I sussidi di meditazione dei gruppi della Caritas diocesana di Como: domenica 27 settembre 2020

da Caritas.diocesidicomo.it e Caritascomo.it, i  siti della Caritas diocesana di Como.

Sono stati predisposti i sussidi settimanali per introdurre la preghiera nei gruppi di incontro parrocchiali e vicariali Caritas per tutto l’anno liturgico. 

Le riflessioni che guidano il momento di condivisione di questo nuovo anno liturgico, sono proposte da Don Rocco Acquistapace, sacerdote diocesano che con la sua esperienza e saggezza saprà guidarci a fare della Parola il riferimento per ogni azione quotidiana, la guida alle nostre scelte e ai nostri cammini comunitari.

Vangelo secondo Matteo (Mt 21,28-32)

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:

«Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».

E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».

Parola del Signore

Ascolto e medito:

Gesù si rivolge ai sacerdoti e agli anziani del popolo e attraverso una parabola fa loro intendere un importante messaggio, li desta all’attenzione di certi loro comportamenti. Agli occhi del Signore sono i fatti che contano, i sì e i no contano relativamente. Fare ciò che si dice e rispondere alla volontà del Padre esprime la disposizione di ciascuno ad ascoltare la sua Parola e metterla in pratica. La fedeltà a Dio si giudica dai fatti.

Il popolo ebraico non ha ascoltato Gesù così ladri e prostitute sono passati avanti non in quanto tali, ma perché hanno mostrato pentimento che nella realtà del cuore è un SI.

È importante sentire, esprimere e vivere il nostro sì, non solo attraverso la preghiera, la partecipazione alla messa, la confessione ma anche e soprattutto attraverso la testimonianza di quanto in esse ricevuto, la testimonianza dell’amore di Dio per ciascuno di noi. Fatti dunque, non solo parole, fatti che parlino di Dio. La chiamata non è per pochi, è per tutti e il SI lo stesso, non è possibile solo a pochi ma è occasione per tutti.

Come è facile ritrovare questo brano di Vangelo nella vita di tutti i giorni nelle nostre comunità. Le diverse responsabilità riconosciute, la chiusura che a volte si respira, il protagonismo, l’invidia, il primeggiare…questi non sono dei SI.

La chiesa è il vigneto che tutti devono poter far fruttare. E ciò è responsabilità di tutti, non solo di qualcuno. Tutti dobbiamo poter dare concretezza al SI, in risposta alla chiamata.

Medito e condivido:

  • I miei SI e i miei NO. Quale rapporto?
  • Quale risonanza ha in me questo brano di Vangelo?

Il metodo

Ciascuna nostra azione,  pensiero, incontro o relazione trova senso nella Parola che ci guida e dà sapore al nostro essere uomini e discepoli di Dio e al nostro vivere la Fede, la Speranza e la Carità nella propria quotidianità. Quando la comunità si riunisce, attraverso i suoi rappresentanti, a pregare, riflettere e organizzare le proprie attività, non può vivere pienamente la propria dimensione comunitaria e cristiana, se non si radica su di un attento ascolto, una condivisa meditazione e una coraggiosa esperienza della Parola di Dio: “nostro nutrimento e fonte di gioia”.

La Caritas Diocesana fa suo il metodo di Ascolto e Meditazione della Parola e lo introduce in una proposta di stile che, dopo l’Assemblea del 17 Marzo 2018, propone a tutte le comunità parrocchiali e vicariali nelle loro forme di incontro, con cadenza settimanale. 

È un metodo che parte dalla lettura del Vangelo della Domenica precedente la settimana in cui ci si incontra; una Parola quindi già sentita, ascoltata e meditata ciascuno a livello personale o famigliare.

Un ascolto che diventa meditazione attraverso una riflessione guida che serve più che altro a contestualizzare il brano del vangelo letto e una meditazione che diventa condivisione se ciascuno, in piena libertà e disponibilità, mette in comunione con gli altri una o più risposte alle domande stimolo proposte.

Infine, tre semplici proposte di impegno concreto da viversi in qualsiasi momento, non durante l’incontro, proprio come accompagnamento e richiamo alla Parola, nel passare del nostro tempo settimanale:

SCRIVERE A … a chi vorrei comunicare la mia riflessione sul Vangelo letto o le mie risposte alle domande stimolo che magari all’interno del gruppo non siamo riusciti ad esprimere;

SCRIVERE DI… cosa vorrei condividere, quale pensiero, quale preoccupazione, quale proposito;

SCRIVERE PER… quale intento mi ha portato a scrivere; quale impegno dopo l’Ascolto, la Meditazione e la Condivisione della Parola, nella mia vita di tutti i giorni.

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