La Parola è la mia casa: [12/01/2025] Battesimo del Signore TN anno C

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.

I tre battesimi di Gesù: immerso nell’acqua, nel popolo, nella preghiera

Dal vangelo secondo Luca (Lc 3,15-16.21-22)

In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento»

Continua a leggere

«La comunione cristiana è tale per mezzo di Gesù Cristo e in Gesù Cristo» – di Dietrich Bonhoeffer

«Paradossalmente, dobbiamo ringraziare la Gestapo se Bonhoeffer ha scritto Vita comune. Infatti la polizia segreta, alla fine di settembre del 1937, aveva chiuso, insieme ad altri istituti della chiesa confessante, anche il «seminario per predicatori» e la fraternità di Finkenwalde, diretti da Dietrich Bonhoeffer, nel cui ambito un gruppo di pastori alle prime armi aveva cercato di praticare una «vita comune». In questo modo aveva indotto Bonhoeffer a mettere per iscritto le sue idee circa la vita di una comunità cristiana» (prefazione dei curatori al vol. 5 dell’Edizione critica delle Opere di Dietrich Bonhoeffer). Il pastore Bonhoeffer scrisse Vita comune nell’estate del 1938 e lo pubblicò l’anno dopo. Ne proponiamo alcuni brani.

Continua a leggere

La Parola è la mia casa: [18/08/2024] XX dom TO anno B

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale delle parrocchie di Chiuro e Castionetto.

La carne del povero, il sangue della ferialità e l’abitare in Cristo sono le coordinate del palazzo della Sapienza

Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 6, 51-58)

In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».  Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

Continua a leggere

La Parola è la mia casa: [11/08/2024] XIX dom TO anno B

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale delle parrocchie di Chiuro e Castionetto.

Una presenza che è “carne” e che desta scandalo presso il potere religioso

Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 6, 41-51)

In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?». Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

Continua a leggere

Sulle icone

Quando Cristo è raffigurato in un’icona, è come se fosse descritto nelle Scritture, e il nostro udito non è mai sazio del suo suono; né i nostri occhi possono mai essere sazi di vederlo, perché stiamo ascoltando e vedendo Dio che si è fatto uomo; l’eterno che è apparso sulla terra come un bambino; Colui che sostiene l’universo bevendo il latte di sua madre; colui che non può essere contenuto che è contenuto nelle sue braccia; Colui che è al di là della divinità eppure si è fatto uomo; la Profondità della Sapienza immersa nell’acqua del battesimo, che fa le cose che sono proprie sia di Dio che dell’uomo, pur essendo al di là di ogni essenza e di ogni essere; il Signore della gloria inchiodato alla croce; la vita del mondo sepolta e risuscitata; Colui che l’universo non può contenere assunto in cielo come uomo.

Continua a leggere

Charles de Foucauld: un nuovo modo di vivere il Vangelo

da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.

All’approssimarsi del giorno della canonizzazione di Charles de Foucauld (Fratel Carlo di Gesù), il prossimo 15 maggio 2022 – era stato proclamato beato il 13 novembre 2005 da papa Benedetto XVI –, non possiamo non chiederci come mai e perché quest’uomo è diventato un santo così attraente e simpatico nell’universo della santità cristiana del nostro tempo.

Continua a leggere

I sussidi di meditazione dei gruppi della Caritas diocesana di Como: domenica 4 luglio 2021

da Caritas.diocesidicomo.it, il sito della Caritas diocesana di Como.

Riproponiamo per il terzo anno consecutivo il sussidio di meditazione relativo al Vangelo della domenica.
Con la stessa struttura, nel sussidio viene proposto quest’anno un unico cambiamento rispetto alle immagini settimanali riportate sulla prima pagina a introduzione del Vangelo, della meditazione e della proposta di lavoro personale.

La meditazione anche per quest’anno sarà guidata dalle riflessioni di don Rocco Acquistapace che ha rinnovato la sua disponibilità ad accompagnarci in questo cammino. Con l’augurio che il sussidio possa rappresentare motivo di condivisione comunitaria alla luce e nell’ascolto della Parola.

L’équipe pastorale Caritas

Continua a leggere

Nella nostra attività nulla è profano. Un brano di Pierre Teilhard de Chardin

Il brano che proponiamo è tratto da Le Milieu Divin. Essai de vie intérieure (L’ambiente divino. Saggio di vita interiore). Ogni periodo nella storia della Chiesa vede sorgere un nuovo tipo di cristiano/cristiana, una nuova concretizzazione e incarnazione dello spirito evangelico. La spiritualità de L’Ambiente divino – che reca come sottotitolo Saggio di vita interiore – ci mostra il cristiano dei tempi nuovi, il cui impegno è di costruire il mondo in Cristo e di contribuire con il suo sforzo e con il suo lavoro alla edificazione del suo Corpo mistico. Teilhard cerca di tracciare le grandi linee di una spiritualità cristiana, fedele alla sua sorgente originaria, ma tutta orientata verso la parusía, che ogni cristiano attende nella speranza della fede. In questa prospettiva, il lavoro, la scienza, la tecnica, l’arte, la cultura prendono il loro posto in una concezione cristiana della vita. «Un’opera, in cui prende figura una nuova Imitazione per i secoli a venire», ha scritto il teologo Norbert W. Wildiers, editore delle Opere di Teilhard de Chardin.

Continua a leggere

“Padre mio, mi sono affezionato alla terra”. Poesia di Mario Luzi

“Padre Mio, mi sono affezionato alla terra” è testo composto dal grande poeta italiano Mario Luzi, assieme ai commenti e alle meditazioni della Via Crucis presieduta da papa Giovanni Paolo II per il Venerdì Santo del 1999, a Roma, al Colosseo. E’ stato lo stesso Karol Wojtyla a invitare Luzi a scrivere le splendide composizioni, tra prosa e poesia. Il brano è meglio conosciuto con il titolo Gesù e la terra degli uomini ed è stato composto da Mario Luzi a commento del passo del Vangelo secondo Matteo 27,33-35, ovvero del passo relativo al Golgota. Il poeta ipotizza un dialogo di Gesù con Dio, poco prima della crocifissione. 

Continua a leggere

Il nazionalismo non è cristiano

da Ortodossiatorino.net, il sito della parrocchia ortodossa del Patriarcato di Mosca a Torino dedicata a San Massimo.

Quando il cristianesimo è emerso per la prima volta nell’Impero Romano circa 2000 anni fa, non è stato accolto dalla maggioranza degli ebrei, anche se il cristianesimo affermava di essere un adempimento delle promesse e delle profezie di Dio a Israele. E una volta che l’Impero Romano si accorse del cristianesimo, anch’esso cercò di bandire la nascente religione in quanto pericolosa, immorale e sediziosa.

Così la Chiesa è nata in un mondo in cui i poteri costituiti le erano ostili. Tuttavia, dopo alcuni secoli di denigrazione e persecuzione, il cristianesimo conquistò l’Impero e divenne la religione della istituzioni e ciò costrinse i cristiani a ripensare quale fosse il loro rapporto con il potere e il governo.

Continua a leggere

I sussidi di meditazione dei gruppi della Caritas diocesana di Como: domenica 10 gennaio 2021

da Caritas.diocesidicomo.it, il sito della Caritas diocesana di Como.

Riproponiamo per il terzo anno consecutivo il sussidio di meditazione relativo al Vangelo della domenica.
Con la stessa struttura, nel sussidio viene proposto quest’anno un unico cambiamento rispetto alle immagini settimanali riportate sulla prima pagina a introduzione del Vangelo, della meditazione e della proposta di lavoro personale. Per queste settimane di Avvento sarà mantenuta l’immagine che, sul sito della Diocesi, accompagna il messaggio del nostro Vescovo Oscar: una candela accesa che illumina la Parola affinché sia visibile, e la stessa Parola che mantiene accesa la candela dando luce e speranza.

Le immagini successive, dal periodo di Natale in poi, saranno delle rappresentazioni dei diversi brani di vangelo che avremo modo di meditare in questo nuovo anno liturgico, realizzate da persone diverse, attraverso una loro libera e sentita interpretazione, che di volta in volta verranno presentate con una breve didascalia riportata sotto l’immagine stessa…

La meditazione anche per quest’anno sarà guidata dalle riflessioni di don Rocco Acquistapace che ha rinnovato la sua disponibilità ad accompagnarci in questo cammino. Con l’augurio che il sussidio possa rappresentare motivo di condivisione comunitaria alla luce e nell’ascolto della Parola.

L’équipe pastorale Caritas

Continua a leggere

L’Immacolata Concezione nella Tradizione Ortodossa. Un testo del Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo

La Chiesa Cattolica sentì il bisogno di istituire un nuovo dogma per la Cristianità circa 1800 anni dopo la comparsa del Cristianesimo perché aveva accolto una percezione del peccato originale – sbagliata per noi Ortodossi – secondo la quale il peccato originale trasmette una macchia morale o responsabilità legale ai discendenti di Adamo, invece della percezione che viene considerata corretta dalla fede Ortodossa, e secondo la quale il peccato ha trasmesso attraverso la successione ereditaria la corruzione causata dalla separazione dell’umanità dalla grazia increata di Dio, che la fa vivere spiritualmente e nella carne.

Continua a leggere

Commento alla liturgia ortodossa: Ventiseiesima Domenica dopo Pentecoste

da Santa-rus.com, La Santa Rus’. Grazia e bellezza nell’incontro con la Santa Rus’.

6 dicembre / 23 novembre 2020

Domenica 26a dopo Pentecoste. Digiuno di Natale. Tono 1°.
Dopofesta dell’Ingresso. Degli ierarchi Anfilochio, vescovo di Iconio (dopo 394) e Gregorio,
vescovo di Agrigento (VI-VII). Del grande principe retto-credente Alessandro della Neva,
nello schema Alessio (1263); dello ierarca Metrofane, nello schema Macario, vescovo di Voronezh
(1703). Dei martt. Sisinio, vesc. di Cizico (III) e Teodoro di Antiochia (IV); del ven. Columbano di
Luxeuil, igùmeno (615). Del ven. mart. Serafino (T’evar), monaco (1931); del conf. Giovanni Vasil’ev
(1935): dello ieromart. Eleazar Spiridonov, presbitero e mart. Alessandro Uksusov (1937).

Apostolo: Ef §229 ( = 5:9-19) + Ebr § 334 ( = 13:7-16).

Vangelo: Lc §66 ( = 12:16-21) + Mt § 103 ( = 24:42-47).

https://lasantarus.files.wordpress.com/2020/12/1225.jpg

Continua a leggere

Commento alla liturgia ortodossa: Venticinquesima Domenica dopo Pentecoste

da Santa-rus.com, La Santa Rus’. Grazia e bellezza nell’incontro con la Santa Rus’.

29 novembre / 16 novembre 2020 – Domenica

Domenica 25a dopo Pentecoste. Digiuno di Natale. Tono 8°. Dell’apostolo ed evangelista Matteo (60). Del giusto Fulviano, principe dell’Etiopia, nel Santo Battesimo Matteo (I).
Dello ieromart. Ipazio, vesc. di Gangra. Dello ieromart. Filumeno del Santo Sepolcro (Chasapis),
archimandrita (1979). Dello ieromart. Teodoro Kolerov presbitero e con lui martt. Anania Bojkov e Michele Boldakov (1929); degli ieromartt. Giovanni Tsvetkov, Nicola Troitskij, Vittore Voronov, Basilio Sokolov, Macario Solov’ëv e Michele Abramov presbiteri, del ven. mart. Panteleimone (Arzhanykh), igùmeno (1937); del mart. Demetrio Spiridonov (1938).

Apostolo: Ef §224 ( = 4:1-6) + 1 Cor § 131 ( = 4:9-16).

Vangelo: Lc §53 ( = 10:25-37) + Mt § 30 ( = 9:9-13).

https://lasantarus.files.wordpress.com/2020/11/unnamed-1.jpg

Continua a leggere

Che cosa stiamo aspettando in questo anomalo tempo d’Avvento?

da Riforma.it, il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.

Tra un tampone e l’altro, tra un periodo di isolamento e l’altro, è arrivato Natale. Non è questo il senso di attesa che porta l’avvento. In queste settimane che ci avvicinano a Natale ci è chiesto di prepararci, di darci uno spazio in cui aspettiamo la buona notizia e la iniziamo ad assaporare piano piano. In questo periodo in cui l’attesa si fa ansiosa perché porta con sé incertezza, smarrimento, paura e impreparazione, possiamo ritagliarci un tempo di grazia per prepararci a un evento che certo si ripete ogni anno e ogni anno si preannuncia grandioso: Dio è venuto nel mondo. Questa strana epoca che ci coglie sempre come di sorpresa, implicati e coinvolte in un continuo attivismo e nella produzione di contenuti, di servizi, di lavoro mette in luce il bisogno di prenderci uno spazio per aspettare un evento che è preannunciato ma è sempre e ancora eccezionale per il suo significato profondo: Dio è venuto nel mondo per trasformare la mia vita.

Continua a leggere

«Disprezzo degli uomini?» – di Dietrich Bonhoeffer

Sul limitare del 1942, in uno scritto destinato agli amici più cari (Bilancio sulla soglia del 1943 – Dieci anni dopo, in Resistenza e resa. Lettere e altri scritti dal carcere, Opere, vol. VIII, Queriniana, 2002,  pp. 21-40), Bonhoeffer traccia un bilancio di dieci anni di resistenza al regime di Hitler. Sono parole pesanti, maturate a contatto con l’esperienza della sofferenza, dell’ingiustizia e della morte. Ma sono anche parole piene di speranza che solo chi ha una fede grande può dare. Ne riproponiamo alcune.

Continua a leggere

Il rapporto tra la coscienza cristiana e il postmodernismo. Intervista di Tudor Petcu a François Boesplug

Il dottor Tudor Petcu, nostro collaboratore, ci propone una sua intervista sul rapporto tra coscienza cristiana e postmodernismo a François Boesplug. Teologo, storico dell’arte e storico delle religioni, è professore emerito dell’Università di Strasburgo. È stato titolare della Chaire du Louvre e della Cattedra Benedetto XVI a Ratisbona. Le sue numerose pubblicazioni trattano la storia delle religioni e la rappresentazione del divino. Tra le più recenti, Le immagini di Dio. Una storia dell’Eterno nell’arte (Einaudi 2012) e La caricatura e il sacro. Ebraismo, cristianesimo e islam a confronto (Vita e pensiero 2007).

Continua a leggere

Chimica ed eucarestia

da Vinonuovo.it, «vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi» (Lc 6,36).

Ora che le celebrazioni sono riprese e l’animo dei cattolici, soprattutto di alcuni tra vescovi e laici, sembra essere più tranquillo, forse si può ragionare con più calma, senza essere presi dalle reazioni del momento, sul pensiero di “fondo” che ha animato alcune parti della chiesa durante il digiuno eucaristico. Mi riferisco alle affermazioni, ben visibili ancora sul web, di chi afferma che l’eucarestia, come corpo di Cristo, quindi, come dato che trascende l’umano, non possa essere portatrice di virus e veicolo di contagio.

Continua a leggere