfida di tale portata: sostenere un patrimonio spirituale con oltre 2000 anni di storia, che ha in gran parte plasmato il mondo in tutte le epoche.

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Così vive il mistero della Chiesa. Il conclave secondo don Mazzolari

Proponiamo qui l’articolo «Il mistero della Chiesa», scritto da don Primo Mazzolari sulla rivista «Adesso» l’1 ottobre 1958. La riflessione di una delle figure più rappresentative del cattolicesimo italiano alla vigilia dell’elezione di Angelo Roncalli a Pontefice.

Scriviamo questa nota, mentre si apre il Conclave. Quando una così solenne Congregazione incomincia nel nome e nella invocazione dello Spirito Santo, dentro l’animo di credenti di tutto il mondo deve tacere, come di certo tace nell’animo dei Cardinali, ogni piccola voce, insinuata da considerazione che non riguardino unicamente il bene della cristianità e del mondo. Per quanto serie e rispettabili possono essere certe particolari preoccupazioni, esse non convengono al Mistero della Chiesa, che ha nel Conclave uno dei suoi momenti più delicati. Nella storia della Chiesa «tutto è Grazia» o «tutto è commercio», secondo che abbiamo fede o no, e che nella nostra fede prevalgono o non prevalgono gli interessi della Chiesa, veduti e voluti dal nostro «particolare».

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«Confessione antica». Un testo di p. David Maria Turoldo

Io non so cosa sia il prete: e sono un prete! Anzi un frate. Già questo è un po’ diverso. Questioni tuttavia, cui non voglio ora pensare. Io sono tutti voi, sono popolo intero. Certo è che devo pagare per tutti. E per amore.

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Mons. Angelo Giuseppe Roncalli: «Il mondo è intossicato dal nazionalismo»

da Santalessandro.org, settimanale online diocesi di Bergamo.

L’ampliarsi delle esperienze internazionali, grazie al contatto con realtà politiche e religiose estremamente diversificate, vissuto senza alcun tipo di pregiudizio, anzi con interesse e simpatia crescenti, aveva arricchito l’esperienza umana di Roncalli avviandolo ad una visione sempre più  sovranazionale. Questa evoluzione era richiesta dalla sua funzione di rappresentante della Santa Sede e della Chiesa Cattolica, la Madre universale, la quale, come scriveva: «serve al nazionalismo di tutti i popoli, ma non ne fa alcuno per conto suo». Questa consapevolezza lo teneva lontano da quell’acceso nazionalismo che ha caratterizzato la cultura europea nel corso dei due conflitti mondiali, che ne sono stati la manifestazione tragica.

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Padre Turoldo. Un credente che passava frontiere

da Aclilombardia.it, ACLI Lombardia APS, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani Lombardia.

Insieme al seguente articolo di Daniele Rocchetti segnaliamo l’archivio audio di omelie di p. David Maria Turoldo messo a disposizione dal sito delle ACLI di Bergamo: Aclibergamo.it.

Paolo Giuntella, amico e maestro di David Sassoli, amava ricordare che nel Libro della giungla di Rudyard Kipling, il cucciolo d’uomo Mowgli riesce a vincere l’arrogante e terribile tigre Shere Khan con il fiore rosso, il fuoco, un tizzone ardente.

Il passaggio, di generazione in generazione, del tizzone ardente, del fuoco della fede, del fuoco interiore, è la strada, il cammino del popolo di Dio, da Abramo a oggi. Non è la potenza delle pietre dei templi, la forza delle istituzioni umane, ad assicurare al popolo di Dio il suo avvenire, ma il passaggio di generazione in generazione, da persona a persona, di questo tizzone ardente, del fiore rosso della testimonianza.

Perché tutto il popolo della Bibbia è un grande movimento biografico. Così la storia del popolo di Israele e la storia della Chiesa: un movimento di persone. E’ il mistero dell’incarnazione storica della parola di Dio. Ecco perché i testimoni diventano cruciali: rendono evidente l’umanità del Vangelo, oltre gli stretti recinti confessionali.

Sono loro: Franz Jaegerstatter, Primo Mazzolari, Emmanuel Mounier, don Lorenzo Milani, Charles de Foucauld, Thomas Merton, Annalena Tonelli, don Tonino Bello e tutte le sconosciute e gli sconosciuti, veri e propri “santi minori” che rendono viva e vera la vicenda di Gesù e raccontano con la loro vita la bellezza dell’avventura cristiana.

Il corteo di credenti e testimoni che hanno impresso la loro traccia sulle strade del nostro tempo è affollato. Un corteo di cui dovremmo essere orgogliosi.

Padre David Maria Turoldo, di cui domenica prossima ricorderemo il trentesimo anniversario della morte, era uno di questi.

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La Barba di Aronne. Episodio Dodicesimo: La dichiarazione Nostra Aetate ed il dialogo del Concilio Vaticano II

Ci pare bello e significativo e invitiamo perciò a vederlo, “La Barba di Aronne”, un ciclo di brevi video dove Fra Simone fa scoprire ai cristiani l’ebraismo.

La Barba di Aronne è il nuovo progetto che vuole fare piccoli passi all’interno del mondo ebraico; un mondo ricco di cultura e di tradizioni, visto dall’esterno: con gli occhi di un cristiano.

Papa Giovanni XXIII, l’ebreo Jules Isaac ed il cardinale Agostino Bea sono gli uomini che hanno segnato, con la loro amicizia ed il loro lavoro, il punto di svolta nel dialogo tra cristiani ed ebrei. La riflessione comune ha creato tempi maturi perché il Concilio Vaticano II potesse interrogarsi sulla relazione ebraico-cristiana e dare alla luce, con un iter complesso e contrastato, la dichiarazione “Nostra Aetate”. Nella sua forma finale la dichiarazione riguarderà tutte le religioni non cristiane; ma il punto quattro, relativo all’ebraismo, resta una pietra miliare che segna ogni possibilità di dialogo presente e futuro.

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Più eguali. Orientamenti per il 26° congresso nazionale delle ACLI – 4) Ascoltare e farsi ascoltare

da Acli.it, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani.

Pubblichiamo in più puntate (per renderli più agevoli da leggere), gli orientamenti per il 26° congresso nazionale delle ACLI. Il titolo scelto è “ACLI 2020 Più eguali. Viviamo il presente, costruiamo il domani”. Con queste parole s’intende porre particolare attenzione all’uguaglianza e alla giustizia sociale, temi fondamentali nel nostro movimento, per declinare al presente e al futuro quelle politiche sociali che si rivolgono agli ultimi e ai penultimi, ad un ceto popolare sempre più schiacciato verso il basso a causa di anni di crisi e di scarsa attenzione da parte della politica. Continua a leggere

«Rievocando la figura di Paolo VI». Omelia del card. Carlo Maria Martini

da Fondazionecarlomariamartini.it, il sito della Fondazione che promove la conoscenza e lo studio della vita e delle opere del card. Carlo Maria Martini.

Moriva il 6 agosto di 42 anni fa papa Paolo VI, figura molto amata da Carlo Maria Martini e fonte di ispirazione per il suo modo di essere pastore della Chiesa, essendo tra l’altro un suo predecessore come arcivescovo di Milano. Tra i vari discorsi del Cardinale gesuita dedicati a Montini, segnaliamo dal nostro archivio un’omelia al Sacro di Varese, tenuta il 28 luglio 1990 e intitolata Rievocando la figura di Paolo VI.

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“L’autoironia di Giovanni XXIII” di Pier Paolo Pasolini

Proponiamo un brano di Pier Paolo Pasolini su papa Giovanni XXIII, pronunciato durante la conferenza-dibattito “Marxismo e cristianesimo” svoltosi a Brescia il 13 dicembre 1964 e pubblicato per Liberal – Atlantide editoriale nella raccolta Pier Paolo Pasolini, Interviste Corsare. Sulla politica e sulla vita 1955-1975, a cura di Michele Gulinucci. Pasolini, quì a due anni dall’uscita del suo film “il Vangelo secondo Matteo” a cui aveva posto come dedica le parole «Alla cara, lieta e familiare memoria di Giovanni XXIII», tratta il tema del dialogo tra marxismo e cristianesimo. Dopo una prima parte dedicata ad una analisi della crisi culturale e sociale italiana a partire dai cambiamenti della lingua italiana e subito prima delle domande, l’intellettuale di origine friulana parla dell’ironia e dell’autoironia del pontefice morto l’anno prima, proponendole come rivoluzionario atto culturale.

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Un teologo appassionato per l’unità della Chiesa. Breve ritratto di Yves Congar

da Korazym.org, quotidiano non profit on line.

Yves Marie Joseph Congar nacque a Sédan nel 1904 in una famiglia cattolica praticante. Entrato in seminario nel 1921 a Parigi, ebbe già in questi anni giovanili la possibilità di venire a contatto con i maggiori intellettuali cattolici di allora, quali J. Maritain e R. Garrigou-Lagrange, uno dei maggiori conoscitori di sempre di S. Tommaso.

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Più eguali. Orientamenti per il 26° congresso nazionale delle ACLI – 1) Alle origini del pensiero sociale cristiano (e aclista)

da Acli.it, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani.

Pubblichiamo in più puntate (per renderli più agevoli da leggere), gli orientamenti per il 26° congresso nazionale delle ACLI. Il titolo scelto è “ACLI 2020 Più eguali. Viviamo il presente, costruiamo il domani”. Con queste parole s’intende porre particolare attenzione all’uguaglianza e alla giustizia sociale, temi fondamentali nel nostro movimento, per declinare al presente e al futuro quelle politiche sociali che si rivolgono agli ultimi e ai penultimi, ad un ceto popolare sempre più schiacciato verso il basso a causa di anni di crisi e di scarsa attenzione da parte della politica. Continua a leggere

abramolevi.it

da Abramolevi.it, il sito dell’associazione Archivio Abramo Levi.

Segnaliamo l’utile e ricco sito sito dell’associazione Archivio Abramo Levi che raccoglie e rende fruibili gli scritti di e su don Abramo Levi, sacerdote della diocesi di Como, assistente delle ACLI di Sondrio, fine intellettuale, insegnante, amico fraterno di padre David Maria Turoldo. Di seguito riportiamo la presentazione dell’associazione e la biografia di don Abramo presenti sul sito.

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Chico Mendes. “L’albero cadendo, ha sparso i suoi semi …”

da Giovaniemissione.it, il sito nato dal percorso comboniano del GIM (Giovani Impegno Missionario).

Il 22 dicembre 1988 moriva Chico Mendez. Assassinato dai latifondisti che volevano costruire la strada sulla “sua” Amazzonia. Un piccolo indio della foresta, che andava a Washinton a parlare al Congresso con il vestito imprestato da un amico. Il padre del grande movimento ecologista che ha portato fino al Summit mondiale di Rio, nel ’92. Ecco la sua storia, raccontata in escusiva da una testimone privilegiata, che ha vissuto sette anni con lui nella foresta.

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Un teologo amato da papa Francesco: Henri de Lubac

da Theologicalmind.wixsite.com, Theological mind: theology notes, il blog di Fabio Cittadini.

Henri de Lubac è non solo uno tra i più importanti teologi cattolici del XX secolo, ma anche un uomo la cui vicenda biografica va conosciuta. Nato a Cambrai il 20 febbraio 1896, entrò nella Compagnia di Gesù, a Lione, il 9 ottobre 1913. Fu ordinato presbitero nel 1927 e divenne professore di teologia fondamentale nella facoltà teologica di Lione, dove insegnò dal 1929 al 1950.

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