Non è stata una semplice celebrazione del passato, ma un tentativo di rintracciare le radici di una coscienza civile ancora necessaria oggi. Si è svolto sabato 29 novembre 2025, nell’auditorium della Biblioteca Comunale “Paolo Borsellino”, il convegno dal titolo “La Resistenza sociale a Como. Cristianesimo e quotidianità nella Lotta di Liberazione”. L’iniziativa, promossa dalle ACLI provinciali comasche in collaborazione con la Diocesi di Como e il Comitato per le celebrazioni dell’ottantesimo Anniversario della Liberazione, ha voluto accendere un faro su quella “Resistenza sociale” spesso rimasta in ombra rispetto alla narrazione militare: una rete fatta di gesti quotidiani, di accoglienza e di una fede che si è fatta storia.
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Don Giovanni Gatti tra Mandello del Lario, Caspoggio e Bellinzona: la pastorale e la catechesi, l’impegno sociale, l’antifascismo e l’esilio
Abbiamo proposto in più puntate i testi e i materiali della mostra su don Giovanni Gatti realizzata dall’Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello del Lario in collaborazione con la parrocchia San Rocco di Caspoggio e la parrocchia Sacro Cuore di Mandello. In questo ultimo articolo riportiamo i link alle parti già pubblicate e qualche materiale aggiuntivo.
La mostra, intitolata “don Giovanni Gatti. Un sacerdote antifascista mandellese”, è stata realizzata da Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello del Lario in collaborazione con la parrocchia San Rocco di Caspoggio e la parrocchia Sacro Cuore di Mandello. Esposta nella primavera del 2018, in occasione del 25 aprile e del 1 maggio, nel paese natale del sacerdote (Mandello del Lario, appunto) e poi nell’estate dello stesso anno a Caspoggio, dove era stato parroco, si erano potute apprezzare la sapiente integrazione tra il materiale raccolto a Caspoggio in occasione del convegno del 2008 e le nuove informazioni, fotografie e testimonianze provenienti dal lago. Particolarmente interessante l’accostamento delle ricostruzioni mediatiche dell’epoca pubblicate sui giornali di diverso orientamento.

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Don Giovanni Gatti tra Mandello del Lario, Caspoggio e Bellinzona: la pastorale e la catechesi, l’impegno sociale, l’antifascismo e l’esilio. 7 – Il convegno a 50 anni dalla morte a Caspoggio e altre testimonianze da Mandello
Proponiamo in più puntate i testi e i materiali della mostra su don Giovanni Gatti realizzata dall’Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello del Lario in collaborazione con la parrocchia San Rocco di Caspoggio e la parrocchia Sacro Cuore di Mandello.
50 anni dopo la morte un Convegno in sua memoria
Domenica 1 novembre 1998 a Caspoggio si tiene in chiesa una giornata di memoria e di studio, organizzata dalla Parrocchia e dal Comune di Caspoggio, dal Centro culturale Don Minzoni, dall’Associazione per la Storia del movimento cattolico nel Ticino e dalla Comunità montana di Sondrio. Il Convegno ha per titolo: “DON GIOVANNI GATTI Testimone di fede e di impegno civile”.

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Don Giovanni Gatti tra Mandello del Lario, Caspoggio e Bellinzona: la pastorale e la catechesi, l’impegno sociale, l’antifascismo e l’esilio. 6 – Il ritorno a Caspoggio, gli onori, la malattia, la morte
Proponiamo in più puntate i testi e i materiali della mostra su don Giovanni Gatti realizzata dall’Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello del Lario in collaborazione con la parrocchia San Rocco di Caspoggio e la parrocchia Sacro Cuore di Mandello.
Il 15 settembre 1945, dopo ventidue anni di esilio a Bellinzona, Don Gatti torna a Caspoggio accolto trionfalmente. Alla popolazione, che affolla la chiesa, dice: “Sono venuto soltanto per perdonare”.

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Dalle militanze al volontariato. un approfondimento critico con interventi di Alberto Burgio e di Giovanni Bianchi
Si è tenuto sabato pomeriggio 11 maggio 2013, a Como presso la Circoscrizione 3 di Camerlata, un approfondimento promosso dall’Istituto di Storia Contemporanea Pier Amato Perretta con la partecipazione di Acli, Cgil, Cisl e Uil, dedicato al tema dell’evoluzione dell’impegno sociale e politico “dalle militanze al volontariato”.
Due interventi molti densi di Alberto Burgio e di Giovanni Bianchi hanno affrontato l’argomento calandolo nella prospettiva storica della crisi delle democrazie occidentali, dello “stato fiscale” e delle organizzazioni di massa della sinistra. Il passaggio dalle forme di impegno sociale e politico tipiche degli anni Sessanta e Settanta a quelle del nuovo millennio è al tempo stesso radicale e sfumato: i due modelli differiscono per molti aspetti (per esempio la sottolineatura dell’impegno “per il presente” rispetto a quello “per il futuro”), ma hanno anche molti tratti in comune. Dalle analisi convergenti dei due “testimoni privilegiati” – uno afferente al mondo della sinistra di classe, l’altro a quello della sinistra cattolica – è emerso il ruolo centrale delle organizzazioni di massa, la cui scomparsa o radicale mutazione è ciò che davvero fa la differenza tra oggi e i decenni passati. I due interventi seguiti con molta attenzione dal numeroso pubblico convenuto hanno fornito materia di molte riflessioni, stimoli a molti approfondimenti che potranno venire nello sviluppo del progetto “Lavoro/memoria”.
Più eguali. Orientamenti per il 26° congresso nazionale delle ACLI – 4) Ascoltare e farsi ascoltare
da Acli.it, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani.
Pubblichiamo in più puntate (per renderli più agevoli da leggere), gli orientamenti per il 26° congresso nazionale delle ACLI. Il titolo scelto è “ACLI 2020 Più eguali. Viviamo il presente, costruiamo il domani”. Con queste parole s’intende porre particolare attenzione all’uguaglianza e alla giustizia sociale, temi fondamentali nel nostro movimento, per declinare al presente e al futuro quelle politiche sociali che si rivolgono agli ultimi e ai penultimi, ad un ceto popolare sempre più schiacciato verso il basso a causa di anni di crisi e di scarsa attenzione da parte della politica. Continua a leggere
Più eguali. Orientamenti per il 26° congresso nazionale delle ACLI – 3) Lo strappo tra pensiero e azione. Strappo #04: Politica Vs. Democrazia
da Acli.it, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani.
Pubblichiamo in più puntate (per renderli più agevoli da leggere), gli orientamenti per il 26° congresso nazionale delle ACLI. Il titolo scelto è “ACLI 2020 Più eguali. Viviamo il presente, costruiamo il domani”. Con queste parole s’intende porre particolare attenzione all’uguaglianza e alla giustizia sociale, temi fondamentali nel nostro movimento, per declinare al presente e al futuro quelle politiche sociali che si rivolgono agli ultimi e ai penultimi, ad un ceto popolare sempre più schiacciato verso il basso a causa di anni di crisi e di scarsa attenzione da parte della politica. Continua a leggere
Più eguali. Orientamenti per il 26° congresso nazionale delle ACLI – 3) Lo strappo tra pensiero e azione. Strappo #03: Periferia Vs. Comunità
da Acli.it, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani.
Pubblichiamo in più puntate (per renderli più agevoli da leggere), gli orientamenti per il 26° congresso nazionale delle ACLI. Il titolo scelto è “ACLI 2020 Più eguali. Viviamo il presente, costruiamo il domani”. Con queste parole s’intende porre particolare attenzione all’uguaglianza e alla giustizia sociale, temi fondamentali nel nostro movimento, per declinare al presente e al futuro quelle politiche sociali che si rivolgono agli ultimi e ai penultimi, ad un ceto popolare sempre più schiacciato verso il basso a causa di anni di crisi e di scarsa attenzione da parte della politica. Continua a leggere
«Sono un intellettuale con quattro nonni contadini» – di Emmanuel Mounier
Emmanuel Mounier (Grenoble, 1º aprile 1905 – Parigi, 22 marzo 1950) è stato un filosofo francese, oltreché scrittore e giornalista, noto per aver definito la posizione filosofica del personalismo comunitario.
Fondò la rivista Esprit, la cui pubblicazione risultò punto di riferimento di un vasto settore del pensiero francese e del cristianesimo. Pubblicò anche diverse opere di carattere pedagogico, filosofico e politico.
Assieme a Jacques Maritain, rappresentò uno dei massimi esponenti del cattolicesimo politicamente impegnato.
Proponiamo un frammento dei diari (1933-1950) e delle lettere di Emmanuel Mounier, testimonianza dei suoi sentimenti e dei suoi rapporti.
Più eguali. Orientamenti per il 26° congresso nazionale delle ACLI – 3) Lo strappo tra pensiero e azione. Strappo #02: Lavoro Vs. Sapere
da Acli.it, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani.
Pubblichiamo in più puntate (per renderli più agevoli da leggere), gli orientamenti per il 26° congresso nazionale delle ACLI. Il titolo scelto è “ACLI 2020 Più eguali. Viviamo il presente, costruiamo il domani”. Con queste parole s’intende porre particolare attenzione all’uguaglianza e alla giustizia sociale, temi fondamentali nel nostro movimento, per declinare al presente e al futuro quelle politiche sociali che si rivolgono agli ultimi e ai penultimi, ad un ceto popolare sempre più schiacciato verso il basso a causa di anni di crisi e di scarsa attenzione da parte della politica. Continua a leggere
Più eguali. Orientamenti per il 26° congresso nazionale delle ACLI – 3) Lo strappo tra pensiero e azione. Strappo #01: Economia Vs. Ambiente
da Acli.it, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani.
Pubblichiamo in più puntate (per renderli più agevoli da leggere), gli orientamenti per il 26° congresso nazionale delle ACLI. Il titolo scelto è “ACLI 2020 Più eguali. Viviamo il presente, costruiamo il domani”. Con queste parole s’intende porre particolare attenzione all’uguaglianza e alla giustizia sociale, temi fondamentali nel nostro movimento, per declinare al presente e al futuro quelle politiche sociali che si rivolgono agli ultimi e ai penultimi, ad un ceto popolare sempre più schiacciato verso il basso a causa di anni di crisi e di scarsa attenzione da parte della politica. Continua a leggere
«Sono un montanaro» – di Emmanuel Mounier
Emmanuel Mounier (Grenoble, 1º aprile 1905 – Parigi, 22 marzo 1950) è stato un filosofo francese, oltreché scrittore e giornalista, noto per aver definito la posizione filosofica del personalismo comunitario.
Fondò la rivista Esprit, la cui pubblicazione risultò punto di riferimento di un vasto settore del pensiero francese e del cristianesimo. Pubblicò anche diverse opere di carattere pedagogico, filosofico e politico.
Assieme a Jacques Maritain, rappresentò uno dei massimi esponenti del cattolicesimo politicamente impegnato.
Proponiamo un frammento dei diari (1933-1950) e delle lettere di Emmanuel Mounier, testimonianza dei suoi sentimenti e dei suoi rapporti.
Don Giovanni Gatti tra Mandello del Lario, Caspoggio e Bellinzona: la pastorale e la catechesi, l’impegno sociale, l’antifascismo e l’esilio. 5 – I rapporti con il Partito Popolare
Proponiamo in più puntate i testi e i materiali della mostra su don Giovanni Gatti realizzata dall’Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello del Lario in collaborazione con la parrocchia San Rocco di Caspoggio e la parrocchia Sacro Cuore di Mandello.
Da Bellinzona Don Gatti stringe relazioni con alcuni esponenti di spicco del Partito Popolare italiano dell’epoca, in particolare con Francesco Luigi Ferrari e Miglioli.
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Don Giovanni Gatti tra Mandello del Lario, Caspoggio e Bellinzona: la pastorale e la catechesi, l’impegno sociale, l’antifascismo e l’esilio. 4 – L’esilio a Bellinzona e l’impegno antifascista
Proponiamo in più puntate i testi e i materiali della mostra su don Giovanni Gatti realizzata dall’Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello del Lario in collaborazione con la parrocchia San Rocco di Caspoggio e la parrocchia Sacro Cuore di Mandello.
L’esilio a Bellinzona e l’impegno antifascista
Il 17 settembre 1924 accetta di espatriare in Svizzera, a Bellinzona, dove arriva il giorno stesso, accompagnato dal parroco di Mandello Don Bay Rossi; è accolto presso il collegio Francesco Soave, dove resta per ventidue anni fino al 1945. Qui svolge, da esiliato, l’attività di insegnante e aiuta i rifugiati politici italiani in Svizzera, procurando loro casa e lavoro, ma anche occasioni di impegno politico.
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Don Giovanni Gatti tra Mandello del Lario, Caspoggio e Bellinzona: la pastorale e la catechesi, l’impegno sociale, l’antifascismo e l’esilio. 3 – L’aggressione fascista
Proponiamo in più puntate i testi e i materiali della mostra su don Giovanni Gatti realizzata dall’Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello del Lario in collaborazione con la parrocchia San Rocco di Caspoggio e la parrocchia Sacro Cuore di Mandello.
L’ aggressione fascista
Nel 1921 un cittadino di Caspoggio aveva lanciato pesanti accuse contro don Gatti, rivelatesi poi infondate.
Il 9 ottobre 1922 il parroco è aggredito da tre fascisti, armati di pistola, e viene costretto a ingoiare dell’olio di ricino.
Nel 1923 viene incarcerato ingiustamente per due mesi a Sondrio, con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Clero e associazioni esprimono indignazione e solidarietà. Liberato dopo diciotto giorni, ha l’obbligo di abbandonare la provincia di Sondrio e torna cosi al suo paese natale, Mandello del Lario.
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Don Giovanni Gatti tra Mandello del Lario, Caspoggio e Bellinzona: la pastorale e la catechesi, l’impegno sociale, l’antifascismo e l’esilio. 2 – L’impegno pastorale e sociale a favore dei parrocchiani
Proponiamo in più puntate i testi e i materiali della mostra su don Giovanni Gatti realizzata dall’Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello del Lario in collaborazione con la parrocchia San Rocco di Caspoggio e la parrocchia Sacro Cuore di Mandello.
L’impegno per la Chiesa
Nel 1921 Don Gatti è nominato, dall’autorità ecclesiastica diocesana, responsabile del movimento cattolico in Valtellina.
Nel 1923 è il primo della diocesi a fondare la Congregazione della dottrina cristiana. Istituisce una scuola di catechismo organizzata ed efficiente. Raccoglie in dieci classi tutti i ragazzi della Parrocchia, affida l’insegnamento ad abili catechisti.

Crea le associazioni maschile e femminile di Azione Cattolica (AC), l’Unione Donne Cattoliche (UDC) e costruisce il primo oratorio in Valtellina.
Don Giovanni Gatti tra Mandello del Lario, Caspoggio e Bellinzona: la pastorale e la catechesi, l’impegno sociale, l’antifascismo e l’esilio. 1 – Dalla nascita al 1919
Proponiamo in più puntate i testi e i materiali della mostra su don Giovanni Gatti realizzata dall’Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello del Lario in collaborazione con la parrocchia San Rocco di Caspoggio e la parrocchia Sacro Cuore di Mandello.
II 22 aprile 1883 Giovanni Desiderio Gatti nasce a Palanzo, allora Comune di Rongio (ora frazione di Mandello del Lario), da Bonfilio e Alessandra Fasoli; è l’unico figlio maschio.

24. GATTI JOANNES DESIDERIUS DE PALLANTIO ANNO UT SUPRA DIE VIGESIMA TERTIA APRILIS D. ALOYSIUS MORGANTI COADJUATOR MANDELLI EX DELEGATIONE MEA BAPTIZAVIT INFANTEM NATUM HERI ORA DECIMA ANTEM.A EX GATTI BONFILIO ET FASOLI ALEXANDRA CONJUGIBUS HUJUS PAROCHIA SUB DIE 30 APRILIS 1867 IN VICULO DE PALLANTIO CUI IMPOSITUM EST NOMEN JOANNES DESIDERIUS. PATRINI FUERUNT BINDA COROLUS DE MOLINA ET GATTI MARIA DE MOLINA.
JOSEPH BETTIGA PAR.US
24. GATTI GIOVANNI DESIDERIO DI PALANZO NELL’ANNO COME SOPRA, NEL GIORNO 23 APRILE IL COADIUTORE ALOISIO MORGANTI DI MANDELLO DA ME DELEGATO BATTEZZÓ L’INFANTE NATO IERI ALL’ORA DECIMA ANTIMERIDIANA DA GATTI BONFILIO E FASOLI ALESSANDRA, UNITI IN MATRIMONIO IN PARROCCHIA NEL GIORNO 30 APRILE 1867, NEL VICOLO DI PALANZO A CUI FU IMPOSTO IL NOME DI GIOVANNI DESIDERIO. I PADRINI FURONO BINDA CARLO DI MOLINA E GATTI MARIA DI MOLINA.
IL PARROCO GIUSEPPE BETTEGA
Don Giovanni Gatti tra Mandello del Lario, Caspoggio e Bellinzona: la pastorale e la catechesi, l’impegno sociale, l’antifascismo e l’esilio. Introduzione – I mondi di don Gatti
Proponiamo in più puntate i testi e i materiali della mostra su don Giovanni Gatti realizzata dall’Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello del Lario in collaborazione con la parrocchia San Rocco di Caspoggio e la parrocchia Sacro Cuore di Mandello.
La mostra, intitolata “don Giovanni Gatti. Un sacerdote antifascista mandellese”, è stata realizzata da Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello del Lario in collaborazione con la parrocchia San Rocco di Caspoggio e la parrocchia Sacro Cuore di Mandello. Esposta nella primavera del 2018, in occasione del 25 aprile e del 1 maggio, nel paese natale del sacerdote (Mandello del Lario, appunto) e poi nell’estate dello stesso anno a Caspoggio, dove era stato parroco, si erano potute apprezzare la sapiente integrazione tra il materiale raccolto a Caspoggio in occasione del convegno del 2008 e le nuove informazioni, fotografie e testimonianze provenienti dal lago. Particolarmente interessante l’accostamento delle ricostruzioni mediatiche dell’epoca pubblicate sui giornali di diverso orientamento.
La mostra conduce, attraverso un abbondante ricorso alle fonti e alle immagini originali, dentro la vicenda e i “mondi” storici ed ecclesiali di don Gatti.
Giuseppe Toniolo: voglio essere santo
da Korazym.org, quotidiano non profit on line.
Il 7 ottobre 1918 moriva Giuseppe Toniolo, proclamato beato nel 2012, il maggiore esponente del pensiero sociale cattolico tra Ottocento e Novecento.
Più eguali. Orientamenti per il 26° congresso nazionale delle ACLI – 2) Aprirsi nuovamente al mondo
da Acli.it, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani.
Pubblichiamo in più puntate (per renderli più agevoli da leggere), gli orientamenti per il 26° congresso nazionale delle ACLI. Il titolo scelto è “ACLI 2020 Più eguali. Viviamo il presente, costruiamo il domani”. Con queste parole s’intende porre particolare attenzione all’uguaglianza e alla giustizia sociale, temi fondamentali nel nostro movimento, per declinare al presente e al futuro quelle politiche sociali che si rivolgono agli ultimi e ai penultimi, ad un ceto popolare sempre più schiacciato verso il basso a causa di anni di crisi e di scarsa attenzione da parte della politica. Continua a leggere
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