La santa mitezza della Chiesa (Patriarca Tichon)

da Santa-rus.com, La Santa Rus’. Grazia e bellezza nell’incontro con la Santa Rus’.

Il 5 novembre del calendario ecclesiastico (18 novembre secondo il calendario nuovo) la Chiesa ortodossa russa fa memoria dell’elezione al trono patriarcale del santo patriarca Tichon. Si tratta di una delle figure più recenti e più alte della santità russa. Tichon diventa patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ dell’inizio della notte della chiesa russa, la notte del terrore e della repressione bolscevica. Egli però affronta le pene e le persecuzioni con una fermezza ed una mitezza esemplari per i cristiani di ogni latitudine e di ogni tempo e chiave per la Salvezza. Queste brevi parole tratte da una sua lettera ai fedeli sono una splendida testimonianza cristiana e un insegnamento prezioso nelle difficoltà del mondo.

Padre e patriarca Tichon,
prega Cristo nostro Dio
di salvare le nostre anime!

Continua a leggere

Lo starec Zosima (F. Dostoevskij)

da Santa-rus.com, La Santa Rus’. Grazia e bellezza nell’incontro con la Santa Rus’.

Il vecchio starec Zosima è uno dei personaggi più affascinanti de “I fratelli Karamazov” di F. Dostoevskij. Si tratta di una figura che probabilmente rispecchia in sé tutti i volti di quegli starcy che il romanziere russo aveva incontrato e frequentato nella sua vita, volti che così tanto lo attraevano. E’ probabile che lo sguardo di fedele ammirazione con cui Alëša, il più giovane dei fratelli Karamazov, guarda lo starec Zosima sia lo stesso sguardo di Dostoevskij. Un brano, quello proposto, tratto appunto da “I fratelli Karamazov” che bene introduce allo starcestvo (paternità spirituale) del monachesimo russo.

Continua a leggere

Padre Jakov (A. Chekov)

da Santa-rus.com, La Santa Rus’. Grazia e bellezza nell’incontro con la Santa Rus’.

Con questo post cominciamo un viaggio tra le figure di monaci, vescovi, preti e diaconi protagonisti, primari o secondari, di opere della letteratura russa.

La prima figura è quella di padre Jakov, un prete di campagna protagonista di un racconto di Anton Cechov . Una storia molto interessante che dovrebbe insegnarci a non giudicare mai un prete dalle apparenze.

Dove possibile, al testo italiano seguirà il testo originale in russo.

Continua a leggere

Scoprire Cristo tramite Dostoevskij. Tat’jana Kasatkina ospite di #SOUL

Tat’jana Kasatkina è una letterata di primo piano in Russia, un’accademica, e la più grande studiosa al mondo di Dostoevskij. Cristiana ortodossa, ha scoperto la fede in una cultura atea proprio leggendo L’Idiota del maggior classico russo.

Continua a leggere

La storia dell’Ortodossia in Ungheria

Come molti altri paesi situati tra l’Europa orientale e occidentale, il passato ortodosso dell’Ungheria è molto nascosto e dimenticato. Sebbene, come la Polonia, l’Ungheria sia stata illuminata solo in un periodo più tardo nella storia dell’Ortodossia europea, molti santi sono sorti dal suo territorio. Ciò è dovuto al fatto che in tempi più antichi, prima della venuta degli ungheresi o magiari, questo territorio era noto come Pannonia ed era anticamente associato all’apostolo Andrea. Come tale, nel IV, V e VI secolo, produsse anche alcuni dei più grandi tra tutti i santi ortodossi, come san Martino di Tours e san Martino di Braga.

Continua a leggere

I problemi sociali, nell’insegnamento natalizio di Sua Santità il Patriarca Ecumenico Bartolomeo

da Ortodossia.it, sito ufficiale della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta.

Nei suoi messaggi diretti al pleroma della Chiesa, Sua Santità il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I ha sempre proposto la sua riflessione spirituale sforzandosi di calarla nella concreta situazione sociale e politica dell’uomo di oggi. In occasione delle festività natalizie, in particolare, ha svilupparto una particolare linea di pensiero.

Continua a leggere

La storia e l’evoluzione dell’Ortodossia occidentale. Intervista di Tudor Petcu a l’arciprete ortodosso Jean-François Var

Jean-François Var è arciprete della Chiesa ortodossa d’Europa, una chiesa che mantiene l’ortodossia di rito occidentale.

Innanzitutto, apprezzerei molto se Lei potesse spiegarmi qual è il significato dell’ortodossia nei suoi occhi. Crede che l’essenza dell’ortodossia sia la passione per la saggezza o, in altre parole, l’amore per la saggezza?

Continua a leggere

Pace divina, umana e sociale, nell’insegnamento natalizio di Sua Santità il Patriarca Ecumenico Bartolomeo

da Ortodossia.it, sito ufficiale della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta.

Gloria a Dio negli Eccelsi e pace sulla terra, e agli uomini benevolenza.

L’inno degli Angeli per il Cristo nato, contenuto nel Vangelo di Luca (2,14-15), è spesso citato negli incipit e all’interno di numerosi messaggi natalizi di Sua Santità il Patriarca Ecumenico Bartolomeo. (2005, 2008, 2009, 2011, 2012 ). Il suo significato, pur nella brevità, è ampio e profondo, perché rappresenta una sorta di sintesi teologica cristiana.

Continua a leggere

«Vie di santità senza confini. I nostri maestri». Madre Marija (Skobcova)

Nel 2013 veniva pubblicato un singolare libro bilingue, in russo e in italiano, dal titolo Vie di santità senza confini – i nostri maestri, tappa di un percorso di amicizia e di reciproca conoscenza tra ACLI e l’Unione delle piccole fraternità ortodosse della Trasfigurazione. Su La Bottega di Nazareth era già stata pubblicata il bell’intervento di introduzione di Giovanni Bianchi dal titolo Cercare maestri. Proponiamo nella traduzione italiana il “ritratto” biografico di madre Maria Skobcova a cura degli amici russi delle fraternità della Trasfigurazione.

20191231 copertina libro ACLI-Fraternità Trasfigurazione Continua a leggere

La personalità filosofica di Mihai Eminescu

Mihai Eminescu ha avuto un ruolo decisivo e persino decisivo nell’evoluzione della cultura rumena, soprattutto se consideriamo il fatto che non ha scritto per la gloria quotidiana specifica del tempo in cui ha vissuto, ma per la gloria dello Spirito nell’eternità. Come la maggior parte di coloro che volevano e erano in grado di compiere lotte esorcizzanti per raggiungere la dimensione poetica e catapatica della cultura rumena e delle sue basi, ha scelto di cantare quella sinfonia della sofferenza per la gioia, così caratteristica del nostro background di identità. E quando lo diciamo, comprendiamo il destino del nostro paese come popolo, la nostra evoluzione storica, che, in un certo senso, ha permesso alla sofferenza e al sacrificio di diventare le virtù fondamentali dei rumeni, che erano così ben utilizzati in molti dalle opere letterarie nello spazio rumeno.

Continua a leggere

“Iconostasi. La porta ai divini misteri”. Storia e struttura

Il materiale qui presente è una rielaborazione di un file presente sul sito Parrocchiadialbairate.it.

Impariamo a respirare con due polmoni: quello della Chiesa Orientale e quello della Chiesa Occidentale.

Papa Giovanni Paolo II

Continua a leggere

L’iconostasi: elementi di storia, teologia e antropologia

da Ortodossia, sito con serie di articoli di carattere storico-teologico e patristico per promuovere il dibattito e la cultura.

La storia

L’iconostasi è un elemento dell’arredo interno d’una chiesa “bizantina” e si colloca tra il santuario (ossia tra il presbiterio dov’è situato l’altare) e la navata. L’iconostasi è sostanzialmente una parete divisoria che sorregge un certo numero di icone.

Continua a leggere

La rinascita della tradizione monastica ortodossa a Bivongi

La Calabria faceva parte dell’Impero bizantino fino all’XI secolo. Un monaco greco, San Giovanni Teresa, operò nella valle dello Stilaro durante il IX secolo. Il suo aghiasma (“fonte sacra”) divenne un famoso centro di pellegrinaggio locale, e qui un monastero bizantino fu fondato nell’XI secolo. Dopo la conquista normanna dell’Italia meridionale, si sviluppò come uno dei più importanti monasteri basiliani dell’Italia meridionale, mantenendo il suo splendore fino al XV secolo, con una ricca biblioteca e numerosi tesori d’arte.

Visse una fase di declino fino al 1579, quando la fondazione dell’Ordine Basiliano d’Italia lo restaurò come principale centro basiliano nella Calabria meridionale. Tuttavia, nel XVII secolo il brigantaggio danneggiò il monastero e i monaci decisero di trasferirsi in un monastero più grande fuori dalle mura di Stilo, portando con sé le reliquie dell’omonimo santo.

All’inizio del XIX secolo, dopo la conquista napoleonica del Regno delle Due Sicilie, fu acquistato dal comune di Bivongi, che lo vendette a dei proprietari privati. Nel 1980 fu rivenduto all’autorità comunale e, negli anni ’90, restaurato dall’ordine basiliano italiano. Nel 2001 il Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I, visitò il monastero e restituì qui la reliquia del santo da Stilo.

Nel luglio 2008, il consiglio comunale di Bivongi ha concesso l’uso della chiesa per 99 anni alla nuova chiesa ortodossa rumena in Italia.

Continua a leggere

La Santa Madre Maria Skobtsova: donna dai mille volti, madre in mille modi

da Larpadidavide.blogspot.com, Blog cristiano ortodosso – Spiritualità, storia, teologia, patristica, musica, arte e non solo.

Questo articolo, adattato da uno scritto del 1999 del rev. P. Michael Plekon, e pubblicato originariamente sull’ottimo sito Ortodossia-russa.net è un ritratto vibrante e significativo della Santa Martire Maria che ho piacere di condividere ricordando la sua canonizzazione (1° maggio 2004) assieme ai suoi compagni nel martirio, P. Dimitri Klépinine, Iuri Skobtsov (figlio di Madre Maria), Elia Fondaminski, e del Sacerdote Alexis Medvedkov, dal Santo Sinodo della Chiesa di Costantinopoli.

Suggerisco anche il post del blog della Chiesa russa in Francia “Parlons d’Orthodoxie” che segnala un servizio dedicato “à une des figures les plus marquantes de la sainteté orthodoxe contemporaine en France : Mère Marie SKOBTSOV (+1891-1945)” 

Ci sono poche figure del nostro tempo così radicali, insolite e complesse come Elisabeth Pilenko, che in seguito alla tonsura monastica prenderà il nome di Madre Maria. (La migliore biografia è stata scritta da Sergei Hackel: Pearl of Great Price, Crestwood NY: St. Vladimir’s Seminary Press, 1981).

Continua a leggere

Proveremo ad entrare nel mistero di Cristo. Omelia di p. Georgy Kochetkov

Omelia di p. Georgy Kochetkov alla festa dell’Assunzione, 29 agosto 2019.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo!

Fratelli e sorelle cristiane!

Alla festa dell’Assunzione è consueto leggere un brano della lettera ai Filippesi. Come avete sentito qui sono scritte cose importantissime però non sulla Vergine (magari in modo indiretto), ma piuttosto su Cristo – è un testo puramente cristologico.

Continua a leggere

Il mistero dell’icona

da Orthodoxia.it, L’Ortodossia in rete.

Abbiamo intitolato questo intervento Il mistero dell’icona perché, normalmente, il pubblico occidentale è abituato a pensare all’icona come a un’opera d’arte. Se si prende un dizionario, di solito, alla voce “icona” si troverà che è “l’espressione tipica dell’arte sacra dell’Oriente cristiano”. Questa definizione, per quanto non falsa, è molto parziale ed estremamente limitativa. L’Occidente sta oggi riscoprendo l’icona come l’approccio ad un tipo di arte che sia veramente sacra, che cioè mantenga il senso della distanza, il senso della trascendenza, che non sia l’idolo a cui si chiede perché in ogni caso risponda. Ma anche una tale accezione risulta riduttiva.

Continua a leggere

La croce ortodossa russa

da Ortodossiatorino.net, il sito della parrocchia ortodossa del Patriarcato di Mosca a Torino dedicata a San Massimo.

Attraverso la Croce è giunta la nostra salvezza. L’immagine del Signore crocifisso ci ricorda costantemente che Cristo è morto per noi, e che è risorto dai morti. Qui sotto vedrete una spiegazione della Croce nella tradizione ortodossa russa, scoprendo a ogni passo il simbolismo in essa racchiuso.

Continua a leggere

Pavel Evdokimov: il mondo luogo dello spirito

da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.

da Uomini e Profeti Radio3 Rai Domenica 29 giugno 2014

Gabriella Caramore dialoga con Flaminia Morandi e Adalberto Mainardi

Continua a leggere

Le Solovki mistiche

da Ortodossiatorino.net, il sito della parrocchia ortodossa del Patriarcato di Mosca a Torino dedicata a San Massimo.

Vi presentiamo una miscellanea di foto d’autore sull’esperienza estiva delle isole Solovki, tra vita monastica, natura incontaminata e le bellezze della Tebaide del Nord.

L’arcipelago delle Solovki è stato spesso chiamato “Tebaide settentrionale” o “Athos settentrionale”. È un gruppo di isole situate all’ingresso della Baia di Onega, nella parte sud-occidentale del Mar Bianco, l’unico mare interno dell’Oceano Artico. Il Mar Bianco stesso è affascinante per la sua storia unica e la sua flora e fauna. Per quasi metà dell’anno è coperto da banchi di ghiaccio alla deriva, ma quando questi si sciolgono in estate il mare e le isole diventano un mondo mistico di animali del mare del Nord, e flussi e riflussi di marea che rivelano formazioni rocciose inquietanti contro le albe e i tramonti luminescenti delle “notti bianche” dell’Artico. Non c’è da meravigliarsi che gli uomini che desiderano la vita di rigoroso ascetismo e contemplazione divina siano sempre stati attratti dal monastero delle Solovki e dai suoi eremi, disseminati su tutte le sue isole. Ma le Solovki attirano anche artisti e fotografi, che vi trovano un gioco di luce e bellezza naturale in continua evoluzione.

Continua a leggere

Intervista a Petr Mamonov protagonista del film “L’isola”

da Natidallospirito.com, spiritualità cristiana ortodossa.

Il 24 agosto l’attore Petr Mamonov, protagonista del film russo Ostrov (L’Isola) che ha ottenuto così tanto successo nel mondo, è stato ricoverato d’urgenza in terapia intensiva per un infarto improvviso. Attualmente le sue condizioni sono stabili. A lui vanno le nostre preghiere e il nostro augurio di guarigione. Qui la sua pagina ufficiale Facebook. Offriamo ai lettori un’intervista molto bella fatta all’attore di Padre Anatoli. L’intervista, in russo, è tratta dal sito ufficiale del film ostrov-film.ru ed è stata tradotta per Nati dallo Spirito da Tamouna Pataridze alla quale vanno tutti i miei più sinceri ringraziamenti.

Il regista Pavel Lunguin ha invitato per le riprese del suo film l’attore Petr Mamonov, un ex musicista celebre ai tempi del gruppo rock Zvuki mu «Звуки Му». Molti anni fa questo musicista aveva interpretato il ruolo in un primo film di Lunguin: Taxi blues («Такси–блюз»).

Petr Mamonov è di origine moscovita, un uomo misterioso. E’ da più di dieci anni che vive da eremita nel villaggio di Reviakino (Ревякино). Va in città attirato unicamente dalla prospettiva di presentare uno spettacolo al teatro Staniskavskyi. Soltanto molto di rado accorda interviste.

Continua a leggere