da Esicasmo, sito con testi di spiritualità orientale e occidentale.
In uno studio recente sulle origini della preghiera di Gesù, K. Ware ha distinto quattro elementi principali in questa preghiera:
1. Devozione verso il santo nome “Gesù”, che si ritiene agisca in modo semisacramentale come fonte di potenza e di grazia.
2.Invocazione della misericordia divina, unite a un intenso sentimento di compunzione e di dolore interiore (pénthos).
3. Disciplina di una frequente ripetizione.
4. Ricerca di silenzio interiore o quiete (esychia),ossia di una preghiera priva di immagini e non discorsiva.
Aggiunge inoltre che gli ultimi tre elementi si ritrovano nelle fonti monastiche egiziane del IV secolo, e ne fornisce qualche esempio (pp. 176-177). Di conseguenza conclude questa breve indagine dicendo: “Il vero e proprio inizio di una particolare spiritualità della preghiera di Gesù deve perciò essere colto nel V più che nel IV secolo” (p. 177). Con ragione afferma che è Diadoco di Fotica, nella seconda metà del V secolo, che va considerato come l’autentico “catalizzatore” di questa spiritualità; ma Diadoco è a sua volta fortemente tributario a due monaci che vissero nel Basso Egitto nel IV secolo: Evagrio e Macario. Di conseguenza non ci spostiamo dal flusso del monachesimo egiziano di Scete. Cerchiamo di vedere da dove questo è partito e come si è sviluppato.
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