La Passione di Cristo detto anche la Passione di Torino è un dipinto a olio su tavola (56,7×92,2 cm) di Hans Memling, databile al 1470-1471 circa e conservato nella Galleria Sabauda di Torino. La “Passione di Cristo” di Hans Memling ci porta dentro il vangelo, dalla Domenica delle Palme alla morte e resurrezione di Gesù (video dal canale YouTube di Lorenzo Galliani).
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I sussidi di meditazione dei gruppi della Caritas diocesana di Como: domenica 21 marzo 2021
da Caritas.diocesidicomo.it, il sito della Caritas diocesana di Como.
Riproponiamo per il terzo anno consecutivo il sussidio di meditazione relativo al Vangelo della domenica.
Con la stessa struttura, nel sussidio viene proposto quest’anno un unico cambiamento rispetto alle immagini settimanali riportate sulla prima pagina a introduzione del Vangelo, della meditazione e della proposta di lavoro personale.
La meditazione anche per quest’anno sarà guidata dalle riflessioni di don Rocco Acquistapace che ha rinnovato la sua disponibilità ad accompagnarci in questo cammino. Con l’augurio che il sussidio possa rappresentare motivo di condivisione comunitaria alla luce e nell’ascolto della Parola.
L’équipe pastorale Caritas
I sussidi di meditazione dei gruppi della Caritas diocesana di Como: domenica 14 marzo 2021
da Caritas.diocesidicomo.it, il sito della Caritas diocesana di Como.
Riproponiamo per il terzo anno consecutivo il sussidio di meditazione relativo al Vangelo della domenica.
Con la stessa struttura, nel sussidio viene proposto quest’anno un unico cambiamento rispetto alle immagini settimanali riportate sulla prima pagina a introduzione del Vangelo, della meditazione e della proposta di lavoro personale.
La meditazione anche per quest’anno sarà guidata dalle riflessioni di don Rocco Acquistapace che ha rinnovato la sua disponibilità ad accompagnarci in questo cammino. Con l’augurio che il sussidio possa rappresentare motivo di condivisione comunitaria alla luce e nell’ascolto della Parola.
L’équipe pastorale Caritas
«Della sofferenza» – di Dietrich Bonhoeffer
Sul limitare del 1942, in uno scritto destinato agli amici più cari (Bilancio sulla soglia del 1943 – Dieci anni dopo, in Resistenza e resa. Lettere e altri scritti dal carcere, Opere, vol. VIII, Queriniana, 2002, pp. 21-40), Bonhoeffer traccia un bilancio di dieci anni di resistenza al regime di Hitler. Sono parole pesanti, maturate a contatto con l’esperienza della sofferenza, dell’ingiustizia e della morte. Ma sono anche parole piene di speranza che solo chi ha una fede grande può dare. Ne riproponiamo alcune.
L’America e la democrazia da difendere
da Acli.it, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani.
L’assedio a Capitol Hill, durante quella che doveva essere la conclusione formale di un processo democratico, è un fatto gravissimo perché si è colpito il cuore del sistema democratico: c’è stato un voto popolare espresso in maniera libera e democratica e il responso delle urne va rispettato, sempre. Invece è andato in scena un atto eversivo a tutti gli effetti, teso ad interrompere un cerimoniale che, solitamente, dura pochi minuti ma che ha una grande rilevanza in questa fase politica in cui il Presidente uscente non ha mai riconosciuto la sconfitta delle elezioni presidenziali di novembre. Un atto che non è stato solo dimostrativo ma un’irruzione violenta che è costata la perdita di quattro vite e il ferimento di altre tredici persone. Come ha detto Joe Biden “la democrazia è fragile” ed è per questo che la dobbiamo difendere con maggiore forza, anche qui in Europa, perché non è un elemento scontato ed irreversibile.
Don Giovanni Gatti tra Mandello del Lario, Caspoggio e Bellinzona: la pastorale e la catechesi, l’impegno sociale, l’antifascismo e l’esilio
Abbiamo proposto in più puntate i testi e i materiali della mostra su don Giovanni Gatti realizzata dall’Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello del Lario in collaborazione con la parrocchia San Rocco di Caspoggio e la parrocchia Sacro Cuore di Mandello. In questo ultimo articolo riportiamo i link alle parti già pubblicate e qualche materiale aggiuntivo.
La mostra, intitolata “don Giovanni Gatti. Un sacerdote antifascista mandellese”, è stata realizzata da Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello del Lario in collaborazione con la parrocchia San Rocco di Caspoggio e la parrocchia Sacro Cuore di Mandello. Esposta nella primavera del 2018, in occasione del 25 aprile e del 1 maggio, nel paese natale del sacerdote (Mandello del Lario, appunto) e poi nell’estate dello stesso anno a Caspoggio, dove era stato parroco, si erano potute apprezzare la sapiente integrazione tra il materiale raccolto a Caspoggio in occasione del convegno del 2008 e le nuove informazioni, fotografie e testimonianze provenienti dal lago. Particolarmente interessante l’accostamento delle ricostruzioni mediatiche dell’epoca pubblicate sui giornali di diverso orientamento.

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Don Giovanni Gatti tra Mandello del Lario, Caspoggio e Bellinzona: la pastorale e la catechesi, l’impegno sociale, l’antifascismo e l’esilio. 7 – Il convegno a 50 anni dalla morte a Caspoggio e altre testimonianze da Mandello
Proponiamo in più puntate i testi e i materiali della mostra su don Giovanni Gatti realizzata dall’Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello del Lario in collaborazione con la parrocchia San Rocco di Caspoggio e la parrocchia Sacro Cuore di Mandello.
50 anni dopo la morte un Convegno in sua memoria
Domenica 1 novembre 1998 a Caspoggio si tiene in chiesa una giornata di memoria e di studio, organizzata dalla Parrocchia e dal Comune di Caspoggio, dal Centro culturale Don Minzoni, dall’Associazione per la Storia del movimento cattolico nel Ticino e dalla Comunità montana di Sondrio. Il Convegno ha per titolo: “DON GIOVANNI GATTI Testimone di fede e di impegno civile”.

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Martin Lutero su epidemie e fede. Il coronavirus da un punto di vista storico-ecclesiastico – un’analisi possibile?
da Voceevangelica.ch, Chiese evangeliche di lingua italiana in Svizzera.
Il fatto che la maggior parte dei paesi in tutti i continenti sia colpita da un nuovo virus, è senza precedenti. Il nostro mondo globalizzato e la conseguente mobilità, assai elevata e rapida, di così tante persone, è un fattore che un tempo non c’era. La questione, però, va oltre: esistono analogie, esperienze, risorse a cui sia possibile riallacciarsi, per esempio nel modo di far fronte alle epidemie? È ciò che andremo a esaminare in questa sede, da una prospettiva decisamente contemporanea.
«La cultura della cura come percorso di pace». Messaggio del Santo Padre Francesco per la celebrazione della LIV giornata mondiale della pace
La cultura della cura, come “impegno comune, solidale e partecipativo per proteggere e promuovere la dignità e il bene di tutti”, e “disposizione ad interessarsi, a prestare attenzione, alla compassione, alla riconciliazione e alla guarigione, al rispetto mutuo e all’accoglienza reciproca”, costituisce una via privilegiata per la costruzione della pace, per “debellare la cultura dell’indifferenza, dello scarto e dello scontro, oggi spesso prevalente”. Lo scrive Papa Francesco nel suo Messaggio, reso noto oggi, per la 54.ma Giornata mondiale della pace, che verrà celebrata il primo gennaio 2021, solennità di Maria Santissima, Madre di Dio.
«Compassione» – di Dietrich Bonhoeffer
Sul limitare del 1942, in uno scritto destinato agli amici più cari (Bilancio sulla soglia del 1943 – Dieci anni dopo, in Resistenza e resa. Lettere e altri scritti dal carcere, Opere, vol. VIII, Queriniana, 2002, pp. 21-40), Bonhoeffer traccia un bilancio di dieci anni di resistenza al regime di Hitler. Sono parole pesanti, maturate a contatto con l’esperienza della sofferenza, dell’ingiustizia e della morte. Ma sono anche parole piene di speranza che solo chi ha una fede grande può dare. Ne riproponiamo alcune.
Don Giovanni Gatti tra Mandello del Lario, Caspoggio e Bellinzona: la pastorale e la catechesi, l’impegno sociale, l’antifascismo e l’esilio. 6 – Il ritorno a Caspoggio, gli onori, la malattia, la morte
Proponiamo in più puntate i testi e i materiali della mostra su don Giovanni Gatti realizzata dall’Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello del Lario in collaborazione con la parrocchia San Rocco di Caspoggio e la parrocchia Sacro Cuore di Mandello.
Il 15 settembre 1945, dopo ventidue anni di esilio a Bellinzona, Don Gatti torna a Caspoggio accolto trionfalmente. Alla popolazione, che affolla la chiesa, dice: “Sono venuto soltanto per perdonare”.

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L’enciclica della fraternità integrale
da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.
Papa Francesco è molto affezionato, e qualcosa di più, al Santo di cui ha voluto prendere il nome. Guarda ancora a san Francesco, dopo la Laudato si’ del 2015, l’enciclica appena resa pubblica, Fratres omnes «sulla fraternità e l’amicizia sociale» (non trascurabile questo binomio, su cui occorrerà tornare). «Fratelli tutti» traduce infatti il vocativo usato da san Francesco nella VI Ammonizione: «Guardiamo, fratelli tutti, il Buon Pastore…» (FF 155).
«Senso della qualità» – di Dietrich Bonhoeffer
Sul limitare del 1942, in uno scritto destinato agli amici più cari (Bilancio sulla soglia del 1943 – Dieci anni dopo, in Resistenza e resa. Lettere e altri scritti dal carcere, Opere, vol. VIII, Queriniana, 2002, pp. 21-40), Bonhoeffer traccia un bilancio di dieci anni di resistenza al regime di Hitler. Sono parole pesanti, maturate a contatto con l’esperienza della sofferenza, dell’ingiustizia e della morte. Ma sono anche parole piene di speranza che solo chi ha una fede grande può dare. Ne riproponiamo alcune.
Commento alla liturgia ortodossa: Ventesima Domenica dopo Pentecoste
da Santa-rus.com, La Santa Rus’. Grazia e bellezza nell’incontro con la Santa Rus’.
25 ottobre / 12 ottobre 2020 – Domenica
Domenica 20a dopo Pentecoste. Non c’è digiuno. Tono 3°.
Memoria dei santi padri del VII Concilio ecumenico (787). Dei martt. Probo, Taracho e Andronico (304). Del ven. Cosma, vesc. di Majum, creatore di canoni (c. 787). Dei venn. Amfilochio, igùmeno di Glushitsk, e Dionigi di Glushitsk (1452). Del ven. Simeone il Nuovo Teologo (per l’ufficiatura vedi 12 marzo). Della mart. Domnica (286). Dello ierarca Martino il misericordioso, vesc. di Tours (c. 400). Trasferimento da Malta a Gatchina di una parte del Legno della Croce Vivificante del Signore. Dell’icona Filermskaja della Madre di Dio e della mano destra di Giovanni Battista (1799). Di san Giovanni Letnikov, conf. (1930); dello ieromart. Lorenzo (Levchenko) (1937); dello ieromart. Alessandro Pozdeevskij presbitero (1940); dello ierarca Nicola (Moghilëvskij) conf., metr. di Alma-Ata (1955).
Delle icone della Madre di Dio di Gerusalemme (48), “Odighitria” di Jaroslavl’-Smolensk (1642), di Rudensk (1687) e di Kaluga (1812).
Apostolo: Gal 1:11-19 e dei santi padri: Ebr 13:7-16.
Vangelo: Lc 7:11-16 e dei santi padri: Gv § 56 = 17:1-13.

Domande che insegnano
dal profilo facebook di fratel Ignazio de Francesco, monaco della Piccola famiglia dell’Annunziata.
Da una giovane musulmana di Istanbul ricevo una lista di 22 domande che fanno tremare le vene ai polsi: che cosa pensi di Dio? E Cristo? I bambini nascono col peccato? E dopo la morte cosa c’è? Che effetto ti fa pregare? Pensi che se uno prega si comporti anche meglio? È mai possibile attribuire ai profeti azioni disonorevoli? Che cosa vuol dire confessarsi dal prete? Ci sono profeti dopo Gesù? Il destino che cos’è per te?
La Chiesa Copta e il Monachesimo
da Diocesicoptamilano.com, diocesi cristiana copta ortodossa di Milano.
Il monachesimo cristiano nacque in Egitto; la vita della Chiesa Copta è caratterizzata da una tendenza ascetica che è basata su testi biblici.
Qual vantaggio infatti avrà l’uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima?
Mt 16: 26
Vendi tutto quello che hai, distribuiscilo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi.
Lc 18: 22
Tratto duramente il mio corpo e lo trascino in schiavitù perché non succeda che dopo avere predicato agli altri, venga io stesso squalificato.
1Cor 9: 27
«Fiducia» – di Dietrich Bonhoeffer
Sul limitare del 1942, in uno scritto destinato agli amici più cari (Bilancio sulla soglia del 1943 – Dieci anni dopo, in Resistenza e resa. Lettere e altri scritti dal carcere, Opere, vol. VIII, Queriniana, 2002, pp. 21-40), Bonhoeffer traccia un bilancio di dieci anni di resistenza al regime di Hitler. Sono parole pesanti, maturate a contatto con l’esperienza della sofferenza, dell’ingiustizia e della morte. Ma sono anche parole piene di speranza che solo chi ha una fede grande può dare. Ne riproponiamo alcune.
Togliete la Pietra! Accompagnare il lutto e la sfida della fede
da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.
Questo tempo di emergenza sanitaria ha mostrato immagini drammatiche del distacco dalle persone care decedute a causa del coronavirus. Pur sapendo che la realtà della morte è condizione imprescindibile per l’uomo, a questa non siamo mai del tutto pronti e spesso carenti di energie e strumenti per stare accanto a chi vive un lutto.
Il breve corso in tre tappe, che viene proposto, vuole offrirci la possibilità di pensare alla morte e al conseguente lutto per individuare strumenti psicologici e spirituali di accompagnamento nell’elaborazione del proprio vissuto umano e di fede.
15 maggio 2020 ore 15.00
Definizione del tema e contributo della psicologia
Massimo Petrini (teologo, geriatra)
Francesca Alfonsi (psicologa)
«Alcune formulazioni di fede intorno al governo di Dio sulla storia» – di Dietrich Bonhoeffer
Sul limitare del 1942, in uno scritto destinato agli amici più cari (Bilancio sulla soglia del 1943 – Dieci anni dopo, in Resistenza e resa. Lettere e altri scritti dal carcere, Opere, vol. VIII, Queriniana, 2002, pp. 21-40), Bonhoeffer traccia un bilancio di dieci anni di resistenza al regime di Hitler. Sono parole pesanti, maturate a contatto con l’esperienza della sofferenza, dell’ingiustizia e della morte. Ma sono anche parole piene di speranza che solo chi ha una fede grande può dare. Ne riproponiamo alcune.
«Non si governa così il nostro Paese!». La lettera di 152 vescovi del Brasile
Questa lettera (pubblicata in italiano da Settimananews.it) è una durissima denuncia del governo del Brasile e del suo presidente per la situazione nella quale con la loro incapacità, manipolazione e inadeguatezza, hanno ridotto il paese. A soffrire maggiormente sono i più poveri, gli indigeni, gli emarginati, che non vedono davanti a sé nessuna speranza di cambiamento. E sono anche i più duramente colpiti dalla pandemia del coronavirus e le vittime più esposte alla crisi economica in cui versa il paese.
La lettera è firmata da 152 vescovi del Brasile, tra cui l’arcivescovo emerito di San Paolo, Dom Claudio Hummes, dall’emerito vescovo di Blumenau, Dom Angélico Sandalo Bernardino, e il vescovo di São Gabriel da Cachoeira (AM), Dom Edson Taschetto Damian, dall’arcivescovo di Belém (PA), Dom Alberto Taveira Corrêa, dal vescovo emerito di Xingu (PA), Dom Erwin Kräutler, dal vescovo ausiliare di Belo Horizonte (MG), Dom Joaquim Giovani Mol, e dall’arcivescovo di Manaus (AM) e dall’ex segretario generale della CNBB, Dom Leonardo Ulrich Steiner.
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