A Mosca viveva un vecchio generale, che aveva passato tutta la sua vita ad andare in giro per penitenziari e criminali; costui si fermava davanti ai deportati, domandava di cosa avessero bisogno. (…)
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«La cultura della cura come percorso di pace». Messaggio del Santo Padre Francesco per la celebrazione della LIV giornata mondiale della pace
La cultura della cura, come “impegno comune, solidale e partecipativo per proteggere e promuovere la dignità e il bene di tutti”, e “disposizione ad interessarsi, a prestare attenzione, alla compassione, alla riconciliazione e alla guarigione, al rispetto mutuo e all’accoglienza reciproca”, costituisce una via privilegiata per la costruzione della pace, per “debellare la cultura dell’indifferenza, dello scarto e dello scontro, oggi spesso prevalente”. Lo scrive Papa Francesco nel suo Messaggio, reso noto oggi, per la 54.ma Giornata mondiale della pace, che verrà celebrata il primo gennaio 2021, solennità di Maria Santissima, Madre di Dio.
I sussidi di meditazione dei gruppi della Caritas diocesana di Como: domenica 4 ottobre 2020
da Caritas.diocesidicomo.it e Caritascomo.it, i siti della Caritas diocesana di Como.
Sono stati predisposti i sussidi settimanali per introdurre la preghiera nei gruppi di incontro parrocchiali e vicariali Caritas per tutto l’anno liturgico.
Le riflessioni che guidano il momento di condivisione di questo nuovo anno liturgico, sono proposte da Don Rocco Acquistapace, sacerdote diocesano che con la sua esperienza e saggezza saprà guidarci a fare della Parola il riferimento per ogni azione quotidiana, la guida alle nostre scelte e ai nostri cammini comunitari.
I sussidi di meditazione dei gruppi della Caritas diocesana di Como: domenica 27 settembre 2020
da Caritas.diocesidicomo.it e Caritascomo.it, i siti della Caritas diocesana di Como.
Sono stati predisposti i sussidi settimanali per introdurre la preghiera nei gruppi di incontro parrocchiali e vicariali Caritas per tutto l’anno liturgico.
Le riflessioni che guidano il momento di condivisione di questo nuovo anno liturgico, sono proposte da Don Rocco Acquistapace, sacerdote diocesano che con la sua esperienza e saggezza saprà guidarci a fare della Parola il riferimento per ogni azione quotidiana, la guida alle nostre scelte e ai nostri cammini comunitari.
I sussidi di meditazione dei gruppi della Caritas diocesana di Como: domenica 20 settembre 2020
da Caritas.diocesidicomo.it e Caritascomo.it, i siti della Caritas diocesana di Como.
Sono stati predisposti i sussidi settimanali per introdurre la preghiera nei gruppi di incontro parrocchiali e vicariali Caritas per tutto l’anno liturgico.
Le riflessioni che guidano il momento di condivisione di questo nuovo anno liturgico, sono proposte da Don Rocco Acquistapace, sacerdote diocesano che con la sua esperienza e saggezza saprà guidarci a fare della Parola il riferimento per ogni azione quotidiana, la guida alle nostre scelte e ai nostri cammini comunitari.
I sussidi di meditazione dei gruppi della Caritas diocesana di Como: domenica 6 settembre 2020
da Caritas.diocesidicomo.it e Caritascomo.it, i siti della Caritas diocesana di Como.
Sono stati predisposti i sussidi settimanali per introdurre la preghiera nei gruppi di incontro parrocchiali e vicariali Caritas per tutto l’anno liturgico.
Le riflessioni che guidano il momento di condivisione di questo nuovo anno liturgico, sono proposte da Don Rocco Acquistapace, sacerdote diocesano che con la sua esperienza e saggezza saprà guidarci a fare della Parola il riferimento per ogni azione quotidiana, la guida alle nostre scelte e ai nostri cammini comunitari.
«Cattedre» – di padre Pio Parisi
Padre Pio Parisi è nato a Roma il 5 novembre 1926, è entrato nella Compagnia di Gesù l’8 dicembre 1944 ed è stato ordinato sacerdote il 21 luglio 1956. È diventato assistente delle Acli nel 1975, nominato dall’Ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro della Cei. Il suo impegno nelle Acli è stato quello di aiutare gli associati a vivere una spiritualità legata all’ascolto della parola di Dio letta con lo spirito dei piccoli. Padre Pio ha svolto il suo incarico nelle Acli fino a maggio 1999. Lunedì 13 giugno 2011 muore a Roma nella sua casa di Via degli Ortaggi dove viveva dal 1971.
Buddisti e cristiani: Costruiamo una cultura di compassione e fraternità
Il Vesakh è la festività più importante per i Buddisti: in essa si commemorano i principali avvenimenti della vita di Buddha.
La festa del Vesakh/Hanamatsuri 2020, nei vari Paesi di cultura buddista è celebrata in date diverse, secondo le differenti tradizioni. Quest’anno la festa sarà celebrata nella maggior parte dei Paesi di tradizione buddista il 6 maggio.
Per tale circostanza, il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso ha fatto pervenire ai Buddisti il seguente messaggio:
Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro e futuro. #tuttoèconnesso. I lineamenta della 49ª Settimana Sociale dei cattolici italiani
da Settimanesociali.it, sito del Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani.
I Lineamenta sono il primo passo verso la 49ª Settimana Sociale che si terrà a Taranto dal 4 al 7 febbraio 2021 sul tema: Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro e futuro. #tuttoèconnesso. La scelta della città pugliese intende non solo porre l’attenzione alla questione dell’ex Ilva, ma rappresenta una sorta di ripartenza per una riflessione più articolata e complessa sui temi ambientali e sociali. Il faro è l’enciclica sociale di papa Francesco Laudato si’ che pone al centro la categoria di ecologia integrale.
L’identità cristiana non è quel che credi
da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.
Invito ogni cristiano, in qualsiasi luogo e situazione si trovi, a rinnovare oggi stesso il suo incontro personale con Gesù Cristo.
Evangelii gaudium, 3
In quest’epoca in cui tutto è fluido e tutto è globale, in questo grande calderone culturale da cui nessuno pare sapere quale pietanza uscirà, anche i cristiani sembrano aver bisogno di un’identità forte. Reazione normale, magari discutibile in talune sue forme, ma del tutto naturale. Quel che è curioso è che pure l’identità cristiana sembra essere troppo fluida per bastare a se stessa. Si sente come il bisogno di chiarirla, di definirla aggiungendole una qualificazione. Ecco allora emergere i cristiani progressisti contrapposti ai tradizionalisti, i cristiani impegnati e quelli non praticanti, quelli di tale o talaltro movimento …
Adriana Zarri. Monaco in dialogo
da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.
Il mondo interiore di Adriana Zarri [*], una vera mistica del nostro tempo, non è facile da decifrare.
Sebbene siano molti i testi di spiritualità che ci ha lasciato – alcuni dei quali di rara intensità[1] – la sua figura di donna votata alla vita monastica risulta a chi l’ha conosciuta da vicino (e per un lunghissimo periodo della sua esistenza) caratterizzata da mille sorprendenti sfaccettature che non si lasciano imbrigliare dentro una scrittura, sia pure carica sempre di un’impronta fortemente personale, come la sua.
Frode (lettura popolare della Bibbia)
da Profeziaeliberazione.blogspot.com, Profezia e Liberazione “L’uomo può volgersi al bene soltanto nella libertà” (GS 17).
Ci sono situazioni in cui promuovere il bene comune diventa un peso opprimente, ad esempio quando viene il momento di pagare le tasse. Da sempre infatti il contributo economico alla collettività, reso attraverso il sistema fiscale o in obbedienza a prescrizioni etiche, magari motivate religiosamente, che impongono ai più abbienti di soccorrere i più indigenti (è il caso del dovere di elemosina che accomuna tante religioni), è avvertito come un’ingerenza, come una mano altrui indebitamente infilata nel proprio portafogli. Perché condividere con estranei un guadagno frutto del proprio lavoro, del proprio commercio, della propria attività artigianale, professionale, imprenditoriale? Perché ci deve essere una collettività, civile o religiosa, che impone in qualche modo di contribuire a un bene comune che si finisce per percepire sempre per l’altrui vantaggio e mai per il proprio? Per questo da sempre si studia come “evadere” tale “obbligo”.
Siamo soliti definire questo tentativo con la categoria della frode, che è utilizzata anche per l’inganno ai danni della propria controparte in affari: ad esempio quando si consegna all’acquirente una cosa diversa, per qualità o quantità, da quella pattuita, o si dichiara il falso rispetto all’origine e alla qualità di ciò che si vuol vendere. Il tutto con un solo scopo: guadagnare, avere di più, naturalmente a spese di qualcun altro.
Così, condanniamo senz’altro la disonestà di questi comportamenti, ma tendiamo talvolta a giustificarne le motivazioni. Per evitare questa ambivalenza, l’ebraico medioevale propone le parole geneivat da’at per indicare la “frode”. Tale interessante espressione può essere tradotta con latrocinio della mente, della conoscenza. Non nel senso di furto di quella che oggi chiameremmo proprietà intellettuale, ma di raggiro della buona fede e della conoscenza reciproca. Nel parlare di frode si fa cioè riferimento alla manipolazione della relazione interpersonale a proprio vantaggio: per questo la geneivat da’at è considerata dai rabbini il peggior caso di furto possibile, perché afferisce alla persona più che ai beni. Il valore alla base dell’interpretazione e della condanna della frode è quello relazionale (in senso sociale e religioso) ben più che il riferimento al rispetto della norma. Questa visione trova le sue radici nella Bibbia.
Come far rivivere una chiesa “morta”
da Ortodossiatorino.net, il sito della parrocchia ortodossa del Patriarcato di Mosca a Torino dedicata a San Massimo.
La presbitera Frederica Mathewes-Green ci offre, e noi vi abbiamo tradotto in italiano, alcuni consigli pastorali su come far rivivere quelle chiese che sembrano aver fatto il loro tempo. Nelle chiese ortodosse in Italia una simile atmosfera si sente poco, a causa del recente arrivo di tanti immigrati ortodossi che hanno smosso la vita di quasi tutte le comunità, ma questi consigli sono sempre utili da imparare, perché tutte le comunità prima o poi passano i loro periodi di desolazione.
Quale città?
da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.
Proponiamo i file audio degli incontri culturali del martedì del Centro Universitario di Padova sul tema “Quale città?”.
La città è luogo fisico ma anche e prima ancora spazio di relazione, incontro, accoglienza o esclusione. I due aspetti sono più correlati di quello che si possa pensare: la piazza non è solo lo spazio vuoto al centro del paese ma diventa il luogo dell’incontro, dello scambio e del confronto; il ponte è struttura di transito e metafora di dialogo e accettazione di ciò che è altro, la casa è abitazione e al contempo custode di interiorità, la via non è solo lo spazio libero tra gli edifici ma il segno della condizione dell’uomo, perenne viandante.
In questo momento, così particolare per la storia del nostro paese e dell’Europa, ci pare urgente riflettere a partire dalle trasformazioni degli spazi per capire che comunità e che umanità vogliamo essere.
Giovanni Battista Montini e le ACLI. «Figlioli, amici carissimi, … »: Nessun amore è mai indolore
Vi apro l’animo mio e il mio cuore, la mia affezione. Voi mi avete stimolato con le vostre accoglienze, con le vostre parole e coi vostri doni, con il vostro fervore, a essere veramente vicino a voi. Ebbene, dirò che voglio essere vicino a voi e cercherò di esserlo sempre di più non in maniera retorica , o puramente esteriore, ma col cuore di pastore che comprende, che sa, che vuol bene, che aiuta, che compatisce, che corregge.
Prima visita di G. B. Montini alla sede delle ACLI milanesi e incontro con la Consulta – 15 gennaio 1955
Cogliendo l’occasione della prossima canonizzazione di Paolo VI, su La Bottega di Nazareth proporremo in una serie di articoli il racconto dello stretto e spesso complesso rapporto tra Montini e le ACLI. Così in continuità con il percorso su Achille Grandi già pubblicato riscopriremo assieme un altro pezzo di storia associativa e insieme italiana ed ecclesiale.
La vita è dialogo
dal profilo facebook di fratel Ignazio de Francesco, monaco della Piccola famiglia dell’Annunziata.
Mi affascina la tesi dei paleontologi, che vedono nel “gossip” (chiacchiera) il progresso decisivo segnato dal linguaggio umano su quello delle altre razze animali, nella notte dei tempi. Anche gli animali hanno elaborati sistemi di comunicazione, ma (sembra) diretti esclusivamente alla informazione utile, mentre la razza umana è la sola (sembra) capace anche di gossip.
«Autorizzati a pensare», contro l’emotività un appello al buon senso
da Chiesadimilano.it, il Portale della Diocesi Ambrosiana.
«Siamo autorizzati a pensare. È questa la sostanza della riflessione che mi permetto di offrire alla città in occasione della festa del patrono sant’Ambrogio. È questo il percorso promettente che mi dichiaro disponibile a continuare insieme con tutti coloro che abitano in città e ne desiderano il bene. Siamo autorizzati anche a pensare!». Esordisce così l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, nel suo tradizionale Discorso alla Città, pronunciato giovedì 6 dicembre nella Basilica di Sant’Ambrogio, davanti alle autorità civili, militari, religiose e al mondo dell’economia e del lavoro.
Minima personalia, un’autobiografia scritta da Alexander Langer nel 1986
da Alexanderlanger.org, il sito della Fondazione Alexander Langer Stiftung.
Minima personalia è stato pubblicato per la prima volta nel marzo 1986 (annata XLI) sulla rivista “Belfagor Rassegna di varia umanità” diretta da Carlo Ferdinando Russo.
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«Non tutto finisce con una bocciatura». La lettera di una professoressa
da Settimanalediocesidicomo.it, Il Settimanale della diocesi di Como online.
In queste settimane più volte la questione della valutazione, delle non promozioni, è balzata all’onore delle cronache anche nei nostri territori. Vi proponiamo la riflessione di una professoressa.
Anche quest’anno scolastico si è concluso con la pubblicazione degli esiti affissi negli atri dei diversi Istituti e ciò a rendere pubblica la sintesi di un intenso anno scolastico. Dalla metà di giugno i tabelloni esposti riportano inesorabilmente tre diciture: ammesso alla classe successiva, sospensione del giudizio, ovvero un’estate di studio e a settembre prove di recupero o, nella peggiore delle ipotesi, la non ammissione alla classe successiva.
È questo terzo giudizio che porta con sé la necessità di effettuare una analisi di ciò che ha portato il consiglio di classe a credere che lo studente non avesse i requisiti per affrontare la classe successiva.
Giovanni Battista Montini e le ACLI. «Figlioli, amici carissimi, … »: Nessun amore è mai indolore. Introduzione
Vi apro l’animo mio e il mio cuore, la mia affezione. Voi mi avete stimolato con le vostre accoglienze, con le vostre parole e coi vostri doni, con il vostro fervore, a essere veramente vicino a voi. Ebbene, dirò che voglio essere vicino a voi e cercherò di esserlo sempre di più non in maniera retorica , o puramente esteriore, ma col cuore di pastore che comprende, che sa, che vuol bene, che aiuta, che compatisce, che corregge.
Prima visita di G. B. Montini alla sede delle ACLI milanesi e incontro con la Consulta – 15 gennaio 1955
Cogliendo l’occasione della prossima canonizzazione di Paolo VI, su La Bottega di Nazareth proporremo in una serie di articoli il racconto dello stretto e spesso complesso rapporto tra Montini e le ACLI. Così in continuità con il percorso su Achille Grandi già pubblicato riscopriremo assieme un altro pezzo di storia associativa e insieme italiana ed ecclesiale.