Padre Giovanni Privalov è nato il 14 maggio 1971 ed è sacerdote nella diocesi ortodossa della regione di Arkhangelsk e Kholmogory in Russia. E’ stato ordinato sacerdote nel 1992. Dal 27 aprile 1993 al 11 gennaio 2013 è stato parroco titolare della parrocchia di Santo-Sretenie a Zaostrovie. Dal 11 gennaio 2013 e’ stato trasferito alla cattedrale di Sant’Elia ad Arkhangelsk. E’ stato ospite due volte presso le Acli in Italia (sia al Circolo di Arosio, sia a Motta di Campodolcino) e ha sempre dimostrato un’amicizia e una semplicità non comuni. Si è sempre presentato a noi, come un uomo che, come dice nella sua omelia, ci faceva “capire le cose più importanti, quelle che riguardavano l’Amore”.
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Le quattro generazioni della ROCOR
da Ortodossiatorino.net, il sito della parrocchia ortodossa del Patriarcato di Mosca a Torino dedicata a San Massimo.
Mentre si avvicina il centenario della storia della Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia (ROCOR), padre Andrew Phillips ci offre un suo breve quadro storico.
Il pericolo del bullismo: perché i bambini devono essere educati alla gentilezza
da Ortodossiatorino.net, il sito della parrocchia ortodossa del Patriarcato di Mosca a Torino dedicata a San Massimo.
Presentiamo alcune parole di ricordi personali e di consigli da parte dell’abate Tryphon della ROCOR in tema di bullismo, un campo nel quale è richiesta una particolare attenzione e una prontezza di reazione personale.
Due richieste/invocazioni per seguire Cristo. Omelia di p. Georgy Kochetkov
Dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesù si recò in Galilea, predicando l’evangelo di Dio e dicendo: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete all’evangelo».
Or passando lungo il mar della Galilea, egli vide Simone e Andrea, il fratello di Simone, che gettavano la rete in mare, perché erano pescatori. E Gesù disse loro: «Seguitemi, ed io farò di voi dei pescatori d’uomini». Ed essi, lasciate subito le reti, lo seguirono.
Poi, spintosi un po’ più oltre, vide Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello, che anch’essi in barca rassettavano le reti; e subito li chiamò; ed essi, lasciato Zebedeo loro padre nella barca con gli operai, se n’andarono dietro a lui.
Mc 1:14-20
Cari fratelli e sorelle!
Rallegriamoci sempre a sentire ogni parola del Vangelo perché avvertiamo sempre la sua attualità, rendiamoci conto quanto sia applicabile al nostro tempo ed a noi. Ad eccezione, forse, di alcune circostanze particolari, in sostanza tutto è attuale. Il Vangelo è vivo anche nei nostri tempi.
La Luce e il cieco. Omelia di p. Georgy Kochetkov
Omelia di p. Georgy Kochetkov per il brano del vangelo secondo Giovanni 9,1-28.
Fratelli e sorelle, cristiani!
Abbiamo sentito un brano del vangelo secondo Giovanni dove si racconta come Gesù ha guarito un cieco fin dalla nascita. Non è per caso che si legge questo brano in questo periodo, tra la Pasqua e la Pentecoste. Questo periodo è illuminato dalla luce della conoscenza di Dio e della professione di fede in Gesù come Figlio di Dio così come viene rivelato nel vangelo secondo Giovanni.
Vi ricordo anche che non è un caso che, nella chiesa antica, il vangelo secondo Giovanni si leggesse subito dopo il battesimo perché i battesimi erano celebrati proprio a Pasqua. Questo vangelo si legge dopo che le persone nei loro cuori si uniscono con la Luce di Cristo, dopo aver cominciato a partecipare regolarmente ai sacramenti della Chiesa.
Quale icona è utile presentare a una persona nel suo percorso di iniziazione cristiana
Kopirovskiy Alexandr è nato il 24 agosto del 1951. Nel 1972 si è laureato presso la Facoltà di Economia generale presso l’Istituto di economia nazionale Plekhanov di Mosca. Nel 1982 si è laureato presso la Facoltà della storia, Dipartimento di storia e teoria delle arti dell’’Università statale Lomonosov di Mosca. Nel 1974 – 1978 ha insegnato archeologia ecclesiastica all’Accademia teologica di Leningrado, contemporaneamente lavorando al museo centrale della cultura e arte russa antica di Andreï Roublev. Dalla fine degli anni 80 è catechista presso la comunità di padre Georgy Kochetkov. Dal 1992 insegna all’istituto Cristiano Ortodosso di San Filarete, dove si è laureato in teologia nel 1995. Nel 2002 ha ricevuto la laurea specialistica in Teologia con la tesi: “Corso di archeologia ecclesiastica presso l’istituto Cristiano Ortodosso di San Filarete (il concetto, il contenuto, la metodologia di insegnamento)”. È stato premiato con distintivo d’onore di santa Tatiana come «Mentore dei giovani». Attualmente insegna archeologia ecclesiastica ed estetica cristiana alla facoltà di teologica e religiosa estetica presso la facoltà di studi religiosi dell’istituto Cristiano Ortodosso di San Filarete. È autore di oltre 80 pubblicazioni teologiche, scientifiche e no, tra cui il manuale «Il tempio cristiano», ha partecipato a molti convegni e trasmissioni alla tv e al radio.
Quando una persona decide di vivere sul serio spiritualmente, quasi sempre viene attratta dall’arte iconografica classica. Perché in questo mondo, oggi ancor più che nel passato, si sente la mancanza di un’immagine, di un’icona. Però, paradossalmente, oggi ci sono troppe icone, sono troppo a portata di mano, vengono dipinte da chiunque voglia. La maggior parte queste icone sono brutte proprio perché sono diventate una produzione di massa, ma in compenso le cose antiche sono state riscoperte ed hanno ottenuto un rilievo e importanza particolare. Mi dispiace che nella chiesa si presti così poca attenzione a queste dinamiche. Sono molte le persone che apprezzano le icone e la loro profondità spirituale, ma lo fanno al di fuori della chiesa. Prima era quasi maleducato dire che le icone contenevano valori estetici, perché si pensava che fosse contrario alla loro provenienza ecclesiale e al loro valore spirituale. Adesso non è più così. Ultimamente penso sempre di più a come far sì che nelle nostre chiese si comincino a vedere le icone e non solo ad accendere le candele davanti ad esse.
Alexandr Kopirovskiy
Che cosa c’è di nuovo nel Nuovo Testamento. Omelia di p. Georgy Kochetkov
Omelia di p. Georgy Kochetkov durante il vespro della vigilia del Natale (Ebrei 1:1-12).
Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo. Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua parola potente. Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestà nell’alto dei cieli, divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato.
Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto:
Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato?
E ancora:
Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio?Quando invece introduce il primogenito nel mondo, dice:
Lo adorino tutti gli angeli di Dio.
Mentre degli angeli dice:
Egli fa i suoi angeli simili al vento, e i suoi ministri come fiamma di fuoco,
al Figlio invece dice:
Il tuo trono, Dio, sta nei secoli dei secoli;
e:
Lo scettro del tuo regno è scettro di equità; hai amato la giustizia e odiato l’iniquità, perciò Dio, il tuo Dio, ti ha consacrato con olio di esultanza, a preferenza dei tuoi compagni.
E ancora:
In principio tu, Signore, hai fondato la terra e i cieli sono opera delle tue mani.
Essi periranno, ma tu rimani; tutti si logoreranno come un vestito.
Come un mantello li avvolgerai, come un vestito anch’essi saranno cambiati; ma tu rimani lo stesso e i tuoi anni non avranno fine.Ebr 1,1-12 (trad. CEI 2008)
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo! Auguri per il Natale del Cristo!
Fratelli e sorelle cristiani!
Abbiamo appena sentito l’inizio della Lettera agli Ebrei. Agli Ebrei, sia di allora, sia contemporanei è del tutto accettabile l’idea che Dio viva di una vita ricca: c’è il Padre, c’è il Verbo e c’è lo Spirito di Dio. Questa rivelazione non fu sempre accettata nella storia – nel Vecchio Testamento e nel Nuovo – però in tutti e due è presente e non è solo del Nuovo Testamento. La rivelazione della Trinità esisteva, anche se in modo non esplicito, nel Vecchio Testamento. Qui non c’è niente particolarmente nuovo, nonostante molti pensino il contrario. Invece una cosa, che è stata percepita come un dono prezioso dall’umanità con la nascita di Gesù Cristo, ignota al popolo del Vecchio Testamento e per loro rimane estremamente difficile da concepire – e vi dico che non lo è solo per ebrei, ma pure per i greci – è l’incarnazione di Dio, la discesa di Dio in questo mondo. E’ proprio questa la Rivelazione che celebriamo e festeggiamo il giorno di Natale.
«Amare prima che tu sia amato … ». Padre Georgy Kochetkov, fondatore e padre spirituale della Fraternità della Trasfigurazione
da Ogkochetkov.ru, il sito di padre Georgy Kochetkov.
Credo che tutta la mia vita dalla metà degli anni ’60 sia stata un piccolo miracolo: “questo non può accadere perché questo non succede mai”. Come sempre, la cosa più interessante è impossibile. Tuttavia, diventa possibile e ci aiuta a non mettere mai in dubbio la presenza di Dio e l’aiuto di Dio.
padre Georgy Kochetkov
Fondatore e direttore spirituale della Fraternità della Trasfigurazione.
Rettore dell’Istituto Cristiano Ortodosso di San Filarete, Capo del Dipartimento di Missiologia, Catechesi e Omiletica. Laurea specialistica in Teologia dall’Istituto teologico ortodosso di San Sergio a Parigi.
Redattore capo della rivista “Comunità ortodossa” (1990-2000). Specializzato in liturgia e sacramentaria. Traduttore di testi liturgici ortodossi in russo.
Gli scritti di Padre George sulla missione e la catechesi sono basati sulla sua vasta esperienza pastorale, missionaria e catechetica. La sua ricerca sulla teologia riguarda l’ecclesiologia e la teologia e l’educazione umanistica.
Saluti! Siamo la Fraternità della Trasfigurazione
da Psmb.ru, il sito di Преображенское братство – Fraternità della Trasfigurazione.
Saluti! Siamo la Fraternità della Trasfigurazione,
fratelli e sorelle in Cristo, che provengono da diverse città e paesi, gruppi etnici, professioni, con capacità e attitudini diverse. Siamo tutti membri della Chiesa ortodossa russa e ci sforziamo di vivere secondo il Vangelo e la tradizione cristiana ortodossa.
La comprensione cristiana del patriottismo
da Ortodossiatorino.net, il sito della parrocchia ortodossa del Patriarcato di Mosca a Torino dedicata a San Massimo.
Vi presentiamo la traduzione italiana di un saggio recente di padre Andrew Phillips, sul senso cristiano ortodosso del patriottismo (articolo originale pubblicato sul blog del sito Orthodox England il 20 marzo 2018). L’arciprete Andrew Phillips (n. 1956) è un sacerdote inglese della Chiesa Ortodossa Russa al di fuori della Russia (ROCOR), rettore della chiesa di san Giovanni di Shanghai nella sua città natale di Colchester, Essex, nel Regno Unito.
Un uomo britannico, che era stato costretto a unirsi al Patriarcato di Costantinopoli perché non gli era stato permesso dal suo datore di lavoro governativo di unirsi alla Chiesa ortodossa russa (questo la dice lunga sulla libertà nel Regno Unito), mi ha interrogato sul patriottismo e sul nazionalismo e mi ha chiesto come possiamo essere britannici ma anche “sostenere la Russia”.
La rinascita dell’Ortodossia italiana e la personalità del Metropolita Antonio De Rosso. Intervista all’arcivescovo Basilio a cura di Tudor Petcu
Dopo l’articolo in cui si dava voce alla Chiesa vecchio-cattolica in Italia, il dottor Tudor Petcu intervista Sua Beatitudine Basilio I, Arcivescovo del Lazio, Metropolita Primate d’Italia (ed in quanto tale a capo della Chiesa ortodossa d’Italia). Basilio Grillo Miceli, all’anagrafe Giuseppe Grillo (Vittoria, 18 luglio 1937), è stato ordinato sacerdote nella Chiesa ortodossa russa nel 1981 e in seguito alla disgregazione della presenza del Patriarcato di Mosca in Italia, ha aderito ad una giurisdizione moderata del movimento vetero-calendarista greco, nella quale, dopo alcuni anni di ministero come semplice sacerdote, è stato consacrato vescovo il 26 febbraio 1995, con il titolo di Ostia. Nell’ottobre successivo partecipa all’elezione del patriarca ortodosso ucraino Filarete di Kiev. Viene elevato ad arcivescovo il 22 settembre 1996. Nel 2008 ha chiesto l’incardinazione nella Chiesa Ortodossa in Italia e l’11 maggio è stato trasferito alla sede arcivescovile di Firenze e di tutta la Toscana, diventando vicario di Antonio De Rosso. Il 16 marzo 2009, dopo la morte di De Rosso, il Consiglio Metropolitano lo elegge nuovo Arcivescovo di Ravenna e di L’Aquila e Metropolita Primate d’Italia con il nome di Basilio I, rivestendo inoltre la carica di Arcivescovo del Lazio. In seguito la Chiesa Ortodossa in Italia ha subito vari scismi e complesse divisioni che si rifanno tutte all’opera del metropolita Antonio De Rosso (per approfondimenti Cesnur.com).
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L’Ortodossia tedesca e le sue particolarità. Intervista a padre Arne Giewald a cura di Tudor Petcu
Una nuova intervista a cura del dott. Tudor Petcu. Padre Arne Giewald ci parlerà dell’Ortodossia in Germania, sottolineandone le specificità. Padre Arne Giewald è nato nel 1974 a Schleswig, nel nord della Germania, in una famiglia luterana. All’inizio era orientato verso i circoli ecclesiastici e le comunità della Chiesa evangelica in Germania. Dal 2003 al 2006 si è formato come predicatore nella Chiesa evangelica (predicatore laico) e dal 2006 al 2008 studia presso l’Istituto San Denis di Parigi. Nel corso di questi studi si è convertito all’Ortodossia e nel 2009 è stato ordinato da Mons. Germano, arcivescovo della Chiesa ortodossa di Francia. Padre Arne Giewald è subordinato alla Chiesa ortodossa di Francia e costruisce due comunità di missione a Kiel e Flensburg nel nord della Germania.
Il peccato e l’eresia del separatismo razziale
da Ortodossiatorino.net, il sito della parrocchia ortodossa del Patriarcato di Mosca a Torino dedicata a San Massimo.
Ci sono diversi gradi di pregiudizio razziale ed etnico. Per molti, è una cosa molto inconsapevole, ma che si manifesta con il desiderio di stare vicino a quelli del tuo stesso tipo e di escludere gli altri… almeno in certi contesti. Ci sono tuttavia alcuni nella Chiesa ortodossa che sono apertamente razzisti e antisemiti e che hanno ragioni ideologiche per le proprie opinioni. Tali persone sono fortunatamente una piccola minoranza, ma anche se non dovremmo esagerare la loro importanza, spingendo il problema al di fuori di ogni proporzione, non dobbiamo sottovalutarli. Come per ogni peccato, dobbiamo dire chiaramente ciò che dice la Chiesa. Inoltre, dobbiamo combattere anche le forme inconsce di razzismo e di etnocentrismo, perché queste cose sono barriere che impediscono alla gente di entrare nella Chiesa ortodossa.
Messaggio natalizio di Sua Santità Kirill, Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’
In occasione del Natale ortodosso che si celebra, nelle Chiese legate al calendario giuliano a cominciare da quella russa, il 7 gennaio 2018, il patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill, come ogni anno, ha mandato a tutti i fedeli un messaggio augurale. Il testo, nella traduzione italiana, è stato diffuso dal Patriarcato di Mosca nella mattinata del 6 gennaio. Continua a leggere
La Rivoluzione russa e il Cristianesimo
da Riforma.it, il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.
Cento anni dopo la Grande Rivoluzione di ottobre (ma, in Occidente – con il calendario gregoriano – era già novembre!), lasciando sullo sfondo gli enormi problemi geopolitici e sociali che ne seguirono per la Russia, e per il mondo, vediamo con rapidi flash le conseguenze di quegli eventi per il Cristianesimo, ieri e oggi, in quell’immenso paese. Continua a leggere
Buon Pesach e Buona Pasqua
dall’ufficio stampa di COREIS, Comunità Religiosa Islamica Italiana, gli auguri di Pesach e Pasqua ai fratelli e sorelle nell’ebraismo e nel cristianesimo da parte dell’imam Yahya Pallavicini.
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Papa Francesco a Milano: modi diversi e insoliti di guardare e narrare un fatto
da Nev.it, Notizie EVangeliche Agenzia Stampa della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia; da Kolot.it, “Voci”, newsletter di informazione sull’ebraismo; da Occhisulsociale.it, Pastorale Sociale e il lavoro; da Retesicomoro.it, conoscere per crescere. Continua a leggere